Sculptures and works of Art

31 MAY 2019

Sculptures and works of Art

Auction, 0303
FLORENCE
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
3.00 p.m.
Viewing
FLORENCE
24th - 27th May 2019
10 a.m. - 6 p.m.
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it
 
 
 
Estimate   300 € - 30000 €

All categories

211 - 240  of 251
217

Maestranze siciliane, fine secolo XVII

RARO MODELLO DI FACCIATA DI CHIESA

in vetri policromi e con decorazioni in bronzo dorato, cm 63x61x25

 

Sicilian school, late 17th century

A RARE CHURCH FACADE MODEL

in polychrome glass and with gilded bronze decorations, cm 63x61x25

 

Appoggiato su di una base in legno sagomato, si erge questo bello e scenografico modelletto di Chiesa barocca, eseguito in vetro da abili artigiani, attenti ad ogni possibile dettaglio, dagli alberi di agrumi posizionati sul piazzale, alle colonnine a strisce verticali con relativi basi e capitelli, alla balaustra composta da leggiadri montanti azzurri, fino alla miriade di decorazioni a rocailles, festoni di fiori e foglie e specchi sparsi per l’intera costruzione. Una vera opera d’arte, abbellita da fregi e sculture in bronzo finemente cesellato e dorato.

In Sicilia questa particolare attenzione alla riproduzione di costruzioni religiose sfocia nella realizzazione di vere e proprie microarchitetture che nei testi vengono citate con il nome di “palii d’architettura”. Questi non sono altro che la ripresa e lo sviluppo di modelli scenografici mutuati dall’arte effimera che, propria del carattere barocco, viene impiegata dalla Chiesa e, ancor più, dagli ordini religiosi, per promuovere ed evangelizzare il loro credo. È probabile che i paliotti architettonici fossero inizialmente pensati alla stregua di una scenografia teatrale, all’interno della quale poter rappresentare scene religiose di vario tipo; questo almeno fino ad un determinato momento in cui l’aspetto architettonico ebbe la meglio sulla storia in esso narrata.  Fondamentale, in tal senso, era il ruolo delle confraternite che gareggiavano nella produzione di altari mobili e, più in generale, di apparati effimeri vari, in modo da mostrare la propria ricchezza e la propria forza politica e sociale. Il modello poteva essere realizzato in vari materiali più o meno pregiati, la cui scelta era influenzata, oltre che dalle possibilità economiche del committente, anche dall’uso che se ne sarebbe fatto. Il nostro, essendo eseguito in un materiale così fragile come il vetro, è probabile che sia stato fatto per abbellire una cappella privata, dove si è potuto conservare in modo eccellente per arrivare ai nostri giorni

 

Estimate   € 15.000 / 20.000
Price realized  Registration
230

BROCCA, ROMA, 1653

in maiolica dipinta in policromia nei toni del blu, del giallo e dell’arancione, di forma ovoidale con beccuccio trilobato e presa ad ansa piatta; corpo ornato al centro con lo stemma della famiglia de’ Medici sotto un cappello cardinalizio e sui lati da motivi vegetali con fiori, sul retro alla base della presa compaiono la lettera F a caratteri capitali e la data 1653, alt. cm 31, diam. cm 24

 

A JUG, ROME, 1653

 

Lo stemma sulla brocca corrisponde a quello di uno dei due fratelli di Ferdinando II, Granduca di Toscana: i cardinali Giovanni Carlo de’ Medici (1611-1663) e Leopoldo de’ Medici (1617-1675). Nella palla superiore dello stemma appaiono tre gigli di Francia: secondo una tradizione attestata a partire dal 1465 venne concesso a Piero de’ Medici di inserire un giglio di Francia nell’emblema della sua famiglia.

La data dell’oggetto in questione, 1653, permette inoltre di attestare la persistenza fino alla metà del XVII secolo, di oggetti recanti lo stemma della famiglia de’ Medici. Questa tradizione è conosciuta per la sua vivacità nel XVI secolo, con commissioni di oggetti in maiolica nella zona faentina (Cafaggiolo, Montelupo o Firenze). Un Boccale di manifattura faentina con gli stemmi di Papa Clemente VII, Giulio de’ Medici, databile intorno al 1520-1530, fu esposto a Faenza nel 2000.

 

Bibliografia di confronto

G. Ballardini, Gaetano Ballardini e la ceramica a Roma - Le maioliche del Museo Artistico Industriale, Firenze 2000, pp. 61 e 88

 

Estimate   € 3.000 / 4.000
236

Maestro di Pizzighettone

(Scultore transalpino attivo a Milano nel quarto decennio del Trecento)

FIGURA FEMMINILE DOLENTE

in marmo, alt. cm 24

 

A SORROWFUL FEMALE FIGURE

marble, height cm 24

 

Provenienza

Stefano Bardini, 1910 circa

 

Bibliografia

L. Cavazzini, Per il Maestro di Pizzighettone, in “Nuovi studi. Rivista di arte antica e moderna”, vol. XVII (2012), pp. 5-9

 

In un articolo del 2012 la studiosa Laura Cavazzini ha avanzato l’ipotesi che in questa figura femminile dal volto addolorato possa riconoscersi una delle testimoni della Passione di Cristo, la Maddalena o forse anche la Madonna stessa. La figura, mancante delle mani, è scolpita ad alto rilievo e la superficie piatta del retro fa supporre che si stagliasse in origine contro un fondale e che fosse parte di un gruppo scultoreo, come una Pietà o un Compianto sul Cristo morto. Secondo quanto ipotizzato nello studio della Cavazzini, l’opera in esame potrebbe essere riferibile allo stesso misterioso autore di tre altorilievi custoditi nella chiesa di San Bassano a Pizzighettone, in provincia di Cremona, raffiguranti scene della vita di Cristo, più precisamente l’Annunciazione, la Natività e l’Adorazione dei Magi. Il ritmo gotico dei panneggi, il chiaroscuro vibrante e i tipi fisionomici stilizzati fanno ipotizzare che autore di queste sculture sia un maestro transalpino attivo in Italia all’inizio del Trecento. L’ignoto scultore lavorò al tempo di Azzone Visconti, committente dei rilievi, come si evince una targa murata nella cappella. Al cosiddetto “Maestro di Pizzighettone” potrebbe dunque essere attribuito anche il nostro rilievo in marmo, grazie ad elementi quali il vigore di intaglio e il velo che aderisce alla testa della figura, nota distintiva dello scultore. E vi è anche l'ipotesi che potesse far parte dello stesso complesso da cui provengono i marmi della chiesa di San Bassano.

 

Estimate   € 20.000 / 30.000
Price realized  Registration
240
Estimate   € 2.000 / 3.000
Price realized  Registration
211 - 240  of 251