Arte moderna e contemporanea

14 JUNE 2010
Auction, 0125Part 1
283

Giuseppe Rossi (Firenze 1876 - Padova 1952) RITRATTO DI DOMIZIO TORRIGIANI olio su tela, cm 68x55 firmato e datato Firenze 1921 Domizio Torrigiani nato a Lamporecchio 1876 è stato un prestigioso avvocato e Gran Maestro del Grande oriente d Italia dal 1919 al 1925, Torrigini lega il suo nome ad uno dei periodi più difficili della massoneria italiana, rivestendo il ruolo del Gran Maestro a partire dal 1919, poco dopo la fine della prima guerra mondiale e a ridosso dellavvento del fascismo. Sebbene inizialmente i rapporti tra fascismo e massoneria siano stati collaborativi, con il passare del tempo latteggiamento del regime mutò progressivamente, le accuse rivolte al Gande Oriente di anteporre gli interessi stranieri a quelli nazionali, furono il segno di una compromissione che dalla distruzione di alcune loggie, culminò col decreto del novembre 1925 che decretava lo scioglimento della massoneria italiana. Torrigiani rivolse a Mussolini una protesta formale per i provvedimenti presi nel 1927, fu arrestato come dissidente politico e inviato al confino, prima a Lipari e poi a Ponza, rilasciato nel 1932, tornò a Lamporecchio dove morì poco dopo a causa delle sofferenze subite.

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Giuseppe Rossi (Firenze 1876 - Padova 1952) RITRATTO DI DOMIZIO TORRIGIANI olio su tela, cm 68x55 firmato e datato Firenze 1921 Domizio Torrigiani nato a Lamporecchio 1876 è stato un prestigioso avvocato e Gran Maestro del Grande oriente d Italia dal 1919 al 1925, Torrigini lega il suo nome ad uno dei periodi più difficili della massoneria italiana, rivestendo il ruolo del Gran Maestro a partire dal 1919, poco dopo la fine della prima guerra mondiale e a ridosso dellavvento del fascismo. Sebbene inizialmente i rapporti tra fascismo e massoneria siano stati collaborativi, con il passare del tempo latteggiamento del regime mutò progressivamente, le accuse rivolte al Gande Oriente di anteporre gli interessi stranieri a quelli nazionali, furono il segno di una compromissione che dalla distruzione di alcune loggie, culminò col decreto del novembre 1925 che decretava lo scioglimento della massoneria italiana. Torrigiani rivolse a Mussolini una protesta formale per i provvedimenti presi nel 1927, fu arrestato come dissidente politico e inviato al confino, prima a Lipari e poi a Ponza, rilasciato nel 1932, tornò a Lamporecchio dove morì poco dopo a causa delle sofferenze subite.