FLORENCE 6-9 March 2015 10am – 1pm / 2pm – 7pm Palazzo Ramirez-Montalvo Borgo degli Albizi, 26info@pandolfini.it
TRE GRANDI ALBARELLI, CASTELLI, MANIFATTURA FUINA, 1780 CIRCA
in maiolica decorati con raffigurazione di un santo con la palma del martirio, la croce e accompagnato da un cane. Gli attributi si riferiscono a San Vito, martire sotto Diocleziano. La figura è delineata in blu e circondata da una cornice a volute e tralci fitomorfi, alt. cm 30 (3)
Per confronti
F.G.M. Battistella, V. De Pompeis, Le maioliche di Castelli dal Rinascimento al Neoclassicismo, 2005, pp. 186-198;
C. Fiocco, G. Gherardi, G. Matricardi, Capolavori della maiolica castellana dal Cinquecento al terzo fuoco, cat. della mostra, Teramo 2012, p. 269
TAPPETO PERSIANO QUM, INIZI SECOLO XX
fondo avorio con decori floreali verdi e azzurri, bordura rossa, cm 210x140
TAPPETO AFGHANISTAN
di vecchia lavorazione a fondo rosso con decori geometrici marroni, cm 310x207
TAPPETO PERSIANO KESHAN, INIZI SECOLO XX
fondo rosso con decori floreali avorio e azzurri, bordura azzurra, cm 210x140
GALLERIA PERSIANA SARAB, FINE SECOLO XIX
fondo avorio con medaglioni rossi e blu, bordura avorio e verde, cm 470x99
TAPPETO, PERSIA, FINE SECOLO XIX
decorato con medaglione centrale, cm 365x235
TAPPETO BUKARA TURKMENISTAN, FINE SECOLO XIX
fondo rosso con medaglioni avorio e arancio, bordura con piccoli decori in blu e verde, cm 328x215
GRANDE SPECCHIERA, PIEMONTE, META' SECOLO XVIII
in legno intagliato e dorato a mecca con alta cimasa traforata a vaso sormontata da ghirlanda e foglie ricadenti lungo i bordi, cornice sagomata, parte inferiore a fiocco zampe a foglie di acanto, alt. cm 170x102, cimasa di epoca posteriore, restauri e sostituzioni
CASSETTONE, TOSCANA, FINE SECOLO XVIII
in noce e olivo, piano sagomato, due sottili cassetti nella fascia e due sottostanti, gambe sinuose su piedi a zoccolo stilizzato, cm 130x60x82, alcuni mancanze alla listratura
GRANDE SPECCHIERA, ITALIA CENTRALE, META' SECOLO XVIII
in legno intagliato e dorato, sormontato da alta cimasa a volute e tralci fitomorfi che ricadono lungo i fianchi, cornice centinata, piedi a ricciolo, festoni pendenti nella parte inferiore, cm 207x112, piccoli danni
CASSETTONE, FIRENZE, ULTIMO QUARTO SECOLO XVIII
in noce e olivo filettati in bois de rose e palissandro, piano sagomato con becco di civetta, fronte e fianchi a doppia mossa, tre cassetti, pendaglina sagomata frontale e laterale, gambe sinuose su piedi a zoccolo stilizzato, cm144x60x90
OTTO SEDIE, TOSCANA, FINE SECOLO XVIII
in noce intagliato a patina bionda, spalliera sagomata, cartella traforata a vaso, gambe sinuose su piedi a zoccolo stilizzato riunite da traversa ad H, sedili ricoperti di cotone a fiori, alcuni danni e restauri
TAVOLO, VENETO, META' SECOLO XVIII
in noce a patina chiara, piano rettangolare con becco di civetta e angoli sagomati, due cassetti nella fascia, gambe sinuose su piedi a zoccolo stilizzato, cm 160x96x80, alcuni restauri alle gambe, completo di due prolunghe moderne
CASSETTONE SCRIVANIA, VENETO, FINE SECOLO XVIII
in noce e radica intarsiati, piano a ribalta, scarabattolo interno con quattro cassetti e vani a giorno, fronte mosso con tre cassetti sottostanti, piedia a mensola, maniglie laterali in bronzo per il trasporto, cm 103x58x110, piccoli danni e mancanze
DIVANO A VENTAGLIO, VENETO, META' SECOLO XVIII
in noce, spalliera centinata, braccioli intagliati a volute, gambe mosse si piedi a ricciolo, ricoperto in seta operata, lungh. cm 238
CASSETTONE SCRIVANIA, VENETO, METÀ SEC. XVIII,
in noce e radica intarsiati, piano a ribalta, scarabattolo interno con sei cassetti e segreto, fronte a doppia mossa con tre cassetti, base modanata, piedi a mensola, cm 122x58x104, alcune mancanze
TAZZA CON PIATTINO, VENEZIA, MANIFATTURA COZZI, TERZO QUARTO DEL SECOLO XVIII
in maiolica; tazzina corredata di ansa modellata a formare un corto rametto con foglie alla base dell’attaccatura, mentre il decoro mostra alcuni mazzetti floreali e semis sparsi; tazza alt. cm 4,5, piattino diam. cm 12
VASSOIO DA ZUPPIERA, LE NOVE BASSANO, MANIFATTURA PASQUALE ANTONIBON, 1760-1770
di maiolica, dipinto in policromia, di forma ovale dall’ orlo mistilineo e tesa costolata a balza modanata. Il motivo decorativo, conosciuto come tacchiolo e definito con precisione negli inventari di fabbrica come a blanser, è qui declinato in forma completa con due grossi fiori secondari a petali fogliati, cm 33x28
FIASCA ED ORCIOLO, ITALIA SETTENTRIONALE, SECOLO XVII/XVIII
in maiolica; fiasca su basso piede piatto ed espanso, corpo ovoidale con alto collo cilindrico terminante in un’imboccatura larga con orlo piano tagliato a stecca; orciolo di forma globulare su basso piede piano ed espanso, alto collo cilindrico con bocca ampia dall’orlo estroflesso con ansa a nastro e beccuccio a cannello cilindrico. Il decoro, realizzato in monocromia blu. imita la forma delle baccellature, mentre sul fronte un medaglione racchiude la sigla S.B. probabilmente riferita alla proprietà della farmacia. Al centro dei contenitori corre un cartiglio con scritta apotecaria, in bruno di manganese, delineata in caratteri gotici, alt. cm 23 e cm 22 rispettivamente (2)
ORCIOLO, LE NOVE, MANIFATTURA ANTONIBON, 1760-1770
in maiolica, corpo a rocchetto poggiante su alto piede svasato, collo cilindrico con imboccatura forgiata per sorreggere un coperchio, provvisto di terminale a frutto e invaso a balaustro. L’ansa, sagomata a ricciolo, scende dalla spalla fino alla strozzatura del corpo, l’ornato è realizzato in policromia con motivi floreali a sottolineare il cartiglio centrale che riporta l’iscrizione apotecaria “Ol. Laurin” in manganese, delineata in caratteri capitali. Il motivo floreale si ripete sul coperchio mentre il collo mostra una ghirlanda intrecciata, alt. cm 24
G. Biscottini Ugolini, I vasi da farmacia nella collezione Bayer, Pisa 1997
ORCIOLO CON COPERCHIO, LODI, 1780-1790
in maiolica, corpo ovoidale poggiante su un piede a calice con breve stelo e orlo arrotondato, collo breve e cilindrico, coperchio con pomolo a bottone. Dal corpo fuoriesce un beccuccio dall’andamento sinuoso e un’ansa a nastro. Il decoro, dipinto a policromia, mostra sul fronte un ramo fiorito, mentre un cartiglio decorato da un sottile festone neoclassico con la dicitura “Oxun. Simpl.” è dipinto sul retro al di sotto dell’ansa, alt. cm 19,5
DUE ALBARELLI E UN ORCIOLO, VENETO, ULTIMO QUARTO DEL SECOLO XVIII
di maiolica, forma sagomata con anse modellate a formare dei rami intrecciati, versatori a cannula con foglie rilevate alla base, tutti provvisti di coperchio con terminale a frutto. L’ornato è realizzato con ghirlande floreali sull’invaso, derivate dal motivo a blanser, a fare da cornice all’iscrizione dei rispettivi contenuti farmaceutici, dipinta in manganese a caratteri gotici; albarello alt. cm 23, orcioli alt. cm 23,5 (3)
G. Ericani, P. Marini, La ceramica nel Veneto. La Terraferma dal XIII al XVIII secolo, 1990, p. 288
COPPIA DI ALBARELLI, FAENZA, MANIFATTURA FERNIANI, FINE SECOLO XVIII/INIZIO SECOLO XIX
in maiolica, corpo cilindrico, completi di coperchio a calotta con terminale a pomolo. Il decoro presenta un sottile motivo a festone floreale trattenuto da mascheroni, che corre al di sopra del cartiglio con iscrizioni apotecarie in latino e in italiano; base decorata da un motivo a foglie lanceolate, coperchi dipinti in monocromia in giallo; marcati D sotto la base, alt. cm 16 (2)
C. Ravanelli Guidotti, La Fabbrica Ferniani, 2009, p. 306
SERVITO DI PIATTI, MANIFATTURA RICHARD, FINE SECOLO XIX
in porcellana bianca decorata a fiori policromi, composto di cinquantotto pezzi, alcuni danni (58)
Composizione: 11 piatti fondi, 21 piatti piani, 11 piatti da frutta, 1 zuppiera, 1 alzata, 1 vassoio tondo, 1 zuppiera con vassoio ma priva di coperchio, 1 teiera, 1 lattiera, 1 zuccheriera, 5 tazzine e 3 piattini
COPPIA DI ALBARELLI, PESARO, MANIFATTURA CASALI-CALLEGARI, 1780 CIRCA
in maiolica, corpo a balaustro decorato con motivo “alla rosa” su piede alto e svasato, completi di coperchio con terminale a frutto. Il cartiglio farmaceutico al centro del vaso è delineato in bruno di manganese in caratteri capitali ed è sovrastato dal simbolo della spezieria committente: un medaglione con leone, alt. cm 20 (2)
M. Agnellini, Maioliche, Milano 1992, p. 159
COPPIA DI ALBARELLI, PESARO, MANIFATTURA IGNAZIO CALLEGARI, SECOLO XIX
in maiolica, corpo cilindrico con larga bocca estroflessa, completi di coperchi con pomo a trottola. La decorazione realizzata a gran fuoco mostra un motivo al “ticchio”. Numero “55” dipinto sotto la base di ciascun vaso, alt. cm 15
G. Biscontini Ugolini, Ceramiche pesaresi dal XVIII al XX secolo, Faenza 1986, p. 259-261 nn. 13-17
COPPIA DI ORCIOLI, PESARO, MANIFATTURA CASALI-CALLEGARI, 1787
in maiolica, corpo ovoidale poggiante su alto piede circolare, ansa a nastro e versatore a cannula. Il decoro realizzato in policromia mostra un motivo a sottili rami fogliati con fioretti, volute rocaille sul fronte, mentre sul retro, sotto l’ansa, si estende un cartiglio contenente l’iscrizione in corsivo in bruno di manganese. Sotto la base l’iscrizione “Pesaro 1787”, alt. cm 21
COPPIA DI PIATTI, MILANO, MANIFATTURA CLERICI O RUBATI, 1756-1780
in maiolica, di forma ovale con profilo mosso listato in oro, decoro realizzato in tricromia Imari con blu, rosso e dorature con motivo cosiddetto al “carabiniere” utilizzato dalle manifatture milanesi di Felice Clerici e Pasquale Rubati, cm 33x26 e
PIATTO circolare con decoro ad imitazione dello stile Imari, diam. cm 25 (3)
PIATTO, MILANO, MANIFATTURA CLERICI, 1770-1790
in maiolica, orlo mistilineo profilato in bruno con decoro in tricromia blu, rosso e giallo. L’ornato è una rielaborazione dei modelli orientali Imari, secondo l‘interpretazione di Felice Clerici che lo propone in molte varianti con o senza la caratteristica roccia blu da cui si diparte il ramo fiorito principale. Sul retro etichetta “Antonia Gianetti Antichità, Milano”, diam. cm 27
R. Ausenda (a cura di), Musei e Gallerie di Milano. Museo d'Arti Applicate. Le ceramiche, tomo II, Milano 2001, pp. 254-258, nn. 279-281
COPPIA DI PIATTI, MILANO, MANIFATTURA CLERICI, METÀ DEL SECOLO XVIII
in maiolica, dipinti in monocromo blu con un motivo di ispirazione orientale con una riserva centrale ed edifici architettonici in contesto vegetale, impreziosita da una leggera catenella nel cavetto e da un’ampia fascia a graticci con riserve floreali stilizzate sulla tesa, diam. cm 23