DA PANDOLFINI L’ANTIQUARIATO È ANCORA UNA VOLTA UN GRANDE SUCCESSO

Mobili, Oggetti d’Arte e Sculture diversi per genere, epoca e provenienze sono i protagonisti del successo della vendita di Pandolfini del 15 febbraio che ha incassato 1.337.553 euro, pari al 215% del monte stime, registrando una percentuale di venduto del 91% e una media lotto di 6.654 euro.

In questa vendita, che come in altre del recente passato si è avuta la percezione che l’antiquariato e gli oggetti d’arte stiano riaccendendo l’interesse degli operatori del settore e dei privati, si sono registrati numeri molto positivi, tanto che Pietro De Bernardi, A,D. di Pandolfini, ha commentato a caldo “«…i risultati che abbiamo ottenuto con quest’asta di Antiquariato di grande qualità sembrano essere d’altri tempi…»

Il catalogo indirizzato principalmente al collezionismo italiano, ma che per l’eccellenza di alcune proposte si apriva anche a quello più di gusto internazionale, ha richiamato un pubblico attento e vivace in sala, e molti collegamenti tramite i telefoni e la piattaforma Pandolfini Live.

A grandi linee il catalogo era divisibile in quattro nuclei principali: Italia settentrionale, Toscana, Roma e Italia meridionale. Partiamo proprio da quest’ultimo con il successo, forse aspettato per l’attenzione e le richieste, da un’eccezionale COPPIA DI PICCOLI LAMPADARI palermitani, in filigrana d’argento e grani d’ambra, realizzata tra il XVII e il XVIII secolo che sono stati aggiudicati per 52.920 euro (lotto 101), mentre per 47.880 euro  è passata di mano una COPPIA DI CASSETTONI napoletani, di metà XVIII secolo, di linea mossa intarsiati in essenze pregiate con piano  in marmo giallo profilato in verde (lotto 100).

Passiamo all’area romana con l’aggiudicazione per 25.200 euro di una COPPIA DI PANNELLI, dipinti a olio su tela, raffiguranti un reggivaso con volto maschile sullo sfondo di un bersò verde (lotto 85), e sempre per 25.200 euro, tre volte la richiesta, di QUATTRO RARI PANCHETTI in legno laccato a fondo verde, dorato e dipinto con piccoli bouquet di roselline, di ebanisteria romana del XVIII secolo (lotto 120). Roma XVIII secolo anche per UNA COPPIA DI GRANDI CONSOLES, dal forte impatto decorativo della struttura in legno riccamente intagliato e dorato con piano sagomato in marmo cipollino, che sono state battute anche loro a 25.200 euro (lotto 132).

Per le opere toscane partiamo dall’aggiudicazione di un piccolo TAVOLO della prima metà del XVIII secolo di forma rettangole con gambe troncopiramidali unite da traversa a crociera che è passato di mano per 10.080 euro (lotto 150), e a 15.120 euro è stata battuta anche UNA COPPIA DI CONSOLES in noce con piano a semiluna e gambe a balaustro (lotto 28). Interessanti anche le gare per maioliche e porcellane, spiccano due ASSORTIMENTI DA TAVOLA di Ginori, Doccia XVIII secolo con il decoro del “tulipano”, composti uno da quarantun pezzi e uno da sessantatre pezzi, che sono stati battuti rispettivamente a 18.900 euro e 10.710 euro (lotti 142 e 141), senza dimenticare l’aggiudicazione di tutti gli "ARLECCHINI" di Montelupo proposti.

E con le maioliche passiamo all’Emilia con un ASSORTIMENTO DA TAVOLA della Manifattura Ferniani di Faenza, metà XVIII secolo, composto da centotrentatre pezzi in maiolica dipinta in policromia con il motivo “al garofano” che ha chiuso la sua corsa a 22.680 euro (lotto 75), per gli arredi segnaliamo l’interessantissimo PIANO IN SCAGLIOLA attribuito a Carlo Gibertoni, un trompe-l’oeil raffigurante la mappa dello “Stato vecchio di Siena”, aggiudicato a 32.760 euro (lotto 48). Da qui andiamo in Lombardia con una Ribalta del XVIII secolo lastronata in radica di noce, tipica nella forma ad urna con piedi  sciabola, che è stata battuta a  13.860 euro (lotto 170) e un CASSETTONE A RIBALTA della fine del XVII secolo lastronato in legni vari e madreperla che ha chiuso a 17.640 euro (lotto 160).

Infine il Veneto, che ha visto il successo di una magnifica SCRIVANIA DA CENTRO in legno di noce dalla forma mossa e bombata che da ha una richiesta di 8.000 euro ha chiuso un bella e combattuta gara a 37.800 euro (lotto 180); altrettanto vivace l’aggiudicazione di QUATTO SPECCHIERE AD APPLIQUE, realizzate a Venezia della seconda metà del XVIII secolo, in legno intagliato e dorato con motivi a giorno e ricca cimasa che racchiudono specchi dipinti in policromia con personaggi della commedia dell’arte, che sono passate di mano per 23.940 euro (lotto 202). Una lunga serie di rilanci ha portato una COPPIA DI POLTRONE il legno intagliato con schienale a giorno, sedile incannucciato e gambe mosse, a chiudere a 17.640 euro, cifra esponenziale rispetto alla partenza (lotto 183), mentre è di 15.120 euro la cifra di aggiudicazione di una CONSOLE in legno di noce intagliato, laccato e lumeggiato in oro, dal profilo mosso e con grembiale riccamente decorato così come i ginocchi pronunciati delle gambe a esse (lotto 185), e sempre per Venezia metà XVIII secolo segnaliamo una COPPIA DI ANGOLIERE in noce e radica di noce con cimasa riccamente decorata e due vasi a tutto tondo posti alla sommità dei montati, che è stata battuta a 18.900 euro (lotto 187).

Ancora, riconducibile all’area veneto-friulana del XV secolo, un CASSONE in legno intagliato, dorato e dipinto a tempera sul fronte con una teoria di Santi, che è di un nuovo proprietario a fronte di 21.420 euro (lotto 25).

Per la scultura, che presentava un corpus di opere nutrito e trasversale alle epoche e alle scuole regionali, spicca su tutti i lotti una MADONNA CON BAMBINO, in legno con tracce di pittura policroma, realizzata tra il 1315 e 1325 circa dal Primo Maestro della Loggia degli Osii, che dopo una lunga e combattuta gara è in una nuova collezione per 44.100 euro (lotto 24), bene anche l’ERCOLE degli inizi del XVIII secolo modellato a tutto tondo in terracotta dipinta, derivato dall’Ercole Farnese del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che è stato aggiudicato a 16.380 euro (lotto 123), mentre a 6.300 euro è stato battuto il CAVALLO da presepe in legno intagliato e dipinto in policromia, genovese del XVIII secolo (lotto 30).

Chiudiamo con una LA PIETÀ in bisquit di Filippo Tagliolini che è passata di mano per 10.080 euro (lotto 90), che ci porta a segnalare anche l’aggiudicazione di tutti i lotti di “robbiane” presentati in questa sessione di vendita.