TAZZINA, NAPOLI, MANIFATTURA DI CAPODIMONTE, 1745-1750
in porcellana dipinta in policromia; il decoro “all’orientale”, coerente con la forma a campana nella versione allungata, mostra un uccello dal lungo becco appollaiato su una roccia Tahiu traforata da cui si diparte un ramo fiorito. Il decoro finissimo è anomalo nella produzione e denota la mano di un pittore esperto, forse l’autore dei decori Kakiemon dei piatti da alcuni attribuibili alla produzione del Buen Retiro (invv. 2037, 2040) o forse per qualità dei due vasi del Museo duca di Martina (invv. 2371, 4975), comunque databile tra il 1745 e il 1750 circa. Tazza a campana su piede ad anello, priva di ansa. Marca giglio in blu sul fondo ed etichetta di provenienza QUESTA ANTICHITÀ – TORINO all’interno; alt. cm 5,8
A CAPODIMONTE CUP, NAPLES, 1745-1750
Bibliografia di confronto
P. Giusti (a cura di), Porcellane di Capodimonte. La Real Fabbrica di Carlo di Borbone 1743-1759, cat. della mostra, Napoli 1993, pp. 97-101