FLORENCEThursday 12 December 10am-6pmFriday 13 December 10am-6pmSaturday 14 December 10am-6pmSunday 15 December 10am-6pmMonday 16 December 10am-6pm
Palazzo Ramirez-Montalvo Borgo degli Albizi, 26 info@pandolfini.it
AFRODITE
ITALIA MERIDIONALE, IV-II SECOLO a.C.
Figura fittile raffigurante una figura femminile nuda, con testa rivolta verso il basso, braccio sinistro allungato, braccio destro piegato ad avvicinare qualcosa al viso, gamba destra a sostenere il peso del corpo e gamba sinistra piegata. La figura è connotata da una elaborata capigliatura con scriminatura mediana e grande fiore al centro della fronte. H. 45 cm.
Provenienza
Collezione privata
Pandolfini, 06.06.2002, lotto 383
ALABASTRA
ETRURIA, VII-VI SECOLO a.C.
Lotto composto da 7 alabastra etrusco-corinzi. Due, di tipo più antico, presentano corpo ovoidale decorato da gruppi di fasce parallele. Tre alabastra piriformi sono decorati da gruppi di bande di colore bruno e paonazzo (uno con decorazione a squame). Due alabastra a profilo conico con decorazione a fasce. H. da 5.5 a 19,7 cm
ALABASTRON
EGITTO, PERIODO TARDO, VII-V SECOLO a.C.
Grande alabastron a sacco in alabastro cotognino traslucido, con orlo ingrossato, corto collo troncoconico, ampio corpo ovoidale. Due prese verticali sono poste sulla spalla, collocate entro una sezione trapezoidale rilevata. H. 24 cm
Lotto corredato di attestato di libera circolazione
An export licence is available for this lot
ETRURIA, PRIMA METÀ DEL VI SECOLO a.C.
Alabastron a sacco con orlo a tesa appiattita, corpo ovoidale espanso nel suo tratto inferiore e piccola ansa impostata sotto l’orlo. Sulla spalla linguette, sull’ansa tre punti. La decorazione figurata, che occupa gran parte del corpo consiste in un essere mostruoso con due corpi di pantere di profilo e un’unica testa in visione frontale.
Come riempitivi sono usate rosette con centro inciso. Colore paonazzo rende alcuni dettagli del manto degli animali. H. 14,3 cm, diam. orlo 4 cm
Collezione privata (prima della seconda guerra mondiale)
Collezione privata (anni ‘50)
AMPHORISKOS
MEDITERRANEO ORIENTALE, VI-IV SECOLO a.C.
Amphoriskos, contenitore per unguenti profumati, in pasta vitrea blu, gialla e azzurra, lavorata con la tecnica del nucleo friabile. Il vaso riprende, miniaturizzandola, la forma di un’anfora da trasporto: ha orlo svasato, collo cilindrico, ampio corpo ovoidale e puntale conico. H. 7 cm.
Anglicana casa d’aste
AMULETO CON ISIS
EGITTO, EPOCA ROMANA
Amuleto in argento della dea Iside. La dea è raffigurata stante su una piccola base quadrangolare, con le braccia allungate sui fianchi. Indossa una lunga veste attillata e porta sulla parrucca tripartita il modio e la corona con disco solare sorretto da corna di vacca. Sulla schiena della figura è un anello passante per la sospensione. H. 5 cm
Lotto corredato da attestato di libera circolazione
AMULETO CON MIN
EGITTO, ETÀ TARDA
Amuleto in argento del dio Min. La divinità, stante su una piccola base arrotondata, è avvolta in un sudario.
Sul capo porta una corona di piume, con la sinistra impugna il proprio fallo eretto mentre solleva la destra a reggere un flagello. Su tutta la figura, anche sul retro, si vedono incisioni per la resa dei dettagli dell’abbigliamento. H. 5,3 cm
ANELLO CON GEMMA
I-II SECOLO d.C.
Corniola romana lavorata ad intaglio, raffigurante una Tyche / abbondanza stante, coronata di alloro. Tiene con la sinistra un timone di nave mentre con la destra sorregge una cornucopia. Montata su anello in oro giallo 18 kt, mis. 5, g 14.
ANFORA
ETRURIA, FINE VII SECOLO a.C.
Anfora in ceramica d’impasto rosso, con orlo a tesa appiattito, collo cilindrico, corpo ovoidale, piede a tromba, anse impostate sulla spalla e poco sotto l’orlo. La decorazione, che interessa tutto il corpo, è realizzata in vernice sovraddipinta di colore bianco e si dispone su più registri orizzontali, con triangoli variamente campiti da reticoli, gruppi di linee e motivi a cani correnti. H. 44,5 cm; diam. orlo 17 cm.
L’anfora è un importante prodotto ascrivibile alla produzione etrusca di età orientalizzante white on red, oggetto di ampi studi in anni recenti perché prova della ricettività etrusca a stimoli allogeni (M. Micozzi, White-on-red. una produzione vascolare dell’orientalizzante etrusco, Roma 1994; M.L. Medori, La Ceramica White on Red della Media Etruria Interna, Bolsena 2010).
Pino Bianco Antichità (acquisto anni ‘90)
MONDO ROMANO, III-IV SECOLO d.C.
Grande anfora romana con corpo cilindrico rastremato in direzione del puntale, orlo appiattito, collo troncoconico e anse verticali impostate sulla spalla. Lungh. 106 cm., diam. orlo 11,4 cm
MONDO ROMANO, FINE II - FINE I SECOLO a.C.
Anfora in terracotta con impasto di colore giallo. Presenta orlo a fascia, alto collo cilindrico, corpo ovoidale espanso nel suo tratto inferiore, puntale cilindrico. Due anse verticali sono impostate sulla spalla H. 90 cm
Quest’anfora, ascrivibile al tipo Lamboglia 2, è stata prodotta alla fine dell’età repubblicana per contenere l’olio o il vino prodotti sulle coste adriatiche dell’Italia.
ANFORETTA
Anforetta in bucchero nero lucidato e di ottima qualità con orlo svasato, collo cilindrico, corpo ovoidale compresso; anse a nastro impostate sull’orlo. La decorazione consiste in una serie di ventaglietti a pettine alla base del collo. Sul corpo è inciso un motivo a doppia spirale sormontato da un airone. H. 15,3 cm
Collezione privata, Veneto
Pandolfini, 18.12.1998, lotto 109
Oggetto dichiarato d’interesse archeologico particolarmente importante (D.M. 2 settembre 2002)
ANFORETTA A FASCE
ETRURIA, V SECOLO a.C.
Anforetta con corpo ovoidale, orlo a fascia, collo cilindrico, due anse verticali, largo piede conico. La decorazione consiste in una serie di foglie sulla spalla e in sei bande orizzontali sul corpo del vaso. Orlo, collo, piede e parte delle anse sono verniciate. H. 10,4 cm.
L’anforetta, un contenitore per profumi che riprende miniaturizzandola la forma di un grande contenitore da trasporto, rientra in una produzione etrusca, su cui L. Ambrosini, La ceramica etrusca a Roma agli inizi del V sec. a.C.: le anforette a fasce e a decorazione vegetale, in AnnMuseoFaina XVI, Roma 2009, pp. 177-219; L. Ambrosini, Le anforette etrusche a fasce e a decorazione vegetale. Alcune postille, in AnnMuseo Faina XVII, Roma 2010, pp. 355-360.
ANTEFISSA
ETRURIA, FINE VI INIZIO - V SECOLO a.C.
Antefissa a chiusura di coppo decorata con una grande testa di satiro, nimbata e posta su un listello appiattito e decorato con meandri correnti. La testa, in visione frontale, è caratterizzata da riccioli, grandi occhi spalancati, orecchie animali, naso diritto, e bocca piccola; la ricca barba è mossa da linee ondulate. Il corpo ceramico, in cui sono presenti augiti (prova della provenienza dall’Etruria Meridionale) e miche, è coperto da ingobbio beige. Non comune è la conservazione dei colori, rosso e nero per il viso. Dim. 27,2 x17,8 cm.
MONDO ROMANO, I SECOLO d.C.
Antefissa composta nel suo tratto superiore da una palmetta al cui centro è una testa maschile sbarbata, con i capelli mossi e sollevati al centro da una ben visibile anastolé. Nel tratto inferiore dell’antefissa si trova una stretta fascia con due figure di delfini affrontati.
Ampie tracce di un ingobbio bianco sono presenti sulla superficie. Dim. 29,3x19,5x7,4 cm
L’antefissa presenta stringenti affinità conn il tipo 118 in P. Pensabene, M.R. Sanzi di Mino, Museo Nazionale Romano. Le terrecotte III.1. Antefisse , Roma 1983, pp. 188-191.
Collezione privata (acquisto anni ‘60/70)
ARPOCRATE
EGITTO, I SECOLO a.C.
Bronzetto raffigurate Arpocrate, Horus fanciullo figlio di Iside e Osiride. Il dio, nudo e paffuto, porta in avanti la gamba sinistra e il braccio sinistro, su cui è avviluppato un serpente. Sulla testa, dove compare il ricciolo di capelli, indicatore della giovane età, il dio indossa la doppia corona dell’alto e del basso Egitto. Porta l’indice della mano destra alla bocca con un gesto naturale tipico dell’infanzia, interpretato anche come allusione al silenzio da tenere in connessione con i misteri. H. 9,5 cm
Peculiare nel bronzetto è la fisicità della figura, che può ricordare il tipo del physkon, dell’uomo pingue, tradizionalmente connesso al re Tolemeo VIII Evergete. Questo consente di proporre una datazione del pezzo ancora in età ellenistica.
Dr. Cesare Gamberini, acquisto 23/09/1954
ARYBALLOS
ETRURIA, VI SECOLO a.C.
Aryballos con orlo a tesa, corto collo cilindrico, corpo globulare. La decorazione figurata, entro una larga banda marginata da linee continue, presenta una teoria di tre cigni con riempitivi a macchia. Parte del piumaggio dei volatili è sovraddipinto con vernice paonazza. L’orlo e la spalla sono decorate da file di linguette. H. 8 cm
Il vaso, un contenitore per profumi, è ascrivibile a una produzione etrusco-corinzia, realizzata da artigiani etruschi che imitavano prodotti realizzati nella città greca di Corinto.
Pandolfini, 18.12.1998, lotto 32
ASKOS
DAUNIA, VI-V SECOLO a.C.
Askos di forma non comune, con corpo globulare compresso e orlo a tesa, collo cilindrico, ansa a ponte impostata sull’orlo. Sul punto di massima espansione sono impostate una seconda bocca con un orlo a tesa e una presa plastica rettangolare.
La decorazione, bicroma, consiste sotto il punto di massima espansione in un motivo ripetuto con cervidi entro un elemento a semicerchio (naturalistico?) intervallati da alberelli. Sul collo e sulla spalla sono motivi entro metope e losanghe. H. 20 cm
Pandolfini 18.12.1998, lotto 276
BAIL AMPHORA
CAMPANIA, SECONDA METÀ IV SECOLO a.C.
Bail amphora con ansa a ponte sormontante, orlo svasato, corpo ovoidale allungato, piede a tromba. Lato A: guerriero volto a destra con corona, scudo circolare e lancia. Lato B: giovane stante ammantato e coronato. Decorazione sovraddipinta sulla spalla, sul collo e a rendere dettagli della figura sul lato A. H. 33 cm; diam orlo 10 cm.
International Art Gallery, Monte Carlo (acquisto 9.5.1967)
Galleria Codara, Via della Spiga, Milano (acquisto anni ‘70)
Pino Bianco Antichità (acquisto anni ‘80)
CAMPANIA, 325-300 a.C.
Bail amphora con ansa a maniglia tortile con al centro foro per la sospensione, orlo svasato, collo a profilo concavo, corpo ovoidale, basso piede conico. La decorazione figurata principale, intervallata da due palmette, presenta sul lato A una testa femminile volta a destra con orecchino e collana resi a vernice bianca sovraddipinta. Sul lato B compare un efebo totalmente avvolto in un voluminoso mantello. H. 27,4 cm.
BASTET
EGITTO, EPOCA TARDA, VIII-I SECOLO a.C.
Bronzetto raffigurante la dea Bastet come gatta, seduta sulle zampe posteriori e con le zampe anteriori erette. Le orecchie, il muso e le zampe dell’animale sono incisi. H. 8,5 cm
Bronzetto raffigurante la dea Bastet come gatta, seduta sulle zampe posteriori e con le zampe anteriori erette. L’animale, i cui dettagli sono resi ad incisione, è fuso su un’ampia placca metallica. H. 8 cm.
BES
EGITTO, ETÀ TARDA, VIII-I SECOLO a.C.
Frammento di scultura in pietra che conserva parte del busto nudo e la testa del dio Bes. Il dio è rappresentato come un demone di bassa statura dai lineamenti accentuati e caricaturali, con naso camuso, bocca semiaperta e grandi occhi. Accurate incisioni rendono la barba, la capigliatura e la fronte aggrottata della divinità, protettrice dal malocchio e contro gli spiriti maligni. H. 7,4 cm
BRACIERE
Braciere in impasto rosso, con orlo appiattito, pareti oblique e fondo piano nel suo tratto anteriore allargato, con solo un piccolo cordolo rilevato. L’oggetto è sorretto da tre piedini conici. H. max 9,8 cm; lungh. max. 37,5 cm.
Provenzienza
BROCCA
ITALIA MERIDIONALE, DAUNIA, IV SECOLO a.C.
Brocca con corpo discoidale, collo troncoconico, orlo a imbuto, ansa verticale a nastro sormontante con placchetta sagomata con due elementi triangolari e uno passante arrotondato. La decorazione, bicroma in colore bruno e rosso, si presenta più elaborata sul punto di massima espansione con fasce campite da motivi curvilinei e rettangolari. Sul collo fasce verniciate sul collo ed elementi quadrangolari sulla placchetta. H. 27,7 cm; largh. 17,4 cm
Pandolfini, 18.12.1998, lotto 279
ETRURIA, FINE IX-VIII SECOLO a.C.
Brocca in ceramica d’impasto lucidata. Presenta orlo estroflesso corpo ovoidale, fondo piano, ansa verticale impostata sopra il punto di massima espansione. La decorazione, incisa, presenta quattro riquadri metopali con all’interno svastiche e una stretta fascia campita da tratti incisi sulla spalla. H. 22,3 cm
Pandolfini, 18.12.1998, lotto 76
BROCCA, VERSATOIO E DUE MESTOLI IN BRONZO
MONDO ISLAMICO, ALTO MEDIOEVO
Versatoio in lamina di bronzo con bordo rientrante, vasca troncoconica costolata e lungo becco. Brocca con ansa verticale, lungo becco e decorazione ovale sul corpo. Grande mestolo in bronzo argentato decorato con incisioni e coppelle. Lungo attingitoio in bronzo con presa a verga quadrangolare e ampia vasca. H. 15 – 25 cm; lungh. 35 e 46,5 cm.
BRONZETTO DI OFFERENTE
IMPERO ACHEMENIDE, VI-V SECOLO a.C.
Figura maschile di offerente, stante, con lunga barba, braccio destro sollevato e braccio sinistro steso lungo il fianco a sostenere un oggetto, forse un animale. La veste presenta un restringimento in vita. H. 9,4 cm.
BUSTO PANNEGGIATO
MONDO ROMANO, I-II SECOLO d.C.
Busto panneggiato in marmo bianco, fratto alla base del collo, che conserva parte del mantello avvolto sulla spalla sinistra e con le superfici mosse da tenui passaggi di piano. H. 33 cm
Collezione Vincenzo Sinibaldi (metà XIX secolo)
CALICE
ETRURIA, VII SECOLO a.C.
Calice in bucchero con alto piede a tromba, vasca troncoconica contraddistinta da una carena marcata da una fila di denti di diamante a rilievo. La decorazione, a incisione, consiste in una serie di ventaglietti incisi a pettine sopra tre solcature orizzontali. Un collarino plastico è applicato sul tratto superiore del piede. H. 12,7 cm; diam. 14,8 cm.
Pandolfini, 18.12.1998, lotto 111