ONLINE AUCTION | CERAMICA. MAIOLICHE E PORCELLANE DAL XVI AL XIX SECOLO

A LITTLE EWER, MONTELUPO, EARLY 17TH CENTURY

PICCOLO VERSATOIO, MONTELUPO, INIZI SECOLO XVII

in maiolica dipinta in policromia, corpo piriforme, ansa a nastro, cannello raccordato al corpo con un sottile cordoncino. Decoro policromo del genere a “girali foliati a risparmio”, centrato sul fronte da cartiglio con iscrizione farmaceutica SY.[O] VI[O]LAT[O] S[O]LVTIV[O] sormontato da medaglione circolare con figura di santo francescano su fondo giallo. Sul retro sotto l’ansa marca del crescente; alt. cm 20, diam. bocca cm 7, diam. base cm 7,4

Bibliografia di confronto

F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo, Vol. III, Milano 1999, pp. 152-155, tavv. 160-172

A DISH, MONTELUPO, CIRCA 1620-1640

PIATTO, MONTELUPO, 1620-1640 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, forma piana leggermente concava con orlo arrotondato e piede ad anello appena rilevato. La superficie è interamente ricoperta dalla decorazione policroma, mentre sul retro il piatto mostra tre linee concentriche in manganese. Al centro della composizione un contadino avanza verso sinistra, portando una zappa sulla spalla; sullo sfondo delle piccole montagne e un paio di cespugli, mentre la parte sinistra del piatto è interamente dipinta con un grande edificio dal portale bugnato, elemento questo che riferisce il presente piatto al gruppo classificato appunto del Pittore dei portali bugnati; diam. cm 32, diam. piede cm 14, alt. cm 4,7

Bibliografia di confronto

C. Ravanelli Guidotti, Maioliche figurate di Montelupo, Firenze 2012, p. 257

A DISH, MONTELUPO, CIRCA 1620-1640

PIATTO, MONTELUPO, 1620-1640 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, forma piana leggermente concava con orlo arrotondato e piede ad anello appena rilevato. La superficie è interamente ricoperta dalla decorazione policroma, mentre sul retro il piatto mostra tre linee concentriche in manganese. Al centro della composizione un alabardiere stante, rivolto verso destra; sullo sfondo il classico paesaggio con due picchi appuntiti alle estremità e le fronde di un albero da frutto sulla destra. Sul retro P in manganese con croce in verde; diam. cm 23,8, diam. piede cm 9,8, alt. cm 4

A DISH, MONTELUPO, CIRCA 1620-1640

PIATTO, MONTELUPO, 1620-1640 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, forma piana leggermente concava con orlo arrotondato e piede ad anello appena rilevato. La superficie è interamente ricoperta dalla decorazione policroma, mentre sul retro il piatto mostra tre linee concentriche in manganese. Al centro della composizione uno spadaccino avanza verso sinistra, reggendo armi con entrambe le mani; sullo sfondo il classico paesaggio con picchi montuosi arrotondati, sulla destra un cespuglio, sulla sinistra un edificio porticato, elemento questo che porta ad avvicinare il nostro piatto al Gruppo dell’edificio porticato; diam. cm 24,3, diam. piede cm 10,5, alt. cm 3,8

Bibliografia di confronto

C. Ravanelli Guidotti, Maioliche figurate di Montelupo, Firenze 2012, p. 260

A DISH, DERUTA, FIRST THIRD 16TH CENTURY

PIATTO, DERUTA, PRIMO TERZO SECOLO XVI

in maiolica, basso cavetto e larga tesa orizzontale, la superficie del piatto è interamente interessata da una fitta decorazione “ad arabeschi vegetali” caratterizzata da un lustro di qualità. Il decoro “a rabesche” secondo il Piccolpasso era diffuso in varie località italiane dalla prima metà del XVI secolo; diam. cm 25,5, diam. piede cm 8,8, alt. cm 6,2

Bibliografia di confronto

J. Giacomotti, Catalogue des majoliques des musées nationaux, Parigi 1974, pp. 198-199 nn. 643-645

A CHARGER, DERUTA, 16TH CENTURY

PIATTO DA PARATA, DERUTA, SECOLO XVI

in maiolica dipinta in policromia, cavetto profondo e tesa orizzontale; al centro un ritratto femminile di tre quarti con turbante e un paesaggio sullo sfondo, la tesa decorata a scomparti radiali con racemi fioriti e motivo a embricazioni. Sul retro sigla in manganese; diam. cm 41,5, diam. piede cm 13,8, alt. cm 9

Bibliografia di confronto

G. Gherardi, C. Fiocco, L. Sfeir-Fakhri, Majoliques italiennes du Musée des Arts Décoratifs de Lyon. Collection Gillet, Lione 2001, n. 86

A PHARMACY JUG (ALBARELLO), MID 16TH CENTURY

ALBARELLO, VENEZIA, METÀ SECOLO XVI

in maiolica dipinta a policromia, corpo cilindrico rastremato al centro, su base piana priva di smalto e basso piede espanso, collo breve. L’albarello reca al centro di un medaglione incorniciato da cartouche il ritratto di una giovane donna, contornato dal classico decoro fogliato e floreale; alt. cm 24,5, diam. bocca cm 10,8, diam. base cm 11,2

Bibliografia di confronto

C. Ravanelli Guidotti, Omaggio a Venezia. Maioliche veneziane tra manierismo e barocco nelle raccolte del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, Faenza 1998, pp. 81-82

A JAR, WORKSHOP OF MASTRO DOMENICO, VENICE, CIRCA 1570-1580

VASO, VENEZIA, BOTTEGA DI MASTRO DOMENICO, 1570-1580 CIRCA

in maiolica, corpo globulare che si restringe in un collo breve che termina nell’imboccatura larga, piede con base piana. Il decoro a policromia mostra su un lato un medaglione ovale, segnato da linee blu concentriche e una larga fascia gialla decorata da sottili trattini arancio a raggiera, centrato dalla figura di San Girolamo, mentre sul lato opposto un medaglione analogo centrato da un ritratto di gentiluomo con cappello a turbante. Tutto intorno un motivo a fiori con larga corolla e foglie accartocciate; alt. cm 26,5, diam. bocca cm 9,8, diam. piede cm 10

Bibliografia di confronto

R. Perale, Maioliche da farmacia nella Serenissima, Venezia 2021, pp. 120-136

A VENETIAN PHARMACY JUG (ALBARELLO), MID 16TH CENTURY

ALBARELLO, VENEZIA, METÀ SECOLO XVI

in maiolica dipinta a policromia, corpo cilindrico rastremato al centro, su base piana priva di smalto e basso piede espanso, collo breve. L’albarello reca al centro di un medaglione il ritratto di un giovane di profilo su fondo giallo, contornato dal classico decoro fogliato e floreale; alt. cm 23,8, diam. bocca cm 10,5, diam. base cm 11

Bibliografia di confronto

C. Ravanelli Guidotti, Omaggio a Venezia. Maioliche veneziane tra manierismo e barocco nelle raccolte del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, Faenza 1998, pp. 81-82

AN EWER, MONTELUPO, 17TH CENTURY

VERSATOIO, MONTELUPO, SECOLO XVII

in maiolica, corpo ovoidale con piede a disco, breve collo cilindrico con orlo tagliato a stecca estroflesso; versatore cilindrico alto e ansa a doppio cordone. Il decoro vede un cartiglio al centro con scritta A DI SALVIA, mentre il corpo del vaso è interamente interessato da una decorazione “a girali fogliate”, tipico dei primi anni del secolo XVII, cosiddetto a foglia frastagliata; diam. bocca cm 7,5, diam. base cm 9,5, alt. cm 26

TWO BOWLS, CENTRAL ITALY, 16TH CENTURY

DUE CIOTOLE, ITALIA CENTRALE, SECOLO XVI

in maiolica dipinta in bicromia blu e manganese secondo gli stilemi del periodo gotico; diam. cm 14, diam. piede cm 6, alt. cm 6,4 e diam. cm 14,5, diam. piede cm 9,5, alt. cm cm 5,7

A MOULDED BOWL (CRESPINA), MONTELUPO, CIRCA 1570-1590

CRESPINA, MONTELUPO, 1570-1590 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, corpo formato a stampo, umbone centrale appena rilevato e orlo mosso. Il decoro è realizzato con colori vivaci e mostra al centro una figura ritratta a mezzo busto entro un medaglione circolare a fondo giallo, contornato da un decoro a quartieri con riserve a ornati fogliati disposti simmetricamente e alternati a motivi ispirati alle coppe a quartieri faentine; diam. cm 27,3, diam. piede cm 3,8, alt. cm 7,2

Bibliografia di confronto

F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo, Montelupo 1997, pp. 354-356 nn. 259-264

A DISH, MONTELUPO, SECOND HALF 17TH CENTURY

PIATTO, MONTELUPO, SECONDA METÀ SECOLO XVII

in maiolica dipinta in policromia, forma piana leggermente concava con orlo arrotondato e piede ad anello appena rilevato. La superficie è interamente ricoperta dalla decorazione policroma, mentre sul retro il piatto mostra tre linee concentriche in manganese. Al centro della composizione un archibugiere avanza verso destra, sullo sfondo il classico paesaggio con due picchi appuntiti alle estremità e degli alberi da frutto; diam. cm 24, diam. piede cm 11, alt. cm 3,3

A DISH, MONTELUPO, CIRCA 1640-1670

PIATTO, MONTELUPO, 1640-1670 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, forma piana leggermente concava con orlo arrotondato e piede ad anello appena rilevato. La superficie è interamente ricoperta dalla decorazione policroma, mentre sul retro il piatto mostra tre linee concentriche in manganese. Al centro della composizione un cavaliere avanza verso sinistra, reggendo con la mano sinistra un grande vessillo; sullo sfondo il classico paesaggio e in primo piano un gran numero di grossi ciottoli policromi. Tali caratteristiche portano ad avvicinare questo piatto al Gruppo dei volti “spagnoli”. Sul retro numero di inventario e etichetta con numero di inventario; diam. cm 32,8, diam. piede cm 14,5, alt. cm 5,7

Bibliografia di confronto

C. Ravanelli Guidotti, Maioliche figurate di Montelupo, Firenze 2012, p. 114

A DISH, MONTELUPO, CIRCA 1560-1580

PIATTO, MONTELUPO, 1560-1580 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, ampio cavetto e larga tesa a orlo profilato poggiante su piede ad anello. L’intera superficie presenta il tipico decoro montelupino a “nodo orientale evoluto”, caratterizzato da una fitta decorazione realizzata prevalentemente in blu che si sviluppa da una losanga centrale, conferendo all’insieme un aspetto arabescato. Il retro, smaltato di bianco, mostra tre anelli concentrici tracciati in bruno; diam. cm 33, diam. piede cm 14,8, alt. cm 5,2

Bibliografia di confronto

F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo, Montelupo 1997, pp. 192-193, p. 363 n. 282

A SIENESE PLAQUE, 17TH CENTURY

PLACCA IN MAIOLICA, SIENA, SECOLO XVII

in maiolica dipinta in policromia, raffigura Madonna col Bambino e due cherubini, secondo lo schema derivato del bassorilievo di Benedetto da Maiano. Per dimensioni e per stile questa placca può essere accostata appunto agli esemplari senesi, di cui alcuni ancora in sede; cm 43,5x35

Bibliografia di confronto

G. Mazzoni (a cura di), Ceramica chigiana a San Quirico, Siena 1996, p. 60 n. 139

AN EWER, MONTELUPO, 1570-1580

VERSATOIO, MONTELUPO, 1570-1580

in maiolica dipinta in policromia, corpo piriforme, ansa a nastro, cannello raccordato al corpo con un sottile cordoncino. Decoro “alla palmetta” sull’intera superficie, interrotto sul fronte dal cartiglio con l’iscrizione farmaceutica: SY.[O] D.[I ]NENUF.[E].R.[O]; alt. cm 24, diam. bocca cm 8,3, diam. base cm 9,2

Bibliografia di confronto

F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo, Vol. III, Milano 1999, pp. 148-149, tavv. 115-117

A DISH, FAENZA, CIRCA 1520-1530

PIATTO, FAENZA, 1520-1530 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia su fondo berettino con motivo a vaghezze e gentilezze centrato da motivo a trofei. Un confronto prossimo in un piatto dalla collezione Dutuit al Petit Palais di Parigi. Sul retro lettera A in blu cobalto; diam. cm 24,8, diam. piede cm 10, alt. cm 5

Bibliografia di confronto

F. Barbe, C. Ravanelli Guidotti, Forme e “diverse pitture” della maiolica italiana. La collezione delle maioliche del Petit Palais, Venezia 2006, p. 137 n. 62

A PLATE, URBINO, WORKSHOP OF GUIDO DI MERLINO, CIRCA 1542

PIATTO, URBINO, BOTTEGA DI GUIDO DI MERLINO, 1542 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, cavetto profondo e larga tesa orizzontale, poggiante su un cercine ad anello. La scena raffigura un gruppo di personaggi, vestiti con lorica, in cammino verso una città turrita, riferimento probabilmente all’episodio dell’Eneide nel quale Enea e i compagni si avviano verso Cartagine e l’eroe, inconsapevole, porta con sé Cupido credendolo il figlio Ascanio. L’opera, dipinta con una certa maestria, è vicina per stile alla produzione della bottega Merlino attorno agli anni quaranta del Cinquecento. Un confronto stilisticamente e tecnicamente pertinente ci deriva da un piatto conservato al Metropolitan Museum di New York che raffigura l’eroismo di Marco Curzio. Il confronto tra le architetture collocate sullo sfondo, sempre in posizione elevata, sulla tesa, delle nuvole a chiocciola dipinte in blu cobalto e soprattutto le modalità stilistiche nel delineare i personaggi con gambe allungate, caviglie sottili, corpi anch’essi allungati con teste piccole, e la presenza di un personaggio di spalle con scudo allungato sono tutti elementi che ci confortano nell’attribuzione; diam. cm 28,5, diam. piede cm 10,4, alt. cm 3,8

Bibliografia

Catalogue des tapisseries, antiquités grecques & faiences italiennes faisant partie de la Collection de Somzée, Bruxelles 1901, p. 49 n. 360, tav. XI

Bibliografia di confronto

T. Willson, Maiolica Italian Renaissance Ceramics in the Metropolitan Museum of Art, New York 2016, pp. 204-205 n. 65

A SHALLOW BOWL, PESARO, 1549

ALZATA, PESARO, 1549

in maiolica dipinta in policromia, coppa circolare su tesa rialzata e orlo arrotondato e listato di giallo, poggiante su piede a calice. Sul fronte è dipinta la scena di Apollo e Marsia e il giudizio del Re Mida. Il pittore tenta di condensare più soggetti nella medesima narrazione con alcune discrepanze nella raffigurazione degli strumenti musicali, mentre il Re Mida è seduto a destra e assiste alla sfida con alcuni personaggi. Sotto il piede la scritta in blu di cobalto “Apollo et marsia / uilano - / 1549. Lo stile pittorico corrivo, che predilige le figure ignude con la muscolatura del torso molto evidente, gli occhi grandi e i tratti fisiognomici marcati, il paesaggio lacustre con monti alti e arrotondati, piccoli alberelli a sottolineare le sponde a tratti marcati avvicinano l’opera alle produzioni del ducato di Urbino ed in particolare alle botteghe attive a Pesaro dagli anni quaranta del secolo, come ad esempio il piatto del museo dell’Hermitage con la morte dei Niobidi;  diam. cm 25,3, diam. piede cm 11,7, alt. cm 5,6

Bibliografia di confronto

E. Ivanova, Il secolo d’oro della maiolica. Ceramica italiana dei secoli XV-XVI dalla raccolta del Museo Statale dell’Ermitage, catalogo della mostra, Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza 2003, p.107 n. 91

A MOULDED BOWL (CRESPINA), CASTELDURANTE, PICCHI WORKSHOP, CIRCA 1550-1560

CRESPINA, CASTELDURANTE, BOTTEGA PICCHI, 1550-1560 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, corpo a larghe baccellature terminanti con un orlo a smerlo, al centro un umbone poggiante sul verso su piede ampio e svasato. Sul fronte è dipinta la storia di Leda e il Cigno; diam. cm 21, diam. piede cm 9,8, alt. cm 5,3

A PHARMACY JUG (ALBARELLO), FAENZA, SECOND HALF 16TH CENTURY

ALBARELLO, FAENZA, SECONDA METÀ SECOLO XVI

in maiolica dipinta in policromia, corpo cilindrico rastremato al centro, bocca ampia con orlo arrotondato, collo breve con spalla angolata, calice anch’esso angolato su basso piede con orlo arrotondato. Sul fronte, entro una cornice ovale baccellata, la raffigurazione di Santa Barbara, caratterizzata dalla palma del martirio e dalla presenza di una torre, mentre sul retro un motivo a quartieri con losanghe, semicerchi ed elementi fitomorfi su sfondi di colori differenti; alt. cm 21,6, diam. bocca cm 11, diam. base cm 9,6

A PAIR OF PHARMACY JARS (ALBARELLI), SICILY, 17TH CENTURY

COPPIA DI ALBARELLI, SICILIA, SECOLO XVII

in maiolica dipinta in policromia, corpo allungata e rastremata al centro, spalla e calice angolati. piede a disco appena estroflesso. Sul fronte, entro un medaglione racchiuso in cornice baccellata, sono delineate con tratto rapido ma sicuro le figure di una santa e un santo. Il retro dei vasi è interamente decorato dal consueto motivo a trionfi. Tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo la produzione palermitana raggiunge un alto livello, e a  tale ambito ci pare di poter ascrivere i due contenitori; alt. cm 26,2, diam. bocca cm 10,4, diam. piede cm 10,2

A PHARMACY JUG (ALBARELLO), FAENZA, SECOND HALF 16TH CENTURY

ALBARELLO, FAENZA, SECONDA METÀ SECOLO XVI

in maiolica dipinta in policromia, corpo cilindrico rastremato al centro, bocca ampia con orlo arrotondato, collo breve con spalla angolata, calice anch’esso angolato su basso piede con orlo arrotondato. Sul fronte, entro una cornice ovale decorata a girali fogliati, una figura maschile a mezzo busto con turbante, mentre sul retro un motivo a trofei centrato da mascherone; alt. cm 16,5, diam. bocca cm 9,5, diam. base cm 8,5

A PAIR OF VENETIAN BOTTLES, WORKSHOP OF MASTRO DOMENICO, CIRCA 1570-1575

COPPIA DI BOTTIGLIE, VENEZIA, BOTTEGA DI MASTRO DOMENICO, 1570-1575 CIRCA
in maiolica dipinta in policromia, corpo globulare con alto collo cilindrico con labbro estroflesso. Il decoro segue l’impostazione tradizionale: al centro di un medaglione la raffigurazione di un santo francescano di tre quarti di figura, uno per bottiglia, sul fondo bianco dello smalto attorniato da una fascia gialla e arancio; tutto attorno il classico decoro fogliato e floreale con girali, corolle e piccoli frutti su un o spesso fondo blu e sottili graffiture; diam. bocca cm 6,7 e cm 6,1, diam. base cm 10,5 e cm 11, alt. cm 22,5

Bibliografia di confronto

F. Saccardo in R. Ausenda (a cura di), Musei e Gallerie di Milano. Museo d’Arti Applicate. Le ceramiche. Tomo I, Milano 2000, nn. 304 307

A VENETIAN DISH, LATE 16TH CENTURY

PIATTO, VENEZIA, FINE SECOLO XVI

in maiolica dipinta in policromia, cavetto poco profondo e larga tesa. Al centro campeggia una figura femminile nell’atto di incedere portando un canestro di frutta nella mano destra; diam. cm 19,8, diam. piede cm 8,5, alt. cm 2,2

A BOTTLE, FAENZA, FIRST HALF 16TH CENTURY

BOTTIGLIA, FAENZA, PRIMA METÀ SECOLO XVI

in maiolica dipinta in monocromia blu, corpo globulare appena schiacciato verso il piede, che è basso e a disco, collo troncoconico alto che termina in un’imboccatura rotonda con labbro estroflesso. Sul fronte cartiglio con iscrizione farmaceutica in caratteri gotici, mentre il resto della superficie è interamente decorato con motivi ispirati alla “palmetta persiana” contornati da sottili girali a riempire lo spazio. Reca sul fondo etichetta R. UFFICIO ESPORTAZIONE DI OGGETTI DI ANTICHITÀ E D'ARTE - FIRENZE - e altre etichette con numerazione di collezione; diam. bocca cm 6,1, diam. base cm 12,5, alt. cm 22,4

AN "ORCIO DA VINSANTO", MONTELUPO, CIRCA 1620

ORCIO DA VINSANTO, MONTELUPO, 1620 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, caratteristica forma “a fiasco” con un foro nella parte inferiore, destinato all’alloggiamento dello spillo. L’intera superficie smaltata è coperta da un’esuberante decorazione che alterna motivi fitoformi minori a pampini e grappoli d’uva, disposti sulla superficie senza soluzione di continuità. L’opera trova confronto in una serie di vasi prodotti a Montelupo e destinati a contenere elementi liquidi che andavano dai preparati farmaceutici fino ai vini e distillati; alt. cm 50, diam. bocca cm 18, diam. base cm 20,5

Bibliografia di confronto

F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo, Vol. III, Milano 1999, pp. 361-363 tavv. 298-301;

C. Ravanelli Guidotti, Maioliche di Montelupo, Firenze 2019, pp.162-164 n. 26

Il vaso è caratterizzato dalla forma “a fiasco” con un foro nella parte inferiore, destinato all’alloggiamento dello spillo. L’intera superficie smaltata è coperta da un’esuberante decorazione che alterna motivi fitoformi minori a pampini e grappoli d’uva, disposti sulla superficie senza soluzione di continuità. L’opera trova confronto in una serie di vasi prodotti a Montelupo e destinati a contenere elementi liquidi che andavano dai preparati farmaceutici fino ai vini e distillati. Tuttavia, soprattutto i vasi a fiasca erano conservati nelle residenze di famiglie facoltose, spesso impreziositi da stemma nobiliare, per la conservazione di vini liquorosi.