MONETIERE CHIARAMONTI, MEDAGLIERE DI PAPA PIO VII
Collezione di 1543 (millecinquecentoquarantatré) monete, parte della collezione di Papa Pio VII Chiaramonti (Cesena, 14 agosto 1742 - Roma, 20 agosto 1823), comprendente esemplari in bronzo e argento (oltre 160).
Nello spirito onnicomprensivo delle collezioni dell'epoca, il monetiere Chiaramonti è un tentativo di rappresentazione organica della monetazione romana imperiale e repubblicana. Il focus non è quindi tanto sulla qualità, quanto sulla completezza dell'insieme, cercando così di sintetizzare nella maniera più completa un'era che ha profondamente segnato lo sviluppo della civiltà moderna.
Questo tentativo riesce perfettamente e le interessanti rarità, relative in particolare alla monetazione repubblicana e al I Secolo d.C., testimoniano l'impegno e la dedizione che gli sono stati profusi.
Oltre alla sua importanza sul piano storico generale, è evidente il suo altissimo interesse anche sul piano della storia del collezionismo numismatico. Quest'ultimo infatti, nella sua evoluzione, non prevede più questa tipologia di raccolte (e molto difficilmente la prevederà in futuro), ma si è completamente spostato sulla conservazione degli esemplari, perdendo così la visione d'insieme che è il vero spirito del Monetiere Chiaramonti.
Il Monetiere ci riporta quindi a un tempo passato, dove la collezione era effettivamente fruibile e veniva esibita nelle abitazioni nobiliari. Una raccolta di passione, non un tentativo di investimento.
I quattro splendidi mobili contenitori appositamente realizzati (e le eleganti placche superiori in ottone con stemma Chiaramonti di cui due con cartiglio inciso) sono la testimonianza tangibile di una volontà di far vedere e condividere, un'esibizione culturale e di potere economico, caratterizzata da uno studio attento e metodico. La collezione qui si fa letteralmente portatrice di conoscenza nella storia e nel tempo.
ll medagliere proposto è una parte di quello inizialmente raccolto da Papa Pio VII poiché l'intero gruppo fu smembrato a seguito dell'occupazione francese del Quirinale nel 1809 e, una volta ricostruito, smembrato nuovamente con l'occupazione dell'Abbazia di S. Maria del Monte a Cesena il 20 gennaio 1832. A seguito di tali vicende, i contenitori superstiti sono i quattro che compongono il lotto e così sono rimasti nelle disponibilità della famiglia Chiaramonti dal 1934 ad oggi.
Questo insieme rappresenta un'occasione unica e non ripetibile per possedere un vero pezzo di storia (meglio, di storie) e per continuare una tradizione pluricentenaria altrimenti destinata a scomparire.
Monete in bronzo e argento in appositi contenitori originali in legno e ottone
H. monetieri 29,8 cm; lungh. monetieri 40,5 cm; prof. monetieri 30,2 cm
Provenienza
Collezione Chiaramonti
Il lotto è stato dichiarato di eccezionale interesse storico - artistico dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e
Paesaggio, Segretariato Regionale per la Toscana e non può quindi essere esportato dall’Italia
Italian heritage office (Soprintendenza Archeologia , Belle Arti e Paesaggio) considers this collection to be of national
importance, therefore it cannot be exported out of Italy