15th to 20th century paintings

Scuola bolognese, sec. XVII

SAN GIOVANNI BATTISTA

olio su tela, cm 72,5x57

Bolognese school, 17th century

SAINT JOHN THE BAPTIST

oil on canvas, cm 72,5x57

Scuola italiana, sec. XVIII

VERGINE IMMACOLATA

olio su tela, cm 21,5x16,5

Italian school, 18th century

VIRGIN OF IMMACULATE CONCEPTION

oil on canvas, cm 21,5x16,5

Pittore francese a Roma, sec. XVII

RITRATTO DI GUERRIERO

olio su tela, cm 65x48

French painter in Rome, 17th century

PORTRAIT OF SOLDIER

oil on canvas, cm 65x48

Attribuito a  Francesco Curradi

(Firenze 1570-1661)

SAN GIOVANNI EVANGELISTA                                                  

olio su tela, cm 38,5x29

Attributed to Francesco Curradi

(Florence 1570-1661)

SAN JOHN THE EVANGELIST

oil on canvasi, 38,5x29

λ Scuola fiamminga, sec. XVII

SCENA CAMPESTRE

olio su tavola, cm 25,5x37

Flemish school, 17th century

RURAL SCENE

oil on panel, cm 25,5x37

Scuola emiliana, sec. XVIII

ALLEGORIA DELL'ESTATE

ALLEGORIA DELL'AUTUNNO

coppia di dipinti a olio su tela, cm 37x45 

(2)

Emilian school, 18th century

ALLEGORY OF SUMMER

ALLEGORY OF AUTUMN

couple of painting oil on canvas, cm 37x45

(2)

Scuola veneta, sec. XVIII

PAESAGGIO CON FIGURE

olio su tela, cm 81x111

Venetian school, 18th century

LANDSCAPE WITH FIGURES

oil on canvas, cm 81x111

Scuola emiliana, sec. XVII

DUE FIGURE FEMMINILI

olio su tela, cm 68x52

Emilian school, 17th century

TWO FEMALE FIGURES

oil on canvas, cm 68x52

Pittore senese, sec XVII

SANTA CATERINA DA SIENA

olio su tela, cm 62x49,5

Sienese painter, 17th century

SAINT CATHERINE OF SIENA

oil on canvas, cm 62x49,5

Scuola italiana, sec. XVII

PAESAGGIO CON FIGURE

olio su tela, cm 33x28

Italian school, 17th century

LANDSCAPE WITH FIGURES

oil on canvas, cm 33x28

Bellino Bellini

(Venezia 1741-1799)

GENTILUOMO CON GUANTO E SPADA

PRELATO SEDUTO CHE MOSTRA UN MANOSCRITTO

GENTILDONNA IN GRAMAGLIE, CON SOGGOLO E COPRICAPO A FOGGIA DI CORONA FIORITA

tre dipinti a olio su tela ovali, cm 110x82, 112x83, 111x83 (3)

Il ritratto di prelato è firmato in basso a destra: "Bellinus Bellinis Veron.is Pinxit"

PORTRAIT OF MAN WITH GLOVE AND SWORD

SEATED PRELATE WITH A MANUSCRIPT

PORTRAIT OF A WOMAN IN WIDOW'S WEEDS WITH WIMPLE AND HAT TO MANNER OF FLOWERED CROWN

three oval paintings oil on canvas, cm 110x82, 112x83, 111x83 (3)

the portrait of prelate is signed in the lower right: "Bellinus Bellinis Veron.is Pinxit"

Pittore fiammingo in Italia, sec. XVII

CRISTO E MADONNA ENTRO GHIRLANDA DI FIORI

coppia di dipinti ad olio su tela, cm 122,5x 91,5

Flemish painter in Italy, 17th century

CHRIST AND MADONNA INTO A FLORAL WREATH

couple of paitingas oil on canvas, cm 122,5x91,5

Scuola genovese, sec. XVII

GESU' BAMBINO DORMIENTE CON CHERUBINI

olio su tela, cm 57x70

Genovese school, 17th century

SLEEPING CHRIST CHILD WITH CHERUBINS

oil on canvas, cm 57x70

Cerchia di Carlo Dolci, sec. XVII

ECCE HOMO

olio su tela, cm 37x29

Circle of Carlo Dolci, 17th century

ECCE  HOMO

oil on canvas, cm 37x29

Maniera di Abraham Mignon

NATURA MORTA CON FIORI

olio su tela, cm 38x46

Manner of Abraham Mignon

STILL LIFE WITH FLOWERS

oil on canvas, cm 38x46

Scuola napoletana, sec. XVII

INGRESSO DI GESÙ A GERUSALEMME

olio su tela, cm 109,5x171

Neapolitan school, 17th century

CHRIST'S ENTRY INTO JERUSALEM

oil on canvas, cm 109,5x171

La grande tela rende assai efficacemente la festosa accoglienza ricevuta da Gesù in occasione del suo ingresso a Gerusalemme: un’animata folla riunita in gruppi serrati, con un ritmo da bassorilievo, rende omaggio al Messia che si avvia verso la porta della città a cavallo di un asino.

Il verace naturalismo nella resa delle fisionomie dei personaggi, se pur a tratti sommaria, calato in un’atmosfera neoveneta che richiama ai modi di Poussin e di Grechetto, permette di accostare il dipinto ai modi di Niccolò De Simone, artista attivo per oltre vent’anni sulla scena napoletana nei decenni centrali del Seicento.

Contraddistingue in modo particolare la sua produzione la concitazione con cui mette in scena i racconti biblici, che costituiscono una cospicua parte del suo corpus di opere da cavalletto, concitazione dettata dalle pose dinamiche in cui forza le plastiche muscolature dei suoi personaggi e dai colori squillanti dei panneggi che le avvolgono, movimentati da smaglianti effetti di luce.

La medesima vivacità, oltre che assai simili tipi fisionomici, caratterizza anche la nostra Entrata di Gerusalemme dove i blu, i rossi e i gialli del primo piano si stagliano su un fondale dominato da toni bruni ma rischiarati dalle porzioni di azzurro che si fanno largo tra le coltri nuvolose, ulteriore elemento tipico del De Simone.

Scuola veneta, sec. XVIII

TRANSITO DI SAN GIUSEPPE

olio su tela, 32,5x45,5

Venetian school, 18th century

DEATH OF SAINT JOSEPH

oil on canvas, 32,5x45,5

Pittore caravaggesco, sec. XVII

IL TEMPO TAGLIA LE ALI AD AMORE

olio su tela, cm 99x134

Caravagist painter, 17th century

ALLEGORY OF TIME THAT CUT WINGS TO CUPID

oil on canvas, cm 99x134

Il dipinto è corredato da un parere scritto di Marco Ciampolini del 18 marzo 2015 con attribuzione a Giovanni Antonio Galli detto lo Spadarino.

Antonio Maria Viani

(Cremona 1555/60-1629 Mantova)

SUSANNA E I VECCHIONI

olio su tela, cm 52x38,5

SUSANNA AND THE ELDERS

oil on canvas, cm 52x38,5

Scuola olandese, sec. XVII

NATURA MORTA CON FRUTTA

olio su tela, cm 71,5x89,5

Dutch school, 17th century

STILL LIFE WITH FRUITS

oil on canvas, cm 71,5x89,5

Giacomo del Pisano, attivo a Siena, sec. XV

MADONNA CON BAMBINO

olio su tavola a fondo oro, cm 69,5x40,5

MADONNA WITH CHILD

oil on panel, gold ground, cm 69,5x40,5

Provenienza

Collezione Serristori, Firenze;

Sotheby’s, Asta Serristori, Firenze, maggio 1977, n. 50

Bibliografia di riferimento

R. van Marle, Il problema riguardante Giovanni di Paolo e Giacomo del Pisano, in “Bollettino d’arte del Ministero della Pubblica Istruzione”, 18, 1924-25 (1925?), pp. 529-542

È stato Raimond van Marle a identificare la figura di Giacomo del Pisano quale probabile aiuto di Giovanni di Paolo (Siena, 1398-1482) nella realizzazione di alcune sue opere.

Il nome di questo allievo viene riportato alla luce grazie alla firma che si legge nel trittico con la Madonna con Bambino in trono e angeli tra Maria Maddalena e San Pietro, già al Museo Van Stolk di Harlem e oggi presso la National Gallery of Ireland di Dublino.

Nell’iscrizione, visibile al centro sotto la figura centrale della Vergine, si legge il nome “Jacopo del Pisano”; per van Marle non v’è dubbio che si tratti del nome dell’artista e non di quello del donatore. Lo studioso asserisce che nel secondo caso l’iscrizione sarebbe stata più lunga e che un nome che indica “l’origine della persona è più comune per indicare l’artista” (van Marle cit. p. 534). La firma che Jacopo ci ha lasciato dimostra la sua volontà di tramandare un ricordo di sé nel panorama della pittura senese del Quattrocento.

Grazie a quest’opera firmata, Van Marle procede nel riconoscimento di altre opere da ricondurre a Giacomo del Pisano piuttosto che al maestro, ritenendo che in queste “troviamo la maniera di Giovanni di Paolo ma non la sua mano”: oltre al Trittico di Dublino ne segnala un altro con la Madonna e il Bambino tra santi di collezione privata inglese (vedi van Marle cit. fig. 3).

Le opere di Giacomo del Pisano hanno infatti caratteristiche ben riconoscibili per i modi in cui sono condotte: la forma tondeggiante delle teste, i nasi molto aguzzi e quasi taglienti e soprattutto la forma delle mani allungate e con le dita larghe e schiacciate.

Sono questi dettagli, puntuali come una firma, che ci portano ad attribuire proprio a Giacomo del Pisano anche la Madonna con il Bambino qui presentata, del tutto coerente con il già citato Trittico di Dublino.

Attribuito a Jacopo Ligozzi

(Verona 1547 - Firenze, 1627)

San Gerolamo Penitente

olio su tela, cm 97x83

Attributed to Jacopo Ligozzi

SAINT JEROME PENITENT

oil on canvas, cm 97x83

Il dipinto è corredato di parere scritto di Sandro Bellesi, di cui pubblichiamo un estratto:

“L’opera in esame, catalogabile alla fase estrema dell’attività dell’artista e databile intorno alla metà degli anni venti del Seicento, mostra un linguaggio stilistico e tipologico raffinatamente eclettico, nel quale confluiscono, per lo più, retaggi legati alla tradizione pittorica veneta di fine Cinquecento di ambito post-tizianesco e tintorettiano e aperture verso le novità caravaggesche e post caravaggesche, molto apprezzate a Firenze a partire dalla fine del secondo decennio fino ai primi anni trenta.

Sintomo di apertura di un artista già molto anziano verso un mondo nuovo, a quel tempo ormai di respiro europeo, l’opera, comparabile in via ideale alle indagini naturalistiche d’impronta caravaggesca svolte a Firenze essenzialmente dal giovane Cesare Dandini, in origine di formato ottagonale come molti dipinti “da stanza” di medio formato realizzati nel capoluogo toscano nella prima metà del XVII secolo, trova accostamenti pertinenti nella resa tipologica del santo e nella sintassi esecutiva in alcuni personaggi dipinti da Ligozzi soprattutto in pale d’altare, tra le quali appare sufficiente menzionare per maggiore affinità, […],  l’Adorazione dei Magi della Galleria Palatina a Firenze (A. Bisceglia in Jacopo Ligozzi “pittore universalissimo”, catalogo della mostra a cura di A. Cecchi, L. Conigliello e M. Faietti, Livorno 2014, pp. 248-249, scheda 92) e I Santi Francesco e Girolamo in adorazione della croce in Sant’Andrea in Percussina a San Casciano Val di Pesa (N. Matteuzzi, Jacopo Ligozzi 1612. La scoperta e il restauro di un’opera “insigne” a Sant’Andrea in Percussina, Siena 2012). Seppur strettamente affine soprattutto a quest’ultima pala, per la stretta dipendenza nella formulazione del san Girolamo nel quale l’artista sembra aver utilizzato addirittura lo stesso modello, l’opera di età comunque più avanzata rispetto al dipinto di San Casciano che ricordiamo datato 1612, denota, come già evidenziato, contatti diretti con il mondo caravaggesco, in particolare con quello di Bartolomeo Manfredi, autore di opere apprezzate in Toscana e in gran parte d’Italia, alcune delle quali documentate nelle raccolte medicee già dalla fine del secondo decennio del Seicento.”

Scuola veneta, fine sec. XVII

VILLAGGIO SACCHEGGIATO

BATTAGLIA DI CAVALIERI

coppia di dipinti ad olio su tela, cm 96x145

(2)

Venetian school, later 17th century

RANSACK VILLAGE

BATTLE OF KNIGHTS

couple of paitings oil on canvas, cm 96x145

(2)

Scuola italiana, sec. XVIII

RATTO D'EUROPA

olio su rame, cm 20x26

Italian school, 18th century

THE ABDUCTION OF EUROPA

oil on copper, cm 20x26

Scuola fiamminga, sec. XVII

RITRATTO MASCHILE CON GORGIERA

olio su tavola ottagonale, cm 59x48,5

Flemish school, 17th century

PORTRAIT OF A MAN WITH RUFF

oil on octagonal panel, cm 59x48,5

Scuola toscana, sec. XVII

RITRATTO MASCHILE

olio su tela, cm 124,5x90

Tuscany school, 17th century

PORTRAIT OF A MAN

oil on canvas, cm 124,5x90

Da Andrea del Sarto                                                       

TOBIOLO E L'ARCANGELO RAFFAELE                                            

olio su tela, cm 154,5x100 

After Andrea del Sarto

TOBIOLO AND THE ARCHANGEL RAPHAEL

oil on canvas, cm 154,5x100                                              

Scuola francese, sec. XVIII

RITRATTO DI LUIGI XV GIOVINETTO

olio su tela, cm 146,5x114

French School, 18th century

PORTRAIT OF LOUIS XV YOUNG

oil on canvas, cm 146,5x114

Il dipinto è una replica, di formato più piccolo e con alcune varianti, dall'originale eseguito da Jean Baptiste Van Loo (1684-1745) conservato alla Reggia di Versailles.

Jan Pauwel Gillemans Il Vecchio

(Anversa 1618–1675)

SAN GIUSEPPE ENTRO UNA GHIRLANDA DI FRUTTI

olio su lavagna, cm 25,7x21,2

SAINT JOSEPH INTO A FRUITS WREATH

oil on slate, cm 25,7x21,2