C.S. Esito asta 19 giugno | Arte Orientale

LA MIGLIOR VENDITA DI OPERE D'ARTE DELL'ESTREMO ORIENTE
DEL PRIMO SEMESTRE 2017 IN ITALIA


L’asta di Arte Orientale del 19 giugno ha raddoppiato le stime minime pre-asta e rappresenta, per risultato e percentuali di venduto, la migliore vendita di opere d’arte dell’estremo oriente del primo semestre 2017 in Italia.
Infatti, dopo aver assistito ad un rallentamento generale del settore in tutte le sessioni che si sono tenute nei primi sei mesi dell’anno in Italia, ieri da Pandolfini si respirava l’aria di qualche anno fa con lotti che polverizzavano le valutazioni di catalogo e una percentuale di venduto molto elevata.
Certamente una selezione attenta ed una catalogazione corretta con valutazioni reali ha contribuito al successo dell’asta e alla conferma della casa d’aste come protagonista del mercato nazionale ed internazionale. 

“Questo nuovo risultato positivo ­- commenta Pietro De Bernardi - concorre a consolidare il ruolo di primo piano che rivestiamo in ambito nazionale ed internazionale. Siamo molto soddisfatti e riteniamo che il nostro lavoro di selezione e soprattutto di attenzione alle provenienze sia stato premiato dai nostri clienti i quali hanno apprezzato molto la genuinità e la scelta dei lotti proposti in catalogo.
Questa nostra impostazione, che è caratteristica di tutti i settori dell’arte in cui operiamo, è il motivo principale dei moltissimi collegamenti telefonici richiesti da compratori internazionali e della grande partecipazione alla vendita tramite la nostra piattaforma online.
Continueremo sempre a proporre opere di qualità con provenienze certificate o comunque assenti dal mercato da molto tempo in modo da dare ai collezionisti la possibilità di entrare in possesso di un oggetto esclusivo e unico nel suo genere”.

 

Top lot della vendita è stato il Grande Sigillo, Cina - Dinastia Qing, che ha corso fino ad essere aggiudicato per 131.100 euro. È stata una gara elettrizzante. Senza pause e senza esitazioni nei rilanci, che giungevano regolari dalla sala, dai telefoni e dai compratori attivi con Pandolfini Live, fino a quando la contesa si è ristretta a un telefono e alla Piattaforma Pandolfini Live da cui è giunto il definitivo rilancio.

Un esito, arrivato al quinto lotto, che poteva mettere in secondo piano tutto il resto della vendita e che, al contrario, ha aperto la strada ad altre importanti aggiudicazioni ed entusiasmanti gare come quella che ha portato al passaggio di mano per 106.250 euro delle Calligrafie di Yi Bingshou (1754-1815) che illustrano a inchiostro su 24 fogli una raccolta di proverbi cinesi.

Altra importante performance quella del vaso HU che è partito da una stima di 15mila euro per entrare in una nuova collezione a fronte dei 93.750 euro con cui si è chiusa la gara. Per foggia e dimensioni il nuovo proprietario si è aggiudicato un oggetto prezioso e soprattutto unico; la superficie di lacca rossa è decorata con un intaglio di ramage fioriti che si susseguono senza soluzione di continuità scoprendo uno strato sottostante di lacca verde che a sua volta lascia intravvedere una tonalità di base giallo ocra. Stessa stratificazione per piede e collo che, invece, sono decorati con motivi prettamente geometrici all’interno di riserve dalla cuspide trilobata, mentre le prese dorate. Questo strepitoso Vaso Hu è un elegante esempio di perizia tecnica realizzato a metà del XVIII secolo su modello di vasi antichi in bronzo, nello specifico del periodo Han (221 a.C. – 206 d.C.)

Con piacere va registrato il successo di un grande Dipinto a tempera su carta dell’antico stato sovrano di Choson in Corea, territorio non di frequente alla ribalta delle cronache d’asta, che a fronte dei 7mila euro di stima è ora in una nuova collezione per la cifra di 50.000 euro. È un’opera eccezionale per qualità e dimensioni che illustra, in una vivace e piacevolissima policromia, il Buddha Amita mentre predica il Dharma tra pagode, nuvole e giardini.

Exploit anche per gli arredi, in particolare per il Portabiti in legno pregiato, leggero nella forma, prezioso e delicato nell’intaglio, che con una gara partita in sordina ma in breve diventata assai vivace è corso fino all’aggiudicazione per  40.000 euro, una cifra davvero importante questo arredo cinese della Dinastia Qing.

In linea generale della vendita si può dire che sono stati apprezzati gli intagli in corallo, tanto più se molto elaborati e di buone dimensioni, stesso discorso per gli avori in catalogo e per alcune giade, in preferenza bianche.

Tendenzialmente bene, confermando le ultime tendenze del mercato, anche le sculture, specialmente quelle in bronzo bronzo raffiguranti il Buddha o figurare religiose e mitologiche.

Chiudiamo con la porcellana segnalando il bell’esito di una Coppia di grandi vasi di forma a “HU” decorati in bianco e blu con motivi floreali e riserve, che racchiudono soavi paesaggi fluviali e lacustri. Se di questa tipologia si possono trovare alcuni begli esemplari di pezzi singoli, è assai difficile ritrovarli in coppia, caratteristica che ha portato questi esemplari di tarda Dinastia Qing - Repubblica a chiudere la loro corsa a 36.250 euro