IDOLETTO CICLADICO
Grecia, Cicladi, III millennio a.C.
Statuetta in marmo bianco a grandi cristalli, rappresentante una figura femminile stante con le braccia incrociate sull’addome, il destro sotto il sinistro. La testa triangolare è portata all’indietro, con il naso ben indicato da un rilievo triangolare, il collo è lungo e massiccio, il corpo porta una lieve indicazione dei seni, rilevati, e del pube. Le gambe sono separate da una linea incisa ed una linea incisa compare anche sul retro, ad indicare l’asse di simmetria del corpo fra le gambe e lungo la spina dorsale. H. 18,5 cm.
Questa figurina, la cui qualità formale è meno apprezzabile a causa di qualche incrostazione ed abrasione della superficie, è ascrivibile ad una classe di materiale di particolare prestigio, quella degli ‘idoli’ prodotti nelle Cicladi durante l’antica età del Bronzo: C. Renfrew, The Development and Chronology of the Early Cycladic Figurines, in American Journal of Archaeology 73.1, 1969, 1-32 e P. Getz-Gentle, Personal Styles in Early Cycladic Sculpture, Seattle and London 2001. In particolare, l’esemplare qui proposto presenta affinità con i prodotti della Cultura di Keros – Syros (2800-2300 a.C.) ed all’interno di questa ripartizione culturale con gli idoletti delle varietà Kapsala e, soprattutto, Spedos, tipo canonico, è vicino per la posizione delle braccia e l’accentuata linea di separazione delle gambe. Fra i confronti possiamo ricordare due esemplari al museo archeologico di Firenze: P. E. Pecorella, Materiali dalle Cicladi nel Museo Archeologico di Firenze, in Studi Micenei ed Egeo-anatolici XII, 1970, 167-169, nn. 16-17.
Provenienza
Pandolfini, 14 novembre 2005, lotto 546
Collezione privata