Disegni e stampe dal XVI al XX secolo - Libri e Autografi

23 GIUGNO 2016
Asta, 0177
323

(Illustrati 500 – Architettura – Verona) SARAINA, Torello. De origine

Stima
€ 1.600 / 2.200
Aggiudicazione  Registrazione

(Illustrati 500 – Architettura – Verona) SARAINA, Torello. De origine

et amplitudine civitatis Veronae. Eiusdem De viris illustribus

antiquis Veronensibus. De his, qui potiti fuerunt dominio ciuitatis

Veronae. De monumentis antiquis urbis, & agri Veronensis. De

interpretatione litterarum antiquarum. Index praeterea huius

operis in calce additus est. Veronae, ex officina Antonii Putelleti,

1540.

In folio (313 x 220 mm). 66 [4] carte. Frontespizio con marca tipografica,

ritratto di Giovan Francesco Caroto al verso, una grande

tavola xilografica più volte ripiegata e 29 grandi xilografie a doppia

e piena pagina, di cui 4 ripiegate. Altra marca tipografica in fine.

La collazione dell’opera, che risulta completa, è come segue: A-B4

C4 (due carte giunte e ripiegate) D-E2 [F]2 G4 H-L2 2L2 3L2 (due carte

giunte e ripiegate) 4L2 (due carte giunte e ripiegate) M6 N-T4.

Frontespizio un po’ ingiallito ai bordi, minimo strappo alla piegatura

centrale della tavola con il teatro romano, per il resto perfetto.

Legatura di primo Novecento in piena pergamena, dorso a nervi

con titolo calligrafico. Etichetta della libreria Rappaport di Roma ed

ex libris di Girolamo D’Adda Salvaterra.

Splendida copia, completa e fresca, con incisioni nitidissime.

Prima edizione di questa opera dedicata alle antichità e

all’architettura di Verona, magnificamente illustrata da grandi xilografie

realizzate dal pittore veronese Giovan Francesco Caroto,

che raffigurano il teatro romano (tavola più volte ripiegata e spesso

assente) e altri monumenti, oltre a numerosi dettagli architettonici

e ad una mappa di Verona su due pagine. Girolamo D’Adda

Salvaterra (1815-1881) fu un erudito bibliofilo e collezionista che

“riunì con intelligenza d’amore e sicura competenza manoscritti,

codici miniati, incunaboli, prime edizioni introvabili e talora uniche

che imposero la sua fra le biblioteche private milanesi di maggior

rilievo” (Treccani).

Sander 6738. Mortimer Italian 462.