OLTRE 1.100.000 EURO E UNA WHITE GLOVE SALE PER I 20 ANNI “DI…VINI” DI PANDOLFINI

Il dipartimento di VINI PREGIATI E DA COLLEZIONE festeggia i suoi vent’anni “DI…VINI” con una performance d’eccezione, ultima ma non certo l’ultima di una serie che cresce di asta in asta, senza soluzione di continuità.

I numeri di questa due giorni parlano da soli: oltre 1.100.000 euro d’incasso totale, pari al 195% delle stime, ma non solo: delle tre sessioni quella del 14 pomeriggio al Teatro del Maggio Fiorentino, dopo la presentazione de Le Guide de L’Espresso, ha ottenuto uno splendido 100% di venduto (Champagne, Piemonte, Toscana, altre regioni d’Italia, Spagna, Cile, USA e Australia): una White Glove Sale!

 

Il 15 si sono registrati l’en plain per la superba selezione di whisky, il 100% per il prestigioso assortimento di una delle migliori etichette borgognone: lo Chambertin del Domain Armand Rousseau, e solo un lotto su 99 ha privato la produzione delle zone di Bordeaux e Champagne di un altro 100%.

Nell’insieme un risultato che gratifica la Casa d’Aste, il Dipartimento e il suo direttore, Francesco Tanzi che in occasione della presentazione della sessione del 14 ottobre si è rivolto così al pubblico in sala: “Questa asta non è una vendita come tutte le altre, non solo per l'eccezionale varietà e qualità dei lotti che proporremo in questi due giorni, ma perché 20 anni fa la Pandolfini Casa d’Aste iniziava il suo percorso nel mercato enologico.

Un percorso durato 20 anni, fatto di lavoro e di crescita, che ci hanno portato a essere leader del settore, proprio quando altre aziende s’avventurano in questo mondo. Un percorso di grandi successi, nei numeri, nelle partnership sempre più numerose con grandi Aziende italiane e internazionali, e nelle collaborazioni, come quella iniziata nel 2004 con Le Guide de L’Espresso, e che dopo le tante edizioni alla Leopolda si conferma vincente anche nella nuova location, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che ringrazio per ospitarci.

Un grazie anche al Comune di Firenze, e un ringraziamento speciale ai tanti che ci hanno affidato le loro collezioni e a tutti coloro che partecipano sempre più numerosi alle nostre aste, da tutto il mondo”.

 

Tornando alla più stretta attualità, top lot della sessione del 14 ottobre, composta da 154 lotti di un’unica proprietà, sono state 6 bt di Amarone della Valpolicella Selezione Giuseppe Quintarelli del 2000 (lot 145) che sono state aggiudicate per 6.370 euro, un exploit nell’exploit perché molto raramente avviene che il top lot dei vini italiani esca dai confini toscani e piemontesi.

Nell’occasione, per la Toscana, la più alta aggiudicazione è stata di 2.695 euro per 12 bt di Sassicaia Tenuta San Guido del 2007 (lotto 83). Bene anche il Piemonte che ha visto correre la gara di 6 bt di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno del 2002 fino a 5.268 euro (lotto 69).

Ottimi risultati anche per i “sempreverdi” Champagne, che hanno aperto la sessione: i 27 lotti in catalogo annoveravano tutte le etichette delle migliori Maison, da Krug a Bollinger, da Dom Perignon a Taittinger, a Salon che con le sue 6 bt di Cuvée del 1996 ha registrato la più alta aggiudicazione: 5.390 euro (lotto 23).

Bene anche l’estero, in particolare Cile e Spagna, terra di 6 bt di Unico Vega Sicilia del 1999 venduto per 3.063 euro (lotto 154).

Le cifre finali confermano il successo della sessione: 173.031 euro, pari a oltre il 200% delle stime.

 

La vendita ha proseguito il 15 ottobre a Palazzo Ramirez-Montalvo, nella sessione mattutina la massima aggiudicazione è stata quella di una verticale completa (dal 1968 al 2015) di 46 bt di Sassicaia Tenuta San Guido che ha chiuso la licita a 15.925 euro (lotto 353), ma vicinissimi anche i whisky: 14.700 euro, è la cifra a cui si sono fermate le gare per 10 bt della serie “The Costumes”, della Moon Imports del 1988 e 5 bt della “Flower” Collection dell’importatore Samaroli (lotti 362 e 365). 

Sempre in mattinata ancora molto bene il Piemonte, Barbaresco e soprattutto Barolo: due lotti identici composti da 6 bt di Barolo Falletto Riserva Etichetta Rossa Bruno Giacosa del 1989 sono state aggiudicate per 5.880 euro (lotti 315 e 316), e come sempre apprezzatissimo il Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno, nello specifico 4 bt di anni diversi ora sono in altra collezione a fronte di 3.920 euro (lotto 320), poi due lotti da 3 bt ognuno del 2010 sono state aggiudicati entrambi per 3.430 euro (lotti 304 e 305) mentre uno da 2 bt sempre del 2010 è passato di mano per 2.940 euro (lotto 306).

Per la Toscana, una menzione di riguardo va ai lotti di Le Pergole Torte Montevertine, che hanno raggiunto risultati straordinari, superando il 240% delle stime iniziali, in particolare una Doppia Magnum del 2013 è stata venduta per 2.082 euro (lotto 190), partendo da una base di 450 euro.

Ottima aggiudicazione per 6 bt anni diversi di Masseto, che hanno quasi raddoppiato la stima chiudendo a 4.165 euro (lotto 244), e esito positivo anche per 5 bt eccellenti di Brunello di Montalcino Case Basse Gianfranco Soldera del 2006 che hanno fermato la gara a 3.430 euro (lotto 235).

Chicca per tutti gli appassionati collezionisti è stata la cassa in edizione limitata “Black Series” di 12 bt del 2015 di Sassicaia Tenuta San Guido, che sono state cedute per 4.165 euro (lotto 159)

 

Nel pomeriggio, la terza e ultima sessione, dedicata alla produzione transalpina, si è aperta con i vini della regione della Champagne e di Bordeaux, con i suoi famosi Châteaux: 6.738 euro è la cifra a cui si sono fermate 12 bt di Chateau Lafite Rothschild 1985 (lotto 439), medesima etichetta e stesso numero di bottiglie ma del 1979 sono state aggiudicate per 5.635 euro (lotto

459), ancora 12 bt di Château Mouton Rothschild del 1990 hanno chiuso a 5.145 euro (lotto 418).

Passando alla Borgogna, abbiamo già detto del 100% degli Chambertin del Domaine Armand Rousseau: tra questi, le aggiudicazioni più prestigiose sono quelle di 2 bt magnum, una del 2005 e una del 2015, rispettivamente per 9.800 e 8.085 euro (lotti 482 e 470).

Per il resto della produzione borgognona, ancora una volta troviamo le aggiudicazioni massime nelle caves de La Romanée Conti: 1 bt di Romanée Conti Domaine de la Romanée Conti 2014 è stata aggiudicata per 15.312 euro (lotto 497), un assortimento di 6 bt magnum del 1983 per 19.600 euro (lotto 601), 6 bt di La Tâche (lotto 602) e 12 bt di Grand Échézeaux (lotto 603), entrambi del 1981, per 18.375 euro. Tutti i lotti erano custoditi nelle loro casse originali, dettaglio molto raro e apprezzato dagli appassionati.

Top lot del domaine, della Borgogna, della Francia, della giornata e dell’intero catalogo sono state 3 bt del Grand Cru Romanée Conti Domanine de la Romanée Conti 1979, che hanno chiuso una gara vivacissima e combattuta a 33.075 euro (lotto 605).