Valdemaro Grifoni - Immagini - itinerari fiorentini, Arte orientale, Reperti archeologici

27 OCTOBER 2009

Valdemaro Grifoni - Immagini - itinerari fiorentini, Arte orientale, Reperti archeologici

Auction, 0154
Florence, Palazzo Ramirez Montalvo
Borgo Albizi, 26
 
 
 

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211 - 231  of 231
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Piccolo cratere a campana apulo a figure rosse Materia e tecnica: argilla figulina arancio, vernice nera lucente, coloritura arancio, suddipinture in bianco e giallo; modellato a tornio veloce Labbro estroflesso distinto con orlo arrotondato, corpo campaniforme, anse a bastoncello, impostate orizzontalmente e ritorte verso lalto; piede ad echino, con risega presso la faccia superiore Decorazione accessoria: sotto il labbro tralcio di foglie di olivo; sotto le anse grande palmetta aperta a ventaglio fra girali; allattacco delle anse trattini radiali; la parte terminale esterna del piede è risparmiata Decorazione: lato A) una giovane donna, seduta su un masso, volta a destra e retrospicente tiene nella destra una patera e nella sinistra un lungo tirso fiorito da cui pende un nastro ricamato. La giovane è vestita con chitone plissettato sul quale è drappeggiato lhimation, ha i capelli acconciati con il kekryphalos; il ricco abbigliamento è completato dalla stephane sulla fronte, orecchini, armille e collana in oro e calzari. Nel campo una tenia ricamata, una rosetta ed una cista. lato B) un giovane erote alato, androgino e nudo seduto a sinistra su un masso e retrospicente. Il ragazzo indossa un il kekryphalos da cui fuoriescono capelli ricci, stephane sulla fronte, orecchini, una collana al collo, una trasversale sul torace ed unaltra alla coscia destra, armille ai polsi ed ad una caviglia. La mano sinistra sorregge una cista sormontata da due grandi foglie dedera e la destra una corona con tenia pendente. Nel campo riempitivi a rosette Stato di conservazione: integro Produzione: ceramica apula a figure rosse. Dimensioni: alt. cm 19; diam. bocca cm 20 Datazione: metà IV sec. a.C. Cfr.: A. D.Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, Oxford 1982

Piccolo cratere a campana apulo a figure rosse Materia e tecnica: argilla figulina arancio, vernice nera lucente, coloritura arancio, suddipinture in bianco e giallo; modellato a tornio veloce Labbro estroflesso distinto con orlo arrotondato, corpo campaniforme, anse a bastoncello, impostate orizzontalmente e ritorte verso lalto; piede ad echino, con risega presso la faccia superiore Decorazione accessoria: sotto il labbro tralcio di foglie di olivo; sotto le anse grande palmetta aperta a ventaglio fra girali; allattacco delle anse trattini radiali; la parte terminale esterna del piede è risparmiata Decorazione: lato A) una giovane donna, seduta su un masso, volta a destra e retrospicente tiene nella destra una patera e nella sinistra un lungo tirso fiorito da cui pende un nastro ricamato. La giovane è vestita con chitone plissettato sul quale è drappeggiato lhimation, ha i capelli acconciati con il kekryphalos; il ricco abbigliamento è completato dalla stephane sulla fronte, orecchini, armille e collana in oro e calzari. Nel campo una tenia ricamata, una rosetta ed una cista. lato B) un giovane erote alato, androgino e nudo seduto a sinistra su un masso e retrospicente. Il ragazzo indossa un il kekryphalos da cui fuoriescono capelli ricci, stephane sulla fronte, orecchini, una collana al collo, una trasversale sul torace ed unaltra alla coscia destra, armille ai polsi ed ad una caviglia. La mano sinistra sorregge una cista sormontata da due grandi foglie dedera e la destra una corona con tenia pendente. Nel campo riempitivi a rosette Stato di conservazione: integro Produzione: ceramica apula a figure rosse. Dimensioni: alt. cm 19; diam. bocca cm 20 Datazione: metà IV sec. a.C. Cfr.: A. D.Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, Oxford 1982
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Collezione di 140 reperti UNA RICCA TOMBA CANOSINA LA TOMBA DEGLI EROTI Questo lotto esemplifica in maniera estremamente interessante la produzione indigena della Puglia fra il VI ed IV secolo a.C.; il nucleo di materiali più significativi è costituito da trentasette forme vascolari a figure rosse tutti riferibili ad officine operanti in area apula operanti nellultimo trentennio del IV sec. a.C.. Allinterno della collezione la produzione ad ornato suddipinto nella quale è inserita anche la così detta ceramica di Gnathia è rappresentata da un consistente numero di reperti collocabili dal IV fino allintero III a.C.; altrettanto cospicuo risulta il nucleo dei prodotti a vernice nera costituito da ben trentadue esemplari tra i quali si segnalano i piccoli boccali caratteristici dellApulia settentrionale Sei oinochoai a bocca rotonda ed una piccola olpe Forma Morel 535b2 e 5233e1 Materia e tecnica: argilla figulina arancio, vernice nera lucente, modellati a tornio veloce Labbro estroflesso e orlo arrotondato; breve collo cilindrico a profilo concavo, corpo ovoide rastremato verso il basso, fondo piatto, ansa a nastro impostata verticalmente dallorlo alla spalla, una decorata con suddipinture in rosso a linguette e girali; olpetta con labbro estroflesso e orlo arrotondato; collo cilindrico a profilo concavo indistinto, corpo piriforme, piede troncoconico, ansa a nastro impostata verticalmente dallorlo alla spalla (7) Produzione: ceramica apula a vernice nera. Stato di conservazione: integri; lievi scheggiature Dimensioni: alt. da cm 8,5 a cm 6 Datazione: IV-III sec. a.C. Cfr.: J. P. Morel Ceramique campanienne. Les formes. Roma 1981 Due stamnoi a vernice nera Materia e tecnica: argilla figulina camoscio e rosata, vernice nera opaca, modellati a tornio veloce Orlo a colletto, spalla appiattita, corpo troncoconico, piede troncoconico, anse a nastro impostate obliquamente sulla spalla (2) Decorazione: interamente verniciato ad eccezione dellattacco col piede Produzione: ceramica apula a vernice nera Stato di conservazione: uno integro; laltro ricomposto da frammenti; entrambi privi del coperchio Dimensioni: alt. cm 12,2 e cm 10,5 Datazione: IV-III sec. a.C. Guttus a vernice nera Forma Morel 8141d Materia e tecnica: argilla nocciola, vernice nera lucente con riflessi metallici, coloritura arancio, modellato a tornio e a stampo Guttus a vernice nera con alto piede cilindrico sagomato, serbatoio lenticolare schiacciato decorato a finta baccellatura, alto bocchello lievemente obliquo con orlo estroflesso scanalato, ansa ad anello e verticale; sul serbatoio medaglione a rilievo con testa femminile di prospetto. Risparmiata una fascia sul piede ed il fondo dello stesso Produzione: ceramica apula a vernice nera Stato di conservazione: integro Dimensioni: alt. cm 10,8, diam. cm 9,8 Datazione: III sec. a.C. Cfr.: J. P. Morel Ceramique campanienne. Les formes. Roma 1981 Due skyphoi Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente con riflessi metallici, modellati a tornio veloce Orlo arrotondato, vasca troncoconica, anse a bastoncello impostate obliquamente sotto il bordo, piede ad anello, fondo verniciato in rosso; uno decorato con meandro sul bordo e con tralcio continuo di edera sul ventre (2) Produzione: ceramica apula a vernice nera. Stato di conservazione: uno integro; laltro ricomposto da frammenti. Dimensioni: alt. cm 7,3 e cm 7,2; diam. cm 9,2 Datazione: IV sec. a.C. Sette vasi a vernice nera Materia e tecnica: argilla figulina camoscio e rosata, vernice nera lucente con riflessi metallici, modellati a tornio veloce Piattello su piede troncoconico; una ciotola biansata ed una monoansata con vasca emisferica; una coppetta ad orlo rientrante, vasca di lekanis, una base di lekanis globulare con tralcio di olivo ed una coppetta troncoconica (7) Produzione: ceramica apula a vernice nera Stato di conservazione: quattro integri; uno ricomposto da frammenti Dimensioni: alt. da cm 4,5 a cm 3; diam. da cm 12,3 a cm 16,5 Datazione: IV-III sec. a.C. Due kylikes a vernice nera Vicine alla forma Morel 4221e Materia e tecnica: argilla figulina camoscio, vernice nera lucente con riflessi metallici, modellate a tornio veloce Kylix a vasca troncoconica a profilo arrotondato con risega interna, basso piede troncoconico modanato, anse a bastoncello impostate obliquamente sotto lorlo e ritorte verso lalto, fondo verniciato in rosso; laltra con alto labbro svasato impostato obliquamente sulla vasca e decorato da una baccellatura anse a bastoncello impostate obliquamente sotto lorlo e

Collezione di 140 reperti UNA RICCA TOMBA CANOSINA LA TOMBA DEGLI EROTI Questo lotto esemplifica in maniera estremamente interessante la produzione indigena della Puglia fra il VI ed IV secolo a.C.; il nucleo di materiali più significativi è costituito da trentasette forme vascolari a figure rosse tutti riferibili ad officine operanti in area apula operanti nellultimo trentennio del IV sec. a.C.. Allinterno della collezione la produzione ad ornato suddipinto nella quale è inserita anche la così detta ceramica di Gnathia è rappresentata da un consistente numero di reperti collocabili dal IV fino allintero III a.C.; altrettanto cospicuo risulta il nucleo dei prodotti a vernice nera costituito da ben trentadue esemplari tra i quali si segnalano i piccoli boccali caratteristici dellApulia settentrionale Sei oinochoai a bocca rotonda ed una piccola olpe Forma Morel 535b2 e 5233e1 Materia e tecnica: argilla figulina arancio, vernice nera lucente, modellati a tornio veloce Labbro estroflesso e orlo arrotondato; breve collo cilindrico a profilo concavo, corpo ovoide rastremato verso il basso, fondo piatto, ansa a nastro impostata verticalmente dallorlo alla spalla, una decorata con suddipinture in rosso a linguette e girali; olpetta con labbro estroflesso e orlo arrotondato; collo cilindrico a profilo concavo indistinto, corpo piriforme, piede troncoconico, ansa a nastro impostata verticalmente dallorlo alla spalla (7) Produzione: ceramica apula a vernice nera. Stato di conservazione: integri; lievi scheggiature Dimensioni: alt. da cm 8,5 a cm 6 Datazione: IV-III sec. a.C. Cfr.: J. P. Morel Ceramique campanienne. Les formes. Roma 1981 Due stamnoi a vernice nera Materia e tecnica: argilla figulina camoscio e rosata, vernice nera opaca, modellati a tornio veloce Orlo a colletto, spalla appiattita, corpo troncoconico, piede troncoconico, anse a nastro impostate obliquamente sulla spalla (2) Decorazione: interamente verniciato ad eccezione dellattacco col piede Produzione: ceramica apula a vernice nera Stato di conservazione: uno integro; laltro ricomposto da frammenti; entrambi privi del coperchio Dimensioni: alt. cm 12,2 e cm 10,5 Datazione: IV-III sec. a.C. Guttus a vernice nera Forma Morel 8141d Materia e tecnica: argilla nocciola, vernice nera lucente con riflessi metallici, coloritura arancio, modellato a tornio e a stampo Guttus a vernice nera con alto piede cilindrico sagomato, serbatoio lenticolare schiacciato decorato a finta baccellatura, alto bocchello lievemente obliquo con orlo estroflesso scanalato, ansa ad anello e verticale; sul serbatoio medaglione a rilievo con testa femminile di prospetto. Risparmiata una fascia sul piede ed il fondo dello stesso Produzione: ceramica apula a vernice nera Stato di conservazione: integro Dimensioni: alt. cm 10,8, diam. cm 9,8 Datazione: III sec. a.C. Cfr.: J. P. Morel Ceramique campanienne. Les formes. Roma 1981 Due skyphoi Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente con riflessi metallici, modellati a tornio veloce Orlo arrotondato, vasca troncoconica, anse a bastoncello impostate obliquamente sotto il bordo, piede ad anello, fondo verniciato in rosso; uno decorato con meandro sul bordo e con tralcio continuo di edera sul ventre (2) Produzione: ceramica apula a vernice nera. Stato di conservazione: uno integro; laltro ricomposto da frammenti. Dimensioni: alt. cm 7,3 e cm 7,2; diam. cm 9,2 Datazione: IV sec. a.C. Sette vasi a vernice nera Materia e tecnica: argilla figulina camoscio e rosata, vernice nera lucente con riflessi metallici, modellati a tornio veloce Piattello su piede troncoconico; una ciotola biansata ed una monoansata con vasca emisferica; una coppetta ad orlo rientrante, vasca di lekanis, una base di lekanis globulare con tralcio di olivo ed una coppetta troncoconica (7) Produzione: ceramica apula a vernice nera Stato di conservazione: quattro integri; uno ricomposto da frammenti Dimensioni: alt. da cm 4,5 a cm 3; diam. da cm 12,3 a cm 16,5 Datazione: IV-III sec. a.C. Due kylikes a vernice nera Vicine alla forma Morel 4221e Materia e tecnica: argilla figulina camoscio, vernice nera lucente con riflessi metallici, modellate a tornio veloce Kylix a vasca troncoconica a profilo arrotondato con risega interna, basso piede troncoconico modanato, anse a bastoncello impostate obliquamente sotto lorlo e ritorte verso lalto, fondo verniciato in rosso; laltra con alto labbro svasato impostato obliquamente sulla vasca e decorato da una baccellatura anse a bastoncello impostate obliquamente sotto lorlo e
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Grande olpe con coperchio apula a figure rosse Forma 8 Materia e tecnica: argilla figulina camoscio, vernice nera lucente con riflessi metallici, coloritura arancio, suddipinture in bianco e giallo; modellata a tornio veloce Coperchio leggermente convesso con pomello cilindrico a terminazione troncoconica Oinochoe con orlo svasato, collo cilindrico a profilo concavo distinto, corpo ovoide, piede ad echino modanato con basso stelo, ansa a bastoncelli, fusi allattacco inferiore e divergenti in quello superiore impostati verticalmente dallorlo alla spalla Decorazione accessoria: sotto il labbro tratti radiali, sul collo tralcio di foglie dolivo, sotto la scena figurata meandro ad onda destrorso, sotto lansa grande palmetta aperta a ventaglio fra girali e volute, interamente verniciata ad eccezione dellattacco con il piede e della parte inferiore del piede Decorazione: coperchio: faccia superiore del pomello parzialmente verniciata, sulla spalla palmetta a ventaglio e grandi girali contrapposte a una testa femminile di profilo a destra con stephane radiata, orecchini e collana di perle, sovraddipinti in bianco e giallo. I capelli sono avvolti nel kekriphalos ricamato Oinochoe: grande figura di erote nudo e androgino stante in posizione accosciata con la gamba destra avanzata, volto a destra, i capelli avvolti nel kekryphalos con collana di perle trasversale sul torace, armille ai polsi ed alle caviglie, il braccio destro piegato al gomito a sostenere una cista, il sinistro steso con una foglia dedera Stato di conservazione: integra Produzione: ceramica apula a figure rosse Dimensioni: alt. cm 21; diam. bocca cm 11,2 Datazione: fine IV inizi III sec. a.C. Cfr.: A. D.Trendall Vasi Italioti ed etruschi a figure rosse di età ellenistica

Grande olpe con coperchio apula a figure rosse Forma 8 Materia e tecnica: argilla figulina camoscio, vernice nera lucente con riflessi metallici, coloritura arancio, suddipinture in bianco e giallo; modellata a tornio veloce Coperchio leggermente convesso con pomello cilindrico a terminazione troncoconica Oinochoe con orlo svasato, collo cilindrico a profilo concavo distinto, corpo ovoide, piede ad echino modanato con basso stelo, ansa a bastoncelli, fusi allattacco inferiore e divergenti in quello superiore impostati verticalmente dallorlo alla spalla Decorazione accessoria: sotto il labbro tratti radiali, sul collo tralcio di foglie dolivo, sotto la scena figurata meandro ad onda destrorso, sotto lansa grande palmetta aperta a ventaglio fra girali e volute, interamente verniciata ad eccezione dellattacco con il piede e della parte inferiore del piede Decorazione: coperchio: faccia superiore del pomello parzialmente verniciata, sulla spalla palmetta a ventaglio e grandi girali contrapposte a una testa femminile di profilo a destra con stephane radiata, orecchini e collana di perle, sovraddipinti in bianco e giallo. I capelli sono avvolti nel kekriphalos ricamato Oinochoe: grande figura di erote nudo e androgino stante in posizione accosciata con la gamba destra avanzata, volto a destra, i capelli avvolti nel kekryphalos con collana di perle trasversale sul torace, armille ai polsi ed alle caviglie, il braccio destro piegato al gomito a sostenere una cista, il sinistro steso con una foglia dedera Stato di conservazione: integra Produzione: ceramica apula a figure rosse Dimensioni: alt. cm 21; diam. bocca cm 11,2 Datazione: fine IV inizi III sec. a.C. Cfr.: A. D.Trendall Vasi Italioti ed etruschi a figure rosse di età ellenistica
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Anfora apula ad anse tortili Materia e tecnica: argilla figulina arancio; vernice nera lucente, suddipinture in bianco e giallo, modellata a tornio veloce Labbro appiattito con orlo ripiegato, alto collo cilindrico a profilo concavo, distinto dal corpo ovoide allungato verso il basso, piede ad echino, anse a tortiglione impostate verticalmente dal collo alla spalla Decorazione accessoria: sul collo meandro ad onda destrorso e falsa baccellatura, sulla spalla linguette radiali, sotto le anse volute vegetali ed infiorescenze, sotto le scene figurate meandro interrotto da motivo a scacchiera, attacco del piede, bordo esterno e faccia inferiore risparmiati Decorazione: lato A) elegante figura di giovane nudo, seduto a sinistra su un masso coperto dalla clamide ripiegata che scende dal braccio destro; lefebo volge la testa allindietro, ha i capelli dipinti a fitti riccioli, la muscolatura accuratamente delineata, tiene nella mano destra una phiale e nella sinistra un tirso fiorito, porta una collana di perle a bandoliera sul torace ed unaltra alla coscia destra ed una lunghissima armilla ritorta al polpaccio destro; nel campo una rosetta; lato B) figura di giovane donna in movimento verso sinistra in atto di sorreggere una cista nella mano destra ed una collana ed una tenia nella sinistra; la giovane donna ha una stephane sulla fronte, i capelli avvolti da una fascia, collane ed armille ai polsi, indossa un chitone plissettato e ricamato e calzari; nel campo due rosette Produzione: ceramica apula a figure rosse Stato di conservazione: integra Dimensioni: alt. cm 30,7; diam. bocca cm 11 Datazione: IV a.C. Cfr.: A. D. Trendall, A. Cambitoglou The red-figured Vase of Apulia II, Oxford 1982 Corredata di certificato di termoluminescenza

Anfora apula ad anse tortili Materia e tecnica: argilla figulina arancio; vernice nera lucente, suddipinture in bianco e giallo, modellata a tornio veloce Labbro appiattito con orlo ripiegato, alto collo cilindrico a profilo concavo, distinto dal corpo ovoide allungato verso il basso, piede ad echino, anse a tortiglione impostate verticalmente dal collo alla spalla Decorazione accessoria: sul collo meandro ad onda destrorso e falsa baccellatura, sulla spalla linguette radiali, sotto le anse volute vegetali ed infiorescenze, sotto le scene figurate meandro interrotto da motivo a scacchiera, attacco del piede, bordo esterno e faccia inferiore risparmiati Decorazione: lato A) elegante figura di giovane nudo, seduto a sinistra su un masso coperto dalla clamide ripiegata che scende dal braccio destro; lefebo volge la testa allindietro, ha i capelli dipinti a fitti riccioli, la muscolatura accuratamente delineata, tiene nella mano destra una phiale e nella sinistra un tirso fiorito, porta una collana di perle a bandoliera sul torace ed unaltra alla coscia destra ed una lunghissima armilla ritorta al polpaccio destro; nel campo una rosetta; lato B) figura di giovane donna in movimento verso sinistra in atto di sorreggere una cista nella mano destra ed una collana ed una tenia nella sinistra; la giovane donna ha una stephane sulla fronte, i capelli avvolti da una fascia, collane ed armille ai polsi, indossa un chitone plissettato e ricamato e calzari; nel campo due rosette Produzione: ceramica apula a figure rosse Stato di conservazione: integra Dimensioni: alt. cm 30,7; diam. bocca cm 11 Datazione: IV a.C. Cfr.: A. D. Trendall, A. Cambitoglou The red-figured Vase of Apulia II, Oxford 1982 Corredata di certificato di termoluminescenza
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Grande hydria apula a figure rosse Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente, suddipinture in bianco e giallo, modellata a tornio veloce Orlo a tesa appiattita con labbro pendulo obliquo, collo cilindrico a profilo concavo, a raccordo fluido con la spalla appiattita, corpo ovoide rastremato inferiormente, piede ad echino modanato,ansa posteriore a bastoncello, impostata dallorlo alla spalla, anse laterali a bastoncello ritorte verso lalto ed impostate obliquamente sul ventre Decorazione accessoria: labbro risparmiato; orlo e collo decorati a falsa baccellatura; sotto alla scena figurata meandro ad onda destrorso; piede esternamente verniciato, risparmiato sul bordo, sotto e allattacco col ventre del vaso; sotto lansa posteriore grandissima palmetta aperta a ventaglio fra girali e volute; allattacco delle anse laterali trattini a raggiera. Decorazione: scena di offerta: una giovane donna seduta a sinistra su una pila di sassi riccamente abbigliata con kekriphalos, stephane radiata, orecchini, collana, fibule che fermano la veste, armille e calzari, si appoggia con la mano destra ad un altro tirso fiorito e tiene nella sinistra una phiale; di fronte a lei un giovane satiro nudo volto a destra con il piede destro appoggiato su un masso e piegato in avanti, in atto di offrire con la destra un grande fiore e con la sinistra un tirso Produzione: ceramica apula a figure rosse Stato di conservazione: priva di unansa laterale Dimensioni: alt. cm 35,5 Datazione: metà IV sec. a.C. Cfr.: A. D. Trendall, A. Cambitoglou The red-figured Vase of Apulia II, Oxford 1982

Grande hydria apula a figure rosse Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente, suddipinture in bianco e giallo, modellata a tornio veloce Orlo a tesa appiattita con labbro pendulo obliquo, collo cilindrico a profilo concavo, a raccordo fluido con la spalla appiattita, corpo ovoide rastremato inferiormente, piede ad echino modanato,ansa posteriore a bastoncello, impostata dallorlo alla spalla, anse laterali a bastoncello ritorte verso lalto ed impostate obliquamente sul ventre Decorazione accessoria: labbro risparmiato; orlo e collo decorati a falsa baccellatura; sotto alla scena figurata meandro ad onda destrorso; piede esternamente verniciato, risparmiato sul bordo, sotto e allattacco col ventre del vaso; sotto lansa posteriore grandissima palmetta aperta a ventaglio fra girali e volute; allattacco delle anse laterali trattini a raggiera. Decorazione: scena di offerta: una giovane donna seduta a sinistra su una pila di sassi riccamente abbigliata con kekriphalos, stephane radiata, orecchini, collana, fibule che fermano la veste, armille e calzari, si appoggia con la mano destra ad un altro tirso fiorito e tiene nella sinistra una phiale; di fronte a lei un giovane satiro nudo volto a destra con il piede destro appoggiato su un masso e piegato in avanti, in atto di offrire con la destra un grande fiore e con la sinistra un tirso Produzione: ceramica apula a figure rosse Stato di conservazione: priva di unansa laterale Dimensioni: alt. cm 35,5 Datazione: metà IV sec. a.C. Cfr.: A. D. Trendall, A. Cambitoglou The red-figured Vase of Apulia II, Oxford 1982
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Ritratto di Adriano Materia e tecnica: marmo bianco italico a grana fine, scolpito a tutto tondo e levigato. Testa di dimensioni leggermente al di sopra del naturale dellimperatore Adriano (76-138 d. C. ) colto in posizione frontale, lievemente girato a sinistra, lo sguardo rivolto dritto davanti a se. Il volto è incorniciato da una folta capigliatura si diparte radialmente dal centro della nuca, a riccioli rilevati e ritorti realizzati con uso del trapano che attraverso le basette si collegano alla folta barba sulle guance e sul mento. La fronte è ampia e liscia, le spesse sopracciglia sono rese con fini tratti incisi; le cavità oculari sono fortemente chiaroscurate e gli occhi allungati sono caratterizzati dalle palpebre rese a rilievo. Il setto nasale dalla larga base aumenta laria severa dellimperatore. Gli zigomi sono leggermente rilevati e le piccole orecchie attaccate alla testa; la bocca è leggermente dischiusa; il collo presenta una modellatura anatomica accurata Produzione: romana Stato di conservazione: naso, orecchie ed alcuni riccioli frontali scheggiati; alcune ciocche di capelli danneggiate Dimensioni: alt. cm 33 Datazione: II-III sec. d. C. Corredato di certificato di libera circolazione Con Adriano comincia la serie dei ritratti imperiali barbati ad imitazione dei filosofi greci; la testa è reclinata verso sinistra e lievemente volta verso lalto conferisce allimperatore un tono di decisione e fermezza. Le superfici sono levigate con estrema cura, con passaggi delicati fra i piani del volto; il ritratto subisce linfluenza dellarte traianea relativamente all'essenzialità dei tratti che superano il semplice verismo dando un tono fermo e pacato, indice di dignità e autorevolezza. A differenza del ritratto di epoca ellenistica, questo esempio è privo di quel pathos teatrale in favore di un aspetto umano e reale.

Ritratto di Adriano Materia e tecnica: marmo bianco italico a grana fine, scolpito a tutto tondo e levigato. Testa di dimensioni leggermente al di sopra del naturale dellimperatore Adriano (76-138 d. C. ) colto in posizione frontale, lievemente girato a sinistra, lo sguardo rivolto dritto davanti a se. Il volto è incorniciato da una folta capigliatura si diparte radialmente dal centro della nuca, a riccioli rilevati e ritorti realizzati con uso del trapano che attraverso le basette si collegano alla folta barba sulle guance e sul mento. La fronte è ampia e liscia, le spesse sopracciglia sono rese con fini tratti incisi; le cavità oculari sono fortemente chiaroscurate e gli occhi allungati sono caratterizzati dalle palpebre rese a rilievo. Il setto nasale dalla larga base aumenta laria severa dellimperatore. Gli zigomi sono leggermente rilevati e le piccole orecchie attaccate alla testa; la bocca è leggermente dischiusa; il collo presenta una modellatura anatomica accurata Produzione: romana Stato di conservazione: naso, orecchie ed alcuni riccioli frontali scheggiati; alcune ciocche di capelli danneggiate Dimensioni: alt. cm 33 Datazione: II-III sec. d. C. Corredato di certificato di libera circolazione Con Adriano comincia la serie dei ritratti imperiali barbati ad imitazione dei filosofi greci; la testa è reclinata verso sinistra e lievemente volta verso lalto conferisce allimperatore un tono di decisione e fermezza. Le superfici sono levigate con estrema cura, con passaggi delicati fra i piani del volto; il ritratto subisce linfluenza dellarte traianea relativamente all'essenzialità dei tratti che superano il semplice verismo dando un tono fermo e pacato, indice di dignità e autorevolezza. A differenza del ritratto di epoca ellenistica, questo esempio è privo di quel pathos teatrale in favore di un aspetto umano e reale.
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Giovane fauno Materia e tecnica: marmo bianco a grana fine, scolpito, rifinito a trapano e levigato Lessere mitologico è raffigurato con la testa in posizione frontale lievemente volta a destra, lo sguardo fisso davanti a se. I capelli sono modellati a ciocche mosse che si dipartono dal centro della nuca e sopra la fronte sono vivacemente trattati ad effetto bagnato con ciuffi ribelli rivolti verso lalto. Dietro a questi sporgono due corinbi di edera legati ad una tenia annodata sulla nuca. Lo scultore rende la natura semiferina del fauno attraverso un accentuato gioco di chiaroscuri; la fronte è ampia e distesa, le sopracciglia sono inarcate e le palpebre spalancate, gli zigomi sono nettamente sporgenti, il naso dalla radice ampia si impone nella struttura del volto, mentre la bocca dalle labbra carnose è semiaperta mostrando la chiostra superiore dei denti e generando due ampie fossette asimmetriche laterali terminanti nel mento sporgente e leggermente ricurvo. Lo scultore riesce con grande abilità tecnica a darci limmagine di giovinezza spensierata colta nel momento dellebbrezza dionisiaca. Produzione: vicino alla scuola di Afrodisias; per tradizione orale i restauri sono stati effettuati da Antonio Canova negli anni in cui esegui Paolina Borghese come Venere Vincitrice (1804-1808) Stato di conservazione: La testa è impostata su un busto dove sono indicati i muscoli del collo, le clavicole ed i pettorali montato su un basamento circolare in breccia di marmo rosso con liscrizione FAUNO piccoli danni e scheggiature diffuse; di restauro parte dellarcata sopraccigliare destra, la punta del naso ed il mento Dimensioni: alt. cm 57; alt. testa cm 22,7 Datazione: prima metà II sec. d.C. ed inizi XIX sec. Provenienza: Collezione Borghese, collezione Sambon, Walters Art Gallery Baltimora Cfr.: A. Sambon Collection des tê et des bustes, de lAntiquité du Moyen Age et de la Reinassance Exposé à la Galé Sambon du 6 à 20 mai 1929, n 17, p.4 et pl. VIII Scuola di Afrodisia Scuola di scultori sorta e sviluppata ad Afrodisia in Caria, famosa per la presenza di eccellenti cave di marmo, tra l'età augustea ed il IV secolo d.C. I suoi rappresentanti, noti da circa trentacinque firme, furono attivi non solo nella loro città, ma in tutto l'Impero romano, dando origine a numerose copie e rielaborazioni di opere antiche, nonché a sculture e decorazioni architettoniche originali. Caratteristica comune fu la predilezione, in una vasta varietà di motivi, per il colossale ed il fastoso, resi con accesi giochi chiaroscurali.

Giovane fauno Materia e tecnica: marmo bianco a grana fine, scolpito, rifinito a trapano e levigato Lessere mitologico è raffigurato con la testa in posizione frontale lievemente volta a destra, lo sguardo fisso davanti a se. I capelli sono modellati a ciocche mosse che si dipartono dal centro della nuca e sopra la fronte sono vivacemente trattati ad effetto bagnato con ciuffi ribelli rivolti verso lalto. Dietro a questi sporgono due corinbi di edera legati ad una tenia annodata sulla nuca. Lo scultore rende la natura semiferina del fauno attraverso un accentuato gioco di chiaroscuri; la fronte è ampia e distesa, le sopracciglia sono inarcate e le palpebre spalancate, gli zigomi sono nettamente sporgenti, il naso dalla radice ampia si impone nella struttura del volto, mentre la bocca dalle labbra carnose è semiaperta mostrando la chiostra superiore dei denti e generando due ampie fossette asimmetriche laterali terminanti nel mento sporgente e leggermente ricurvo. Lo scultore riesce con grande abilità tecnica a darci limmagine di giovinezza spensierata colta nel momento dellebbrezza dionisiaca. Produzione: vicino alla scuola di Afrodisias; per tradizione orale i restauri sono stati effettuati da Antonio Canova negli anni in cui esegui Paolina Borghese come Venere Vincitrice (1804-1808) Stato di conservazione: La testa è impostata su un busto dove sono indicati i muscoli del collo, le clavicole ed i pettorali montato su un basamento circolare in breccia di marmo rosso con liscrizione FAUNO piccoli danni e scheggiature diffuse; di restauro parte dellarcata sopraccigliare destra, la punta del naso ed il mento Dimensioni: alt. cm 57; alt. testa cm 22,7 Datazione: prima metà II sec. d.C. ed inizi XIX sec. Provenienza: Collezione Borghese, collezione Sambon, Walters Art Gallery Baltimora Cfr.: A. Sambon Collection des tê et des bustes, de lAntiquité du Moyen Age et de la Reinassance Exposé à la Galé Sambon du 6 à 20 mai 1929, n 17, p.4 et pl. VIII Scuola di Afrodisia Scuola di scultori sorta e sviluppata ad Afrodisia in Caria, famosa per la presenza di eccellenti cave di marmo, tra l'età augustea ed il IV secolo d.C. I suoi rappresentanti, noti da circa trentacinque firme, furono attivi non solo nella loro città, ma in tutto l'Impero romano, dando origine a numerose copie e rielaborazioni di opere antiche, nonché a sculture e decorazioni architettoniche originali. Caratteristica comune fu la predilezione, in una vasta varietà di motivi, per il colossale ed il fastoso, resi con accesi giochi chiaroscurali.
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