MOBILI, DIPINTI E SCULTURE: RICERCA E PASSIONE IN UNA COLLEZIONE FIORENTINA

16 OTTOBRE 2019

MOBILI, DIPINTI E SCULTURE: RICERCA E PASSIONE IN UNA COLLEZIONE FIORENTINA

Asta, 0313
FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo
ore 16:00
Esposizione

FIRENZE
Sabato       12 ottobre  10-18
Domenica   13 ottobre  10-18
Lunedì        14 ottobre  10-18
Martedì       15 ottobre  10-18

Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it

 
 
 
Stima   500 € - 100000 €

Tutte le categorie

1 - 30  di 138
91

Tommaso del Mazza (Maestro di Santa Verdiana)
(Firenze?, circa 1350 – 1400)

MADONNA COL BAMBINO

affresco staccato, cm 125x72

 

MADONNA WITH CHILD

detached fresco on panel, cm 125x72

 

Provenienza

Montespertoli, collezione privata

 

Bibliografia

M. Boskovits, Der Meister der Santa Verdiana: Beiträge zur Geschichte der florentinischen Malerei um die Wende des 14. und 15. Jahrhunderts, in “Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz, 13, 1967/68, 1-2, pp. 49-50, fig. 15; R. Offner, in Boskovits 1967/68, p. 58; M. Boskovits, Pittura fiorentina alla vigilia del Rinascimento 1370 – 1400, Firenze 1975, p. 385; R. Offner, A Critical and Historical Corpus of Florentine Painting. A Legacy of Attributions, Supplemento a cura di H.B.J. Maginnis, New York 1981, p. 47; B. Deimling, Tommaso del Mazza (Master of Santa Verdiana) in A Critical and Historical Corpus of Florentine Painting. Continuato sotto la direzione di M. Boskovits e M. Gregori, IV, vol. VIII: Tradition and Innovation in Florentine Trecento Painting. Giovanni Bonsi. Tommaso del Mazza, Firenze 2000, pp. 133, 230-31, tav. XXXVII.

 

Referenze fotografiche

Fototeca Zeri, scheda 4661

 

Catalogata nelle “liste” inedite di Richard Offner nel gruppo intitolato al Maestro dell’Incoronazione del Louvre, l’opera qui presentata fu pubblicata per la prima volta da Miklos Boskovits nel saggio che ricostruiva il corpus dell’artista recuperando però il nome alternativo di Maestro di Santa Verdiana con cui il pittore fiorentino era stato indicato nella prima metà del Novecento da Roberto Longhi e Wilhelm Suida e poi da Federico Zeri. Il “name-piece” del gruppo è la tavola con la Madonna e santi nel Museum of Art di Atlanta (Georgia), dalla collezione S. Kress, in cui compare appunto Santa Verdiana (Fototeca Zeri, scheda 4628).

Più recentemente, il Maestro è stato identificato da Barbara Deimling con il fiorentino Tommaso del Mazza, documentato dal 1377 al 1392, a partire dall’identificazione della pala documentata come eseguita da Tommaso nel 1389 o nel 1391 per la cappella dell’ospedale di Bonifazio Lupi a Firenze con il trittico nel museo del Petit Palais di Avignone, da tempo riconosciuto al Maestro di Santa Verdiana (Fondazione Zeri, scheda 4664).

Ignota la provenienza originaria dell’affresco qui offerto, forse destinato a una chiesa della provincia fiorentina in sostituzione di un più costoso dipinto su tavola, come sembrerebbe suggerire la cornice architettonica ancora leggibile intorno all’immagine della Madonna col Bambino: probabilmente non dissimile nel suo contesto originario dalla tavola raffigurante la Madonna in trono col Bambino e due angeli già a Berlino, collezione privata (Boskovits 1975, fig. 344; Fondazione Zeri, scheda 3518).

 

 

Stima   € 30.000 / 50.000
Aggiudicazione  Registrazione
138

TAVOLINO CIRCOLARE, PIETRO BAZZANTI E FIGLIO, FIRENZE, 1871

in legno ebanizzato e dorato, piano di forma circolare in marmo nero intarsiato in pietre dure a raffigurare vaso di fiori, inquadrato da cornice a ovoli e sotteso da fascia a unghiature alternate, in corrispondenza delle gambe, a riserve quadrate a centrare un fiore da cui pende un decoro fogliaceo, tre sostegni torniti scanalati e impreziositi da decori fogliacei poggianti su base tripode intagliata a palmette e terminante in piedini fogliacei con finale a ricciolo. Sul retro del piano iscrizione incisa Peter Bazzanti and Son Florence 1871; alt. cm 80, diam. cm 66

 

A CIRCULAR FLORENTINE TABLE, PETER BAZZANTI AND SON, 1871

 

Bibliografia di confronto

A. M. Massinelli, Pittura di Pietra. Il Mosaico Fiorentino contemporaneo, Firenze 2014, pp. 35-36

 

Fondata a Firenze nel 1822, la Galleria d'Arte Pietro Bazzanti e Figlio era specializzata in modo particolare nella riproduzione di sculture antiche, molte delle quali si possono ancora oggi ammirare nel cimitero degli Inglesi a Firenze, unitamente alla realizzazione di opere in mosaico: una produzione volta in particolare a soddisfare viaggiatori stranieri desiderosi di portarsi a casa repliche perfette dei capolavori visti durante il loro soggiorno italiano. Presenti all'Esposizione Nazionale di Firenze del 1861 tra i “Negozianti di Belle Arti”, Pietro e il figlio Niccolò seppero creare una formula vincente la cui fortuna non si esaurì al solo territorio fiorentino, dove la Galleria ancora oggi mantiene la sua sede in Palazzo Corsini, ma riuscì ad avere una risonanza europea, al punto che la firma stessa della bottega si ritrova spesso tradotta in inglese, come nel nostro caso, e in francese: una dimostrazione del successo internazionale di un marchio che sopravvisse anche dopo la scomparsa dei fondatori, continuando ad essere presente alle Esposizioni Universali fino ai primi anni del Novecento.

Stima   € 1.500 / 2.500
Aggiudicazione  Registrazione
121

Scuola lombarda, sec. XVII

MOSTRA DI FRUTTA SU UN PIANO CON TAPPETO, CON ORTAGGI E ANIMALI DA CORTILE

MOSTRA DI FRUTTA SU UN PIANO CON TAPPETO

coppia di dipinti, olio su tela, cm 89x117; 89x118

 

Lombard school, 17th century

PEARS IN A DISH, WITH APPLES AND GRAPES UPON A TABLE, WITH A CARPET, AND MUSHROOMS AND POULTRY IN THE FOREGROUND

APPLES IN A DISH, WITH FIGS AND GRAPES UPON A TABLE, WITH A CARPET

oil on canvas, cm 89x117; 89x118, a pair

 

Gli elementi compositivi delle tele qui offerte e la loro presentazione frontale e simmetrica riconducono i dipinti all’area lombarda e più precisamente all’ambito del cosiddetto Monogrammista F.G.B., a cui le ricerche di Gianluca e Ulisse Bocchi hanno riferito la produzione ampia ed articolata di una bottega attiva in Lombardia intorno alla metà del XVII secolo, con opere rintracciabili in un’area relativamente ampia tra Cremona e Bergamo.

A questi due poli rimandano appunto gli elementi costitutivi di queste “mostre” di frutta, in cui motivi rustici e quotidiani sono presentati con simmetria turbata solo in apparenza dalle pieghe scomposte dei ricchi tappeti che nascondono i piani, e racchiusi quasi in un proscenio dai tendaggi che incorniciano la scena. Motivi che si ritrovano in alcuni numeri del catalogo riunito dai Bocchi (Naturaliter. Nuovi contributi alla natura morta in Italia settentrionale e Toscana tra XVII e XVIII secolo, Casalmaggiore 1998, p. 49 figg. 32-33) e che anticipano d’altro canto il gusto più esplicitamente decorativo di cui si farà interprete Antonio Gianlisi.

Stima   € 20.000 / 30.000
92

Scuola fiorentina, sec. XIV

ULTIMA CENA

SAN FRANCESCO RICEVE LE STIGMATE

tempera e oro su tavola, cm 33x15

 

Florentine school, 14th century

THE LAST SUPPER

SAINT FRANCIS RECEIVING THE STIGMATA

tempera and gold on panel, cm 33x15

 

Databile nella prima metà del Trecento, la tavoletta qui offerta – probabile ala di dittico eseguito per la devozione privata – si accosta per motivi iconografici e compositivi al corpus di Jacopo di Landino del Casentino (circa 1297 – 1349) a cui, non a caso, lo aveva accostato Miklòs Boskovits dandone un parere orale alla proprietà. In particolare, l’episodio delle Stimmate di ascendenza giottesca compare ripetutamente – compresso nello spazio esiguo di anconette domestiche – in opere da tempo riconosciute all’artista di Pratovecchio, a partire dalla sua unica opera firmata per esteso, il trittico Cagnola agli Uffizi. In uno dei laterali di questo probabile altarolo da viaggio recante al centro la Madonna in trono col Bambino tra angeli e santi compare infatti questo soggetto, con due figure di santi nel registro inferiore (cfr. Corpus of Florentine Painting continued under the direction of Miklòs Boskovits and Mina Gregori. The fourteenth century. Section III, vol. II. By Richard Offner. A new edition with additional material, Firenze 1987, pp. 392-95, tavv. CLXVIII a-b). Lo stesso soggetto ricorre in una tavoletta nel Museo Civico di Pavia (Corpus, pp. 500-501, tav. CCXXIII) laterale di una Madonna a Francoforte, Städelsches Institut, e nel registro inferiore di un laterale di polittico a New York (Corpus…. The Fourteenth Century. The Painters of the Miniaturist Tendency, part III, vol. IX, by M. Boskovits, Firenze 1984, p. 307 e tav. CXXXII), anch’essa riferita all’artista casentinese.

 

Stima   € 20.000 / 30.000
Aggiudicazione  Registrazione
1 - 30  di 138