Disegni e stampe dal XVI al XX secolo - Libri e Autografi

23 GIUGNO 2016
Asta, 0177
296

(Diritto) GAMBIGLIONI, Angelo. De maleficiis, cum additionibus

Stima
€ 500 / 700

(Diritto) GAMBIGLIONI, Angelo. De maleficiis, cum additionibus

D Augustini Ariminensis, D. Hieronymi Chuchalon, & D. Bernardini

de Landriano. Hic accesserunt eiusdem argumenti tractatus

diuersi, nempe Do. Alberti de Gandino. Do. Bonifacii de Vitalinis.

Do. Pauli Grillandi. Do. Baldi de Periglis. Do. Iacobi de Arena. Omnia

nunc demum ex uetustissimorum exemplarium collatione ab

innumeris mendis, quibus hactenus scatebant, repurgata, summarijsque

illustrata. Lugduni, apud haeredes Iacobi Iuntae,

1555.

In 8vo (172 x 121 mm). 826 [2] pp. Marca tipografica al frontespizio,

iniziali e fregi xilografici. Testo su due colonne. Pergamena

flessibile coeva con titolo (sbiadito) manoscritto al dorso e al taglio

inferiore. Antiche firme di appartenenza al frontespizio (una cassata),

ove è presente anche una lieve gora e una piccola macchia

marginale, macchia d’inchiostro all’angolo inferiore di quasi metà

del libro, ma che in realtà affligge l’angolo delle pagine solo in punta,

rare annotazioni antiche.

[Con:]

GAMBIGLIONI, Angelo. Indices duo, quorum unus est super

tractatum Angeli Aretini de maleficiis: alter vero in Alberti Gandini,

Bonifacii Vitalini, & aliorum nempe Pauli Grillandi, Baldi de

Periglis, necnon Iacobi de Arena eiusdem materiae tractatus. [Rilegato

con:] Tractatus diuersi super maleficiis, nempe Do. Alberti

de Gandino. Do. Bonifacii de Vitalinis. Do. Pauli Grillandi. Do.

Baldi de Periglis. Do. Iacobi de Arena. Lugduni, apud haeredes

Iacobi Iuntae, 1555.

In 8vo (170 x 123 mm). 66 carte e 702 [2] pp. Marca tipografica

ad entrambi i frontespizi, iniziali e fregi xilografici. Testo su due

colonne. Pergamena flessibile coeva (sciupata), cerniera anteriore

quasi sciolta. Antiche firme di appartenenza alla sguardia, pallida

gora al frontespizio e alle carte successive, macchie d’inchiostro ad

una decina di carte, occasionali macchiette, gore marginali e sottolineature

coeve, galleria di tarlo al margine inferiore degli ultimi

sette fascicoli.Il trattato più famoso dell’illustre giurista Angelo Gambiglioni,

magistrato e docente a Ferrara e a Bologna, oltre che

bibliofilo collezionista. “Gli scritti del G. hanno impresso un’orma

profonda nella storia del diritto. Celeberrimo il Tractatus de maleficiis,

la più popolare e diffusa trattazione di diritto e procedura penale,

apparsa circa centocinquanta anni dopo le fatiche di Alberto

da Gandino e Bonifacio Antelmi (pseudo-Vitalini). Noto da sempre

il luogo della sua composizione, Bologna, l’anno, il 1438, è stato

precisato di recente sulla base del manoscritto della Biblioteca

apost. Vaticana, Vat. lat. 2650. […] Strepitoso il successo editoriale

testimoniato da 18 manoscritti […] dai numerosi incunaboli e dalle

successive edizioni del XVI secolo […].” (cfr. Treccani).