Prints and Drawings from XVI to XX century - Books and Autographs

Alberti, Cherubino

(Borgo San Sepolcro 1533 – Roma 1615)

LE TRE GRAZIE E VENERE CON GIUNONE E

CERERE. 1582

Bulino. mm 311x573.

Le Blanc, 102. TIB 34/17, 106. Massari, 2.

Da “Storie di Amore e Psiche” di Raffaello realizzato come

decorazione della parte inferiore della loggia di Villa Farnesina a

Roma. II stato su 2 con il privilegio di Urbano VIII.

Ottima impressione stampata con inchiostrazione brillante e

contrastata su carta vergellata. Al recto timbro di collezione di

Federico Augusto II di Sassonia (Lugt, 971). Margini di 4/6 mm oltre

l’impronta della lastra su tre lati e di 1 mm al lato sinistro, piega

verticale centrale visibile solo al verso, ottima conservazione.

Aquila, Pietro

(Alcamo 1630 – Roma 1692)

Fantetti, Cesare

(Firenze 1660 - 1740)

IMAGINES VETERIS AC NOVI TESTAMENTI. 1674

Massari , Logge VII, 1/54.

Album contenente la serie completa di 53 acqueforti da soggetti di

Raffaello per le Logge Vaticane, un frontespizio da Carlo Maratta ed

una tavola dedicatoria alla Regina Cristina di Svezia, incisi entrambi

da Pietro Aquila. Roma, Giovanni Giacomo de Rossi 1674.

Belle impressioni. Grandi margini, reintegri ai margini dei

frontespizi, difetti minori ai margini di alcune poche tavole, per il

resto ottima conservazione.

Legatura in cartonato in ottima conservazione.

Aldegrever, Heinrich

(Soest 1502 – 1558)

LE STORIE DI AMNON E TAMAR. 1540

Serie completa di 7 bulini. mm 120/121x75/79.

TIB 16/8, 22/28. Hollstein (German) I, 22/28.

Tutte le tavole sono monogrammate e datate “1540” sulle lastre.

I stato su 2 prima della numerazione e stato definitivo per la terza

tavola.

Ottime impressioni ricche di contrasto stampate con

inchiostrazione brillante su carta vergellata. Rifilate intorno o poco

entro l’impronta della lastra, minimo reintegro all’angolo inferiore

sinistro della prima tavola e a quello superiore destro della quarta,

per il resto ottima conservazione.

(7)

[attribuito a] Bazzicaluva, Ercole

(Pisa 1600 ca. – Firenze post 1641)

LA PARTENZA

Acquaforte. mm 125x168.

Raro foglio, sconosciuto a cataloghi e repertori è sicuramente

parte di una serie più ampia derivata da disegni di Jacques Callot.

Il Fine Art Museum di San Francisco ne possiede infatti un

esemplare recante la firma incisa “Jac. Callot fe” (evidentemente

un secondo stato) assieme ad un altro soggetto di paesaggio

con analoghe caratteristiche e recante la stessa firma. Lieure attribuisce

inoltre a Ercole Bazzicaluva due altri fogli probabilmente

della stessa serie e recanti la stessa firma (Lieure, Jacques Callot,

La vie artistique, CXXIX, 276/277).

I stato su 2.

Ottima impressione stampata con inchiostrazione brillante e piena

definizione degli sfondi stampata su carta vergellata. Margine

di 2/3 mm oltre l’impronta della lastra, ottima conservazione.

Beatrizet, Nicolas

(Luneville 1525 ca. – Roma 1580 ca.)

IL SACRIFICIO DI IFIGENIA. 1553

Bulino. mm 335x466.

Dumesnil IX, 37. TIB 29/15, 43.

Firmato e datato sulla lastra. Da un disegno variamente attribuito

a Baccio Bandinelli a Michelangelo o a Francesci Salviati. I stato su

2 secondo Bartsch. I stato su 3 secondo Dumesnil, con l’excudit

di Tramezini e comunque prima dell’indirizzo di De Rossi e della

data “1681”.

Foglio di notevole qualità. Bellissima impressione stampata

con lieve discontinuità in basso a sinistra su carta vergellata con

filigrana “Ancora entro un cerchio singolo sormontata da stella”

(Briquet, 495. Woodward, 159/160). Grandi margini, traccia di

piega verticale, piega di stampa in alto a destra quasi interamente

fuori dalla parte incisa, ottima conservazione.

Beham, Hans Sebald

(Norimberga 1500 – Francoforte 1550)

ORNAMENTO CON PALMETTA E TESTE DI

DELFINO. 1531/50

Bulino. mm 39x92.

Hollstein (German) III, 240. Pauli, 240.

Monogrammato sulla lastra al centro. I stato su 2.

Esemplare di notevole qualità. Ottima impressione stampata

con inchiostrazione brillante su carta vergellata. Al verso timbro

della collezione Max Egon Fürst zu Fürstenberg (Lugt, 995). Sottile

margine oltre la linea di inquadramento, ottima conservazione.

Bisi, Fra Bonaventura

(Bologna ca. 1610 – Modena 1659)

SACRA FAMIGLIA CON SAN GIOVANNINO E

SANTA ELISABETTA. 1631

Bulino. mm 315x244.

Nagler II, 1956. Le Blanc, pag. 348. De Vesme, 1.

Monogrammato e datato “1634” sulla lastra in basso a destra.

Raro foglio, l’unico della produzione incisa dell’artista emiliano. Il

soggetto, creduto prima di invenzione e poi d’après Parmigianino,

sembra invece essere di Giorgio Vasari poiché replicato da una

incisione di Gaspare Osello recante l’iscrizione “Giorg. Vasari

Aretino in. 1565”. In basso la dedica a Cassiano dal Pozzo. III stato

su 3.

Magnifica impressione stampata con inchiostrazione piena e

brillante su carta vergellata con filigrana “Agnello pasquale entro

doppio cerchio sormontato da lettera A”. Margine di 6/7 mm oltre

la linea di inquadramento e rifilata in basso attraverso la dedica,

ottima conservazione.

Callot. Jacques

(Nancy 1592 – 1635)

LE PICCOLE MISERIE DELLA GUERRA. 1636

Serie completa di 7 acqueforti datata sul frontespizio inciso da

Abraham Bosse.

Lieure, 1333/1338.

Tutte le tavole sono nel II stato su 2 dopo la numerazione; il

frontespizio nello stato unico.

Bellissime impressioni stampate su sottile carta vergellata. Margini

irregolari oltre l’impronta della lastra, la tavola “6” rifilata intorno o

poco oltre l’impronta della lastra, ottima conservzione.

(7)

Callot. Jacques

(Nancy 1592 – 1635)

LE GRANDI MISERIE DELLA GUERRA. 1633

Serie completa ed omogenea di 18 acqueforti datata sul

frontespizio.

Lieure, 1339/1356.

Una delle serie incise più celebri del maestro lorenese sia in virtù

della matura qualità grafica che della forza espressiva nell’illustrare

con disincantato realismo gli orrori della guerra, per la prima volta

fuori dai canoni estetici e trionfalistici dell’epoca.

Tutte le tavole sono nel II stato su 3 con la numerazione in basso a

destra e l’excudit di Israel; il frontespizio nel III stato su 3.

Esemplare omogeneo di altissima qualità. Ottime impressioni

stampate con segno continuo e brillante su sottile carta vergellata

con filigrana (su alcuni fogli) “Stemma con corno da caccia su

lettere IR” segnalata dal catalogo ragionato come tipica di questa

edizione (Lieure filigrane, 44). Margini molto ampi di 10/66 mm

oltre l’impronta della lastra, ottima conservazione.

(18)

Callot. Jacques

(Nancy 1592 – 1635)

BALLI DI SFESSANIA. 1636

Serie completa ed omogenea di 24 acqueforti.

Lieure, 379/402.

Tutte le tavole sono nel II stato su 2 dopo la numerazione; il

frontespizio nel III stato su 3.

Bellissime prove stampate su sottile carta vergellata. Sottile

margine irregolare oltre l’impronta della lastra su tutte le tavole,

un mimino reintegro in basso a destra sulla tavola “24”, ottima

conservazione.

(24)

Callot. Jacques

(Nancy 1592 – 1635)

VARIE FIGURE DI GOBBI. 1616

Serie completa ed omogenea di 20 acqueforti datata sul

frontespizio.

Lieure, 279, 407/426.

Come di consueto la serie manca della rarissima prima tavola

(Lieure 407) che Meaume ritenne fosse andata perduta poco dopo

la sua realizzazione.

Tutte le tavole sono nello stato definitivo dopo la numerazione.

Bellissime prove stampate su sottile carta vergellata. Sottile

margine irregolare oltre l’impronta della lastra, reintegri agli

angoli inferiori della tavola “6”, alcune lievi tracce di ossidazione

da vecchio montaggio al verso di alcune tavole, per il resto ottima

conservazione.

(20)

Callot. Jacques

(Nancy 1592 – 1635)

LA FIERA DELL’IMPRUNETA. 1622

Acquaforte. mm 417x671.

Lieure, 478.

Esemplare dalla lastra incisa a Nancy nel 1622, seconda versione

del soggetto già realizzato a Firenze nel 1620. Sicuramente il foglio

più celebrato dell’incisore lorenese, saggio magistrale di perizia

grafica non solo in relazione al grande numero dei personaggi

che affollano la complessa composizione, ma per la capacità di

conduzione della morsura multipla efficace nella resa di distanze e

profondità. I stato su 2 prima dell’excudit di Israel Silevestre ma già

con l’indicazione “fe. florentia excucit Nanceij”.

Bellissima prova con i fondi ancora ben visibili, stampata su due

fogli. Rifilata intorno all’impronta della lastra e oltre la linea di

inquadramento, tracce di due pieghe vertivali al verso, lievi tracce

di sporco ai margini, per il resto ottima conservazione.

Cantarini, Simone

(Pesaro 1612 – Verona 1648)

SAN SEBASTIANO

Acquaforte. mm 191x127.

TIB 42/19, 24. Bellini (Cantarini), 25.

Stato unico.

Bellissima impressione stampata su carta vergellata. Ampi margini,

tracce lievi e sporadiche di foxing, residui al verso di vecchio

montaggio, per il resto ottima conservazione.

Caraglio, Giovanni Jacopo

(Parma o Verona ca. 1500 – Cracovia 1565)

APOLLO E MARSIA

Bulino. mm 359x251.

Foglio di notevole rarità sconosciuto a Bartsch. Attribuito a

Caraglio per la prima volta da Zanetti (Zanetti, 1453) e riprodotto

da Petrucci nel 1964 (Petrucci, 44). Raro I stato su 2 prima

dell’excudit di Salamanca.

Bellissima impressione stampata con segno uniforme e ben

contrastato su carta vergellata; leggero sdoppiamento del segno

nella parte inferiore. Rililata intorno all’impronta della lastra,

leggere tracce di foxing al verso, ottima conservazione.

Castiglione, Giovanni Benedetto

(Genova 1609 – Mantova 1665)

UOMO CON GRANDI BAFFI DI PROFILO VERSO

SINISTRA

Acquaforte. mm 182x148.

TIB 46/21, 49. Bellini (Castiglione), 42.

Firmata sulla lastra in alto a sinistra. Dalla serie cosidetta dei

“Grandi ritratti”. Stato unico

Bellissima impressione stampata con inchiostrazione nitida

e brillante su sottile carta vergellata. Margine di 2/3 mm oltre

l’impronta della lastra, ottima conservazione.

Da Brescia, Giovanni Antonio

(attivo fra il 1500 ed il 1512)

ERCOLE E ANTEO

Bulino. mm 237x164

Hind V, 3. TIB 25/13, 13. Levenson/Oberhuber/

Sheehan, 88.

Una delle incisioni più importanti di Giovanni Antonio da

Brescia, probabilmente derivata da un disegno del suo

maestro Mantegna e molto vicina alla tecnica incisoria

di quest’ultimo. L’incisione fu certamente prodotta

durante la permanenza dell’artista nella bottega del

maestro durante gli anni Novanta del XV secolo.

Stato unico.

Raro esemplare stampato su pergamena. Bellissima

impressione. Al verso timbri delle collezioni A. Freiherr

Von Lanna (Lugt, 2773) e Ch. Jacquin (Lugt, 1397a).

Consuete leggere ondulazioni della pergamena, ottima

conservazione.

De Bye, Marcus

(L’Aia 1639 ca. – 1690 ca.)

CACCIA CON I CANI

Serie completa ed omogenea di 4 acqueforti con frontespizio. mm

165x220/242.

Hollstein (Dutch) V, 57.

Da soggetti di Paulus Potter. Sul frontespizio l’excudit di Visscher.

Bellissime impressioni stampate con inchiostrazione fresca e

brillante su carta vergellata. Margini di 3/5 mm oltre l’imronta della

lastra, lievi tracce d’uso e residui al verso di vecchio montaggio,

ottima conservazione.

(4)

[attribuito a] Da Trento, Antonio

(Trento (?) 1510 ca. – Bologna (?) post 1550)

LA VERGINE CON IL BAMBINO E SAN

GIOVANNINO

Chiaroscuro a due legni. mm 194x237.

TIB 48/12, 12. Karpinski, 56.12.

Raro foglio da un disegno perduto di Parmigianino. L’attribuzione

a Antonio da Trento è stata suggerita da Cecilia Farinelli (Mussini/

De Rubeis, 87). Stato unico conosciuto.

Bellissima impressione nelle tonalità del nero e verde/oliva,

stampata con bella inchiostrazione e alcune lacune di colore lineari

verticali su carta vergellata con filigrana “Corona e stella a sei punte

entro cerchio singolo sormontato da lettera F”. Margini di 4/5 mm

oltre la linea di inquadramento, ossidazione diffusa al verso, due

pieghe di stampa chiuse, per il resto ottima conservazione.

Incisore del XVI secolo

LA VERGINE CON IL BAMBINO E SAN

GIOVANNINO

Acquaforte. mm 164x230.

Nagler II, 2289. D’Amico, 112.

In basso a destra il monogramma inciso del Parmigianino dal quale

proviene il disegno di riferimento.

Raro foglio, spesso frainteso per una xilografia, riprende il tema

già affrontato nel chiaroscuro attribuito ad Antonio da Trento (vedi

lotto precedente).

Al verso un disegno a gessetto nero raffigurante Cristo in croce.

Bellissima impressione stampata in bruno con qualche lieve

discontinuità su carta vergellata. Rifilata appena oltre la linea

marginale, otima conservazione.

Della Bella, Stefano

(Firenze 1610 – 1664)

DIVERSI PAESAGGI. 1643

Acquaforte. mm 119/110x259/257.

De Vesme/Massar, 757/768.

Serie completa ed omogenea di 12 soggetti dedicata a Luigi di

Borbone Duca d’Anguien. II stato su 2 dopo la numerazione delle

tavole.

Bellissime impressioni stampate con segno nitido su carta

vergellata. Sottile margine irregolare oltre l’impronta della lastra

fatta eccezione per l’ultima tavola rifilata in basso entro l’impronta

della lastra e per un tratto entro la linea marginale, ottima

conservazione.

(12)

Della Bella, Stefano

(Firenze 1610 – 1664)

I GETTI D’ACQUA CHE ESCONO DA TERRA. 1653

Acquaforte. mm 253x370.

De Vesme/Massar, 842.

Fimata sulla lastra in basso a destra. Quinta tavola da “Vedute della

Villa di Pratolino”. I stato su 2 prima della numerazione.

Bellissima impressione stampata su carta vergellata con filigrana

“Stella a sei punte”. Margine di 3/5 mm oltre l’impronta della

lastra, lievi tracce di ossidazione agli angoli, per il resto ottima

conservazione.

Della Bella, Stefano

(Firenze 1610 – 1664)

LA STATUA DI FERDINANDO I GRANDUCA DI

TOSCANA. 1655

Acquaforte. mm 257x372.

De Vesme/Massar, 844.

Firmata e datata sulla lastra in basso a sinistra. Prima tavola da

Vedute del Porto di Livorno, serie di 6 incisioni realizzate nel 1655.

II stato su 2 dopo l’iscrizione in basso.

Bellissima impressione stampata con segno pieno e brillante

su carta vergellata con filigrana “Agnello pasquale entro cerchio

singolo”. Grandi margini oltre l’impronta della lastra, residui al verso

di vecchio montaggio, piega verticale centrale e alcune pieghe

all’angolo superiore destro, ottima conservazione.

Dürer, Albrecht

(Norimberga 1471 – 1528)

I SANTI PATRONI DELL’AUSTRIA. 1515

Xilografia. mm 177x362.

Meder, 219. Strauss, 174.

II stato su 2 dopo l’aggiunta del secondo legno con i santi

Otto e Poppo a destra; variante Meder f/g.

Bellissima impressione. Sottile margine irregolare

oltre la linea di inquadramento, due pieghe verticali,

uniformemente brunita e tracce di foxing, due macchie

visibili solo al verso, al verso applicazione perimetrale di

vecchio supporto.

Dürer, Albrecht

(Norimberga 1471 – 1528)

LA FLAGELLAZIONE. 1496/97

Xilografia. mm 387x280.

Meder, 117. Strauss, 37.

Monogrammata sulla matrice in basso. Stato unico

variante Meder d/f.

Bellissima impressione stampata con segno brillante

ed uniforme su carta vergelata con filigrana “Calice di

Augsburg”. Completa della linea marginale, controfondata,

piega orizzontale centrale, residui di vecchio montaggio al

verso, per il resto ottima conservazione.

Dürer, Albrecht

(Norimberga 1471 – 1528)

IL MARTIRIO DI SANTA CATERINA. 1498 ca.

Xilografia. mm 387x285.

Meder, 236. Strauss, 57.

Monogrammata sulla matrice in basso. Stato unico variante Meder

e/g. Esemplare stampato intorno al 1580.

Bellissima impressione stampata con inchiostrazione piena e

contrastata su carta vergellata con filigrana “Stemma con nome di

Gesù” (Meder, 306), come rilevato da Meder per questa variante.

Completa della linea marginale, ottima conservazione.

Dürer, Albrecht

(Norimberga 1471 – 1528)

LA DISCESA DI CRISTO AGLI INFERI. 1510

Xilografia. mm 392x277.

Meder, 121. Strauss, 150.

Monogrammata e datata ”1510” sulla matrice. Esemplare dopo il

testo del 1511 nella possibile variante Meder a/d.

Bella impressione stampata con leggera discontinuità nella

parte inferiore, su carta vergellata con filigrana “Serpente” (cfr.

Briquet, 13807). Sottile margine oltre la linea di inquadramento

e talvolta rifilata sulla linea, lieve piega orizzontale, due piccoli fori

di tarlo, residui al verso di vecchio montaggio, per il resto ottima

conservazione.

Dürer, Albrecht

(Norimberga 1471 – 1528)

LA NATIVITÀ. 1504

Bulino. mm 185x122.

Meder, 2. Strauss, 41.

Monogrammata e datata sulla lastra “1504”.

Esemplare nello stato unico variante Meder d/f.

Bella impressione con bel contrasto nel primo piano

e sfondi leggibili, stampata su carta vergellata. Rifilta

intorno o poco oltre l’impronta della lastra, sottile

margine oltre la linea di inquadramento, lieve piega

orizzontale centrale, brunitura diffusa in alto, per il

resto ottima conservazione.

Dürer, Albrecht

(Norimberga 1471 – 1528)

SAN BARTOLOMEO. 1523

Bulino. mm 120x74.

Meder, 45. Strauss, 98.

Monogrammato e datato “1523” sulla lastra. Stato unico variante

Meder a-b/d.

Bellissima impressione stampata con residui di pulitura sul bordo

della lastra su carta vergellata. Sottile margine irregolare oltre

l’impronta della lastra, piccola mancanza reintegrata all’angolo

inferiore destro, per il resto ottima conservazione.

Dürer, Albrecht

(Norimberga 1471 – 1528)

LA MADONNA CON LA SCIMMIA. 1498

Bulino. mm 191x122.

Meder, 30 (a/l). Strauss (Dürer), 21.

Monogrammata sulla lastra in basso al centro.

Una delle più celebri immagini nella produzione grafica del

maestro tedesco. Secondo Panofsky la rappresenatzione della

scimmia, solitamente simbolo di lascivia, avidità e gola e per

questo associata nella tradizione cristiana ad Eva, esalta qui per

contrasto la pura virtù della Vergine Maria espressione del nuovo

patto fra Dio e gli uomini.

Magnifica impressione stampata con segno continuo e brillante

contrasto su carta vergellata priva di filigrana. Sottile margine oltre

l’impronta della lastra con minimo reintegro sulla parte sinistra,

per il resto ottima conservazione.

Dürer, Albrecht

(Norimberga 1471 – 1528)

NEMESIS o LA GRANDE FORTUNA. 1502

Bulino. mm 334x231.

Meder, 72. Strauss, 37.

Monogrammato sulla lastra in basso a destra. II stato su 2 variante

Meder e/f.

Impressione debole, ma con i segni ben visibili, stampata su carta

vergellata con filigrana “Piccole porte di città” (Meder, 266) tipica

di questa variante. Rifilata sull’impronta della lastra, alcune pieghe

orizzontali e due pieghe di stampa in alto a destra, alcune macchie

nell’angolo superiore destro, residui al verso di vecchio montaggio,

per il resto buona conservazione.