FIRENZEPalazzo Ramirez-MontalvoBorgo degli Albizi, 26
NAVICELLA PORTA INCENSO, VENEZIA, SECOLO XVIII
in argento, base circolare bombata, fusto a balaustro corpo ovale, alt. cm 17,5, g 305, entro custodia
CALICE DA CHIESA, SECOLO XIX
in metallo argentato e sbalzato, base polilobata decorata da volute e teste di cherubini, fusto con nodo analogamente decorato, coppa in vermeil, alt. cm 25
EGOISTE, PARIGI, 1815 CIRCA, AREGENTIERI GOMBERT & BIBOLLET
corpo piriforme su base circolare, manico in legno ebanizzato, finale del coperchio a trottola, alt. cm 16,5, g 255
VASETTO PORTA FIORI, OLANDA, SECOLO XIX
in argento sbalzato a cinque beccucci, reca i punzoni di importazione a Londra nel 1892, alt. cm 18, g 260
SALVER, BIRMINGHAM, 1951, ARGENTIERI BARKER BROTHERS SILVERSMITHS LTD
di forma circolare con tesa a volute di foglie, piano inciso a fiori e racemi, diam. cm 38,5, g 1130
COPPA, CITTÀ DI SHEFFIELD, 1877
in argento, base circolare, corpo decorato da volute, due anse terminanti a protomi, alt. cm 23, g 595
COPPIA DI SALIERE, FIRENZE, 1820 CIRCA
in argento, base tripode su cui poggia un'elemento a balaustro su cui si avvolge un serpente, tre sostegni uniti alla fascia da teste d'ariete, alt. cm 8, g 340 (2)
Bibliografia di confronto
V. Donaver-R. Dabbene, Argenti italiani dell'Ottocento, punzoni di garanzia degli stati italiani, volume primo, Milano, 2001, p. 90, n. 122
VERSATOIO, GLASGOW, 1881, ARGENTIERI AIRD & THOMPSON
corpo bombato e decorato da riserve entro cui sono rappresentati figure umane ed animali di gusto orientale, presa a voluta, alt. cm 24, g 745
COPPIA DI ECUELLE CON VASSOIETTO, PARIGI, INIZI SECOLO XX, ARGENTIERI BOIN-TABURET
in vermeil, profili decorati da nastri intrecciati, anse realizzate a volute, tazze diam. cm 18, piattini diam. cm 17, complessivi g 900 (2)
La maison Boin-Taburet nacque nel 1873 dalla fusione tra gli argentieri George Boin e Emile Taburet ed ebbe sede a Parigi al 3 di Rue Pasquier. Dal 1880 si distinse per la reintroduzione dello stile Luigi XV nella produzione di argenteria. Nel 1889 all'Esposizione Internazionale ottennme una medaglia d'oro per le monumentali opere di gusto Impero.
EGOISTE, PARIGI, 1790 CIRCA
in argento, corpo bombato poggiante su tre piedini con finali modellati a zoccolo equino, presa laterale in legno, finale del coperchio a trottola, alt. cm 14,5, g 224,5
COPPIA DI SALIERE, VIENNA, 1860
in argento, basi ovali su cui poggiano cigni che sostengono una valva di conchiglia, alt. cm 9,5, complessivi g 225 (2)
COPPIA DI SALIERE, MILANO, 1830 CIRCA, ARGENTIERE GIOVANNI CURIONI
basi tripodi con piedini realizzati come arpie, bordi circolari traforate, coppette in cristallo tagliato, diam. cm 7,5, g 6,5, g 310 lordi (2)
V.Donaver-R.Dabbene, Argenti italiani dell'ottocento, volume secondo, punzoni di argentieri italiani, Milano, 1989, p. 164, n. 952
COPPIA DI SALIERE E MOSTARDIERA, INIZI SECOLO XIX
in argento, corpi traforati a stelle, le saliere con anse a terminanti con teste di galletto, alt. cm 9,5 e cm 14, interni in vetro blu, complessivi g 335 (3)
COMPOSTIERA, FRANCIA DIPARTIMENTO, 1830 CIRCA
in argento, base quadrata su piedini a sfera, coppa traforata con figure femminili alate, due anse modellate a teste ferine, coperchio con finale a pigna, interno in cristallo, diam. cm 10, alt. cm 20, g 435
DIECI TRA BOMBONIERE E PORTABIGLIETTI
in argento decorato a niello, inciso e smaltato, complessivi g 880 lordi (10)
COPPA E DUE POSATE DA PORTATA, TIFFANY, INIZIO SECOLO XX
in argento sterling sbalzato e decorato con tralci di fiori e volute, diam. coppa 21, complessivi g 880 (3)
CENTROTAVOLA, SECOLO XX
di forma ovale in argento sbalzato ed inciso a volute, due anse realizzate come tralci vegetali, quattro piedini a ricciolo, cm 44,5x26, g 2275
VERSATOIO DA ACQUA, SECOLO XIX
in argento con manico dritto unito al corpo da elemento a scudo, corpo decorato da monogramma coronato, lungh. cm 36, g 1150
PALETTA E COLTELLO DA DOLCE, PARIGI, 1840 CIRCA, ARGENTIERE HENRY-LUIS CHENAILLER
manici sagomatie decorati da monogramma inciso, entro astuccio, g 245 (2)
TEIERA, AMSTERDAM, FINE SECOLO XVIII
in argento, corpo bombato e sbalzato a volute di foglie e motivi geometrici, beccuccio con finale zoomorfo, presa a voluta in legno, alt. cm 14, g 335
PICCOLO BACILE, MILANO, FINE SECOLO XVIII, BOTTEGA CROFF
in argento di forma ovale sagomata, cm 30,5x22,5, g 645
VERSATOIO, PROBABILMENTE BELLUNO, SECOLO XIX
in argento sbalzato a costolonature, presa a voluta, alt. cm 25,5, g 485
TEIERA, AUSTRIA UNGHERIA, FINE SECOLO XIX
in argento di forma bombata e sbalzata, presa in legno ebanizzato, finale del coperchio a fiore, alt. cm 16,5, g 780
MOSTARDIERA, PARIGI 1820 CIRCA, ARGENTIERE O.B. BOURGOIS
base ottagonale su piedini a zampa ferina, porta ampolle tripodi, fusto sagomato, presa geometrica, alt. cm 31, g 555
COPPIA DI SALIERE, ROMA, 1810 CIRCA
di forma ovale, ciascuna poggiante su quattro piedini terminanti a zampa ferina, fascia traforata, due anse a mascheroni, interni blu di epoca posteriore, g 355 lordi
COPPIA DI CANDELIERI, MILANO, 1820 CIRCA, ARGENTIERI CAIRATI E SCHIOMACHEN
basi circolari appesantite e fusti a colonna scanalata, alt. cm 23,5, g 740 lordi (2)
V. Donaver-R. Dabbene, Argenti italiani dell'ottocento, volume II punzoni di argentieri italiani, Milano 1989, p. 122, n. 572
EGOISTE, PARIGI, 1820 CIRCA
in argento, corpo piriforme decorato da una fascia a volute, beccuccio zoomorfo, tre piedini con finali a zampa ferina, presa in legno, finale del coperchio a pigna, alt. cm 17,5, g 200
COPPIA DI CANDELIERI, MILANO, 1840 CIRCA, ARGENTIERE TOMMASO PANIZZA
basi circolari, fusti a colonna rastremata, alt. cm 28,5, g 510 (2)
V. Donaver-R. Dabbene, Argenti italiani dell'ottocento, volume secondo, punzoni di argentieri italiani, Milano, 1989, p. 283, n. 2042
CALAMAIO, LONDRA, 1826, ARGENTIERI REBECCA EMES & EDWARD BARNARD
in argento, composto di vassoietto con profilo a volute su cui poggiano due boccette in cristallo con coperchi in argento ed una bugia, g 1205 netti
La manifattura di questo calamaio è opera di due argentieri eredi di un' attività le cui origini risalgono al 1680. In questo anno, infatti, Anthony Nelme fondò la manifattura che alla sua morte portò avanti il figlio Francis. Si tratta probabilmente della più antica manifattura di argenteria conosciuta ad oggi. Dal 1739 la proprietà passò a Thomas Whipam e successivamente a Charles Wright che si unì in società con Henryy Chawner maestro dell'argentiere Edward Barnard I. Barnard divenne il capo argentiere della manifattura che si fuse con quella dell'argentiere John Emes nel 1798. Dal 1808 con la morte di ques'ultimo e il ritiro dalla società di Chawner i due proprietari divennero Edward Barnard I e Rebecca Emes che proseguirono la produzione. Dal 1829 Rebecca Emes si ritirò e la produzione continuò ad essere gestita dalla famiglia Barnard fino al 1977 quandò divenne una filiale della Padgett & Braham Ltd.
fusto scanalato su base circolare, alt. cm 24,5, g 400 (2)
V. Donaver-R. Dabbene, Argenti italiani dell'Ottocento, volume secondo, punzoni di argentieri italiani, p. 283, n. 2042.