C. S. Esito Asta IMPORTANTI MAIOLICHE RINASCIMENTALI e CAPOLAVORI DA COLLEZIONI ITALIANE | 9 novembre 2016

Le due vendite del 9 novembre hanno confermato il successo e la eco internazionale che già le avevano contraddistinte nelle edizioni precedenti decretandole di fatto come gli appuntamenti italiani di respiro internazionale più importanti.

Pietro De Bernardi, CEO di Pandolfini Casa d’Aste ha commentato a caldo l’esito delle vendite: “Sono soddisfatto e una volta di più convinto che il successo, questo nostro successo che oramai si ripete per il terzo anno consecutivo, ha le sue origini nella qualità. Il mercato è sempre più trasversale, e i collezionisti spaziano dall’arte antica a quella contemporanea piuttosto che alla scultura con un filo conduttore che è la ricerca del capolavoro o dell’opera di alta qualità.”

Dell’eccezionale selezione dei 45 lotti che componevano il catalogo di Importanti Maioliche Rinascimentali il top lot è risultato, in linea con le aspettative, la COPPA faentina in maiolica decorata in policromia con la scena “Il figlio di Fabio Massimo di fronte ad Annibale” che a fronte di una stima di 120.000 euro ha chiuso la sua combattuta gara tra sala e telefoni a 271.400 euro. Oggetto del desiderio di molti collezionisti questo piatto, ispirato a un affresco di Gerolamo Genga conservato a Palazzo Petrucci a Siena ad oggi è conosciuto in soli quattro esemplari di cui uno è questo venduto da Pandolfini.

Di rilievo anche le aggiudicazioni per 173.800 euro, che equivale a quasi sei volte la stima, del PIATTO TRILOBATOuscito dalla bottega di Orazio Fontana a Urbino tra il 1560 e il 1575 e per 131.100 euro e del PIATTO ISTORIATO con "La sconfitta dei Cananiti" eseguito da Luca Baldi probabilmente a Urbino nel 1550 per il Cardinale Robert di Lenoncourt .

Top lot dell’asta Capolavori da Collezioni Italiane è stato Eugène Boudin con il dipinto TROUVILLE, LE RIVAGE, firmato e datato 1896 che dopo una lunga e combattuta gara a suon di rilanci, regolari come metronomi, tra due acquirenti al telefono è stato aggiudicato per 314.100 euro, più che triplicando la stima.

L’esito della vendita del Boudin e de IL GUADO, uno splendido olio su tavola di Antonio Fontanesi aggiudicato per 149.400 euro, hanno fatto della pittura dell’Ottocento uno dei punti centrali della vendita. Due opere molto diverse ma che hanno in comune la grande qualità, cifra distintiva del collezionismo internazionale. 

Grande interesse ha suscitato la piccola tavola di devozione domestica MADONNA COL BAMBINO del Maestro della lunetta di via Romana alias Bernardo di Stefano Rosselli, attivo a Firenze tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo.

Quest’opera, che risponde alla crescente richiesta per opere di alto livello qualitativo, per quanto possibile inedite al mercato, e da poco restituita al catalogo del Maestro proprio in virtù degli studi per questa vendita, è passata in una nuova collezione per 149.400 euro.

Parlando di pittura non possiamo esimerci dal ricordare che il disegno inedito a gessetto nero e rialzi in bianco, COPPIA DI MUSICANTI, di Giovanni Battista Piazzetta è entrato un una nuova collezione per 47.500 euro.

Ottima performance in linea con gli esiti del mercato internazionale per i due lotti presentati dal dipartimento di Arte Orientale, una scultura e un intaglio.
Soggetto di grande fascino in particolare per il mercato asiatico, oggi uno principali referenti in tutte le piazze, la GRANDE SCULTURA in bronzo laccato e dorato eseguita in Cina nel XVII secolo durante la Dinastia Ming che raffigura un Bodhisattva Trascendente Samantabhadra è stata aggiudicata per 106.250 euro, mentre ha chiuso a 81.250 euro dopo una lunga e combattuta disputa tra la sala e i telefoni partita da una stima di 15.000 euro, l’INTAGLIO della fine della Dinastia Qing in corallo rosso su base in avorio che, con grande finezza ed estrema abilità tecnica, da forma al tema di WangMuZhuShou (王母祝寿), che significa l’Anniversario Celeste della Regina Madre dell’Ovest.

Con l’aggiudicazione delle tre opere presentate il dipartimento di Archeologia Pandolfini conferma la leadership che ha raggiunto in questo ambito collezionistico assolutamente internazionale.
I due lotti provenienti dalla Collezione Blanc, L’ARA di produzione romana del II-III secolo d.C. e la statua di ARTEMIDE di produzione Neoattica della fine del primo secolo a.C. sono stati rispettivamente battuti per 25.000 e 100.000 euro, mentre la GRANDE ANFORA PSEUDOPANATENAICA LUCANA A FIGURE ROSSE del Pittore di Amykos, uno dei rarissimi esemplari conservati in collezione privata attribuiti all’artista greco, è passata di mano per 52.5000 euro.

E al collezionismo internazionale fanno riferimento anche l’aggiudicazione per 22.500 euro del MESCI ACQUA a elmo realizzato nel 1700 da David Willaume, e la COPPIA DI VASI DECORATIVI russi eseguiti nel primo quarto del XIX alla Manifattura Imperiale delle pietre dure che sono passati di mano 25.000 euro.

Proviene, invece, dalla Regia scuola di incisione del corallo di Torre del Greco lo STIPO del 1891 entrato in una nuova collezione per 50.000 euro.

Segnaliamo ancora il bel successo del TAVOLINO del 1937 di Gio Ponti aggiudicato per 45.000 euro, del volume CAMPI PHLEGRAEI. OBSERVATIONS ON THE VOLCANOS OF THE TWO SICILIES di Sir William Hamilton che è stato battuto per 62.500 euro e della demi-parure in turchesi e brillanti di Van Cleef end Arpels che ha chiuso la gara per 77.500 euro.