First edition of a certain rarity on the subdivision of alluvial deposits of rivers
Prima edizione di una certa rarità sulla suddivisione dei depositi alluvionali dei fiumi
Aimo, Battista. De alluvionum jure universo. Bologna, Rossi, 1580.
In folio (290 x 190 mm); [20], 307, [25] pagine. Grande marca tipografica incisa in legno al frontespizio, capilettera abitati, testo entro cornice di filetti, 2 tavole xilografiche ripiegate, 11 tavole nel testo incise in legno (qualche carta lievemente brunita.) Legatura coeva in piena pergamena di riuso tratta da manoscritto quattrocentesco, titolo sul taglio inferiore (piuttosto rovinata, mancanze ai nervi, alle cuffie e agli angoli, macchie).
L’opera affronta l'argomento sia dal punto di vista giuridico che geometrico. Influenzato dal matematico francese Jean Borrel, Aimo rigettò le conclusioni illustrate da Bartolo da Sassoferrato più di due secoli prima e individuò una regola generale per la suddivisione applicabile a diversi tipi di depositi alluvionali, in conformità con il diritto romano. Il De alluvionum divenne un'opera di riferimento non solo in Italia e fu apprezzato sia da giuristi che da ingegneri fino alla fine del XVIII secolo.