ASTA A TEMPO | MONTELUPO: MAIOLICHE RINASCIMENTALI

ORCIOLO, MONTELUPO, SECONDA METÀ SECOLO XVI

in maiolica decorata in policromia, corpo ovoidale, imboccatura stretta ed estroflessa, base larga con piede piano appena sporgente; dai fianchi si dipartono due anse plastiche a forma di drago, dipinte in policromia. Il fronte è interamente decorato da un’esuberante ghirlanda di foglie con pigne e frutta, legata da nastri sui fianchi e centrata da due corolle floreali. Essa racchiude uno stemma a volute che mostra al suo interno l’emblema francescano (il braccio di San Francesco su quello di Cristo, sovrapposti alla croce posta su di un monte a sei cime), sormontato dalla testa di un cherubino. Tutta la superficie restante è dipinta con il classico motivo alla “palmetta persiana”, qui eseguita in una versione “estenuata”. Fausto Berti, pubblicando un orciolo analogo al nostro, lo riferisce genericamente a una “farmacia francescana”, senza poter stabilire però a quale spezieria appartenesse, in quanto non sono poche le maioliche montelupine che portano sul lato a vista il noto emblema francescano, e le differenze morfologiche che spesso le distinguono portano a credere che non si trattasse di un unico forni mento; alt. cm 42.5, diam. bocca cm 12,5, diam. piede cm 14,8

A SPOUTED PHARMACY JAR, MONTELUPO, SECOND HALF 16TH CENTURY

Bibliografia di confronto

F. Berti, La farmacia storica fiorentina, i “fornimenti” in maiolica di Montelupo (secc. XV-XVIII), Firenze 2010, p.124

PIATTO, MONTELUPO, 1570-1590 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, ampio cavetto e larga tesa a orlo poggiante su piede ad anello. L’intera superficie presenta un decoro denominato “a foglia con frutta policroma”, tipico delle botteghe montelupine all’inizio del Seicento, dove ampie foglie verdi prevalgono su piccoli frutti gialli. Il retro, smaltato di bianco, mostra tre anelli concentrici tracciati in bruno; diam. cm 32,4, diam. piede cm 15,4, alt. cm 4,5

A DISH, MONTELUPO, CIRCA 1570-1590

Bibliografia di confronto

F. Berti, Il Museo della Ceramica di Montelupo. Storia, tecnologia, collezioni, Firenze 2008, pp. 347-348 n. 58

ALBARELLO, MONTELUPO, INIZI SECOLO XVII

in maiolica dipinta in policromia, corpo cilindrico rastremato al centro, piede a disco e breve colletto con orlo estroflesso. L’intera superficie mostra il caratteristico decoro a “palmetta persiana”, qui delineato in maniera molto diluita, delimitato sul collo e alla base da un filetto giallo bordato in blu; alt. cm 26,8, diam. bocca cm 11,4, diam. piede cm 11,2

A PHARMACY JAR (ALBARELLO), MONTELUPO, EARLY 17TH CENTURY

Bibliografia di confronto

F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo, Vol. III, Montelupo 1999, p. 285 n. 120

PIATTO, MONTELUPO, 1620-1640 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, forma piana leggermente concava con orlo arrotondato dipinto in arancione e piede ad anello appena rilevato. La superficie è interamente ricoperta dalla decorazione policroma, mentre sul retro il piatto mostra tre linee concentriche in manganese. Sul fronte a piena superficie è raffigurato uno spadaccino rivolto verso la sua destra con armi in entrambe le mani, un cappello decorato da piume sul capo, entro il caratteristico paesaggio con due picchi montuosi e due edifici ai lati. . Lo stile pittorico ci porta a inserire questo piatto nell’ambito definito da Carmen Ravanelli Guidotti come “gruppo dei piedi piccoli”; diam. cm 31,7, diam. piede cm 14,5, alt. cm 5

A DISH, MONTELUPO, CIRCA 1620-1640

CRESPINA, MONTELUPO, METÀ SECOLO XVII

in maiolica decorata in policromia, insolita forma dodecagonale con parete baccellata e piede svasato. Sul fronte è raffigurata a piena superficie una figura femminile di contadina che reca sulle spalle una gerla ricolma di fiori; la donna indossa un abito a righe trattenuto sul busto da un corpetto arancio. Lo stile pittorico sembra trovare alcuni confronti molto prossimi nell’ambito del “pittore dei volti rotondi”. Sul retro pennellate in azzurro disposte in senso elicoidale intorno al piede; diam. cm 25,5, diam. piede cm 11, alt. cm 6,5

A MOULDED BOWL, MONTELUPO, HALF 17TH CENTURY

Bibliografia di confronto

E. Biavati, Ceramica secentesca di Montelupo, La filatrice, Faenza, LVI, (1970) nn. 2-6, pp. 69-73 tav. XXI

PIATTO, MONTELUPO, 1580-1600

in maiolica dipinta in policromia, larga tesa inclinata su cavetto piano. La decorazione, riferibile al gruppo che Fausto Berti individua come “estenuazione dei motivi rinascimentali”, prevede una serie di fasce concentriche sulla tesa, di cui la più rilevante è dipinta in blu con decori a graffito, mentre il centro del piatto è occupato da un medaglione circolare orlato di blu dipinto con un volatile in un paesaggio silizzato; diam. cm 31,8, diam. piede cm 15,5, alt. cm 4

A DISH, MONTELUPO, 1580-1600

Bibliografia di confronto

F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo, Vol. II, Montelupo 1998, p. 358 n. 271

CRESPINA, MONTELUPO, 1590 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, coppa con umbone centrale poco rilevato, orlo appena mosso e corpo sbalzato a formare sul retro più file di baccellature brevi e appuntite Il decoro sul fronte, eseguito con colori vivaci e prevalenza del giallo ocra, mostra al centro un medaglione con casolare a più edifici, contornato da un decoro a quartieri con riserve contenenti ornati fogliati disposti simmetricamente; alt. cm 6,2, diam. cm 25, diam. piede cm 11

A BOWL, MONTELUPO, 1590-1600

Bibliografia di confronto

F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo, Vol. II, Montelupo Fiorentino 1999, pp. 189-190 e p. 353 n. 258

ORCIO, MONTELUPO, SECONDA METÀ SECOLO XVII

in terracotta invetriata dipinta in policromia, corpo ovoidale con ampio collo terminante in un largo orlo appena estroflesso, due larghe anse a nastro leggermente concave applicate nella parte superiore, sul fronte nella parte inferiore foro per la fuoriuscita del liquido; l’intera superficie mostra un decoro marezzato, interrotto sul fronte dal cartiglio farmaceutico iscritto AQA.DI.ACETOSA; alt. cm 39, diam. bocca cm 20, diam. base cm 17,6

A PHARMACY JAR, MONTELUPO, SECOND HALF 17TH CENTURY

Bibliografia di confronto

F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo, Vol. III, Montelupo 1999, p. 368 figg. 312-314 (per la morfologia)

PIATTO, MONTELUPO, METÀ SECOLO XVII

in maiolica dipinta in policromia, forma piana leggermente concava con orlo arrotondato e piede ad anello appena rilevato. La superficie è interamente ricoperta dalla decorazione policroma, mentre sul retro il piatto mostra tre linee concentriche in manganese. Sul fronte a piena superficie è raffigurato uno spadaccino a cavallo, entrambi decorati da piume sul capo, rivolti verso la sinistra, inseriti nel tipico paesaggio tra due alberelli con frutti ai lati. Il piatto, che ben si inserisce nel gruppo tematico dei “cavalieri” tipici della produzione del figurato tardo, trova riscontro stilistico nella resa del paesaggio con un doppio arco centrato da una pietra tondeggiante in esemplari pittoricamente meno curati, ma utilizzato anche dal “Pittore dell’edificio porticato”; diam. cm 32,5, diam. piede cm 13,8, alt. cm 6

A DISH, MONTELUPO, HALF 17TH CENTURY

Bibliografia di confronto

C. Ravanelli Guidotti, Maioliche di Montelupo, Firenze 2019, p. 211 figg. 120-122

PLACCA, MONTELUPO, 1666

in maiolica dipinta in policromia di forma rettangolare, raffigurante la Madonna seduta, volta a sinistra, che regge il Bambino sulle ginocchia, il piccolo rivolto verso la madre mentre con entrambe le mani stringe i lembi del mantello; la scena incorniciata nella parte superiore da un ricco tendaggio dipinto in giallo. Di evidente derivazione robbiana, ispirandosi direttamente alla Madonna dell’Umiltà di Luca della Robbia (del tipo “von Beckerath”), questa targa è caratterizzata da una forte intonazione cromatica, specie nei dettagli anatomici, che riflette la cultura coeva dei cosiddetti “arlecchini”. Iscritta sul retro in manganese 1666/ Meo/ T.B.; cm 52x38,5

A PLAQUE, MONTELUPO, 1666

Bibliografia

G. Conti, L’arte della maiolica in Italia, Busto Arsizio 1980, n. 429;

G. Gentilini (a cura di), I Della Robbia e l’”arte nuova” della scultura invetriata, Firenze 1998, p. 381;

C. Ravanelli Guidotti, Maioliche di Montelupo, Firenze 2019, p. 274

GRANDE ORCIO DA VINO, MONTELUPO, 1620-1630 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, caratterizzato dalla forma “a fiasco” con un foro nella parte inferiore ed uno al centro della pancia, piede a disco, collo largo con orlo estroflesso. La parte frontale del vaso è coperta da un’esuberante decorazione con tralci, pampini e grappoli d’uva, disposti ad incorniciare il mascherone nel quale si inseriva il versatore; anche il retro è smaltato, ma privo di decorazione; alt. cm 83, diam. bocca cm 26, diam. piede cm 29,5

A LARGE MONTELUPO WINE JAR, CIRCA 1620-1630

Bibliografia di confronto

F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo, Vol. III, Milano 1999, pp. 361-363 tavv. 298-301

PIATTO, MONTELUPO, 1650 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, forma piana leggermente concava con orlo arrotondato e piede ad anello appena rilevato. La superficie è interamente ricoperta dalla decorazione policroma, mentre sul retro il piatto mostra tre linee concentriche in manganese. Sul fronte a piena superficie è raffigurato un alfiere rivolto verso la sua destra, ai lati due picchi montuosi; diam. cm 20,2, diam. piede cm 9, alt. cm 2,8

A DISH, MONTELUPO, CIRCA 1650

PIATTO, MONTELUPO, FINE XVI-INIZI XVII SECOLO

in maiolica dipinta in policromia, forma piana leggermente concava con orlo arrotondato dipinti in giallo e piede ad anello appena rilevato. La superficie è interamente ricoperta dalla decorazione policroma, mentre sul retro il piatto mostra tre linee concentriche in manganese. Sul fronte a piena superficie è raffigurato uno spadaccino con scudo, in testa un cappello piumato, entro il caratteristico paesaggio con due picchi montuosi, un casolare sulla destra e un alberello sulla sinistra; diam. cm 27,8, diam. piede cm 12, alt. cm 4,7

A DISH, MONTELUPO, LATE 16TH-EARLY 17TH CENTURY

ORCIOLO BIANSATO, MONTELUPO, 1640-1660

in maiolica dipinta in policromia, corpo ovoidale con base piana su piede a disco, alto collo cilindrico con orlo leggermente svasato, due anse a torciglione poggianti alla base si mascherone. L’intera superficie è ricoperta da un decoro “alla foglia blu”, interrotto sul fronte da un’ampia ghirlanda di foglie e frutta posta ad incorniciare un medaglione a fondo giallo bordato di azzurro centrato dalla rappresentazione della Fortuna, qui dipinta da una mano piuttosto incerta: Sotto entrambi i manici da segnalare la presenza di una marca con lettera S entro circolo; alt. cm 34,2, diam. bocca cm 13,2, diam. piede cm 13,4

A SPOUTED JAR, MONTELUPO, CIRCA 1640-1660

Bibliografia di confronto

F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo, Vol. III, Montelupo 1999, pp. 342-346 nn. 256-265

PIATTO, MONTELUPO, 1570-1590 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, ampio cavetto e larga tesa a orlo poggiante su piede ad anello. L’intera superficie presenta un decoro denominato “a foglia con frutta policroma”, tipico delle botteghe montelupine all’inizio del Seicento, dove ampie foglie verdi prevalgono su piccoli frutti gialli. Il retro, smaltato di bianco, mostra tre anelli concentrici tracciati in bruno; diam. cm 31,8, diam. piede cm 14,4, alt. cm 5

A DISH, MONTELUPO, CIRCA 1570-1590

Bibliografia di confronto

F. Berti, Il Museo della Ceramica di Montelupo. Storia, tecnologia, collezioni, Firenze 2008, pp. 347-348 n. 58

ALBARELLO, MONTELUPO, 1670-1690

in maiolica dipinta in policromia, corpo dalla morfologia atipica, ma documentata, di forma a rocchetto con parte centrale cilindrica tra due rigonfiamenti arrotondati, quello inferiore terminante in un piede basso con orlo arrotondato, quello superiore in breve collo che termina in una larga imboccatura a orlo estroflesso. L’intera superficie mostra una decorazione insolita, con una sorta di “raffaellesca” in giallo e arancio su fondale blu, che si porta sul retro a raffigurare un grande vaso biansato; sul fronte trovano inoltre spazio un cartiglio entro cornice sagomata iscritto PILL.O SINEQVIBVS e un ovale con la raffigurazione di un volatile, elemento questo riconoscibile in un vaso della Collezione Cora riferito da Fausto Berti ad una farmacia con insegna laica indicata come Farmacia dell’Oca; alt. cm 14,7, diam. bocca cm 6,8, diam. piede cm 5,8

A PHARMACY JAR (ALBARELLO), MONTELUPO, CIRCA 1670-1690

Bibliografia di confronto

F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo, Vol. III, Montelupo 1999, p. 164 fig. 68, p. 360 nn. 296-297

PIATTO, MONTELUPO, 1650 CIRCA

in maiolica dipinta in policromia, forma piana leggermente concava con orlo arrotondato e piede ad anello appena rilevato. La superficie è interamente ricoperta dalla decorazione policroma, mentre sul retro il piatto mostra tre linee concentriche in manganese. Sul fronte a piena superficie è raffigurata una filatrice con il fuso nella mano sinistra, ai suoi lati due grossi cespugli su altrettante collinette; diam. cm 24,5, diam. piede cm 9,4, alt. cm 4

A DISH, MONTELUPO, CIRCA 1650

PLACCA, MONTELUPO, SECONDA METÀ SECOLO XVII

in maiolica dipinta in policromia di forma rettangolare, raffigurante la Madonna seduta, volta a sinistra, che tiene in grembo il Bambino, in atto di afferrare con la mano sinistra il nodo del velo della; la scena incorniciata nella parte superiore da un tendaggio dipinto nei toni del verde, mentre una cornice a fondo manganese con trattini inclinati in bianco circonda l'intera placca. L'iconografia è ricavata da un marmo di Benedetto da Maiano, ora in collezione Blumenthal di New York, e spesso utilizzata in tutta la Toscana così come in area umbra; cm 37,5x30,2

A PLAQUE, MONTELUPO, SECOND HALF 17TH CENTURY

Bibliografia di confronto

C. Ravanelli Guidotti, Maioliche di Montelupo, Firenze 2019, p. 275-277 n. 8

MAIOLICA. MONTELUPO. Lotto di 4 volumi.

Storia della ceramica di Montelupo. Voll. I-III, V, 1997-2003

MAIOLICA. MONTELUPO. Lot of 4 volumes.

MAIOLICA. MONTELUPO. Lotto di 7 volumi.

Ceramiche antiche di Montelupo. Comune di Sesto Fiorentino, 1973;

La maiolica di Montelupo. Scavo di uno scarico di fornaci, 1977;

Antiche maioliche di Montelupo. Secoli XIV-XVIII, 1984;

La maiolica di Montelupo. Secoli XIV-XVIII, 1986;

Il museo della ceramica di Montelupo. Storia, tecnologia, collezioni, 2008;

Maioliche “figurate” di Montelupo, 2012;

Passione e collezione. Maioliche e ceramiche toscane dal XIV al XVIII secolo, 2014

MAIOLICA. MONTELUPO. Lot of 7 volumes

MAIOLICA. TOSCANA. Lotto di 3 volumi.

Storia della maiolica di Firenze e del contado. Secoli XIV-XVIII, due volumi, 1973;

Di Cafaggiolo e d’altre fabbriche di ceramica in Toscana, ristampa del 1980;

Ceramica toscana dal medioevo al XVIII secolo. Catalogo della Mostra di Monte San Savino, 1990

MAIOLICA. TUSCANY. Lot of 3 volumes.

MAIOLICA. TOSCANA. Lotto di 9 volumi.

Mostra della Maiolica toscana. Le riproduzioni ottocentesche, 1974;

La maiolica di Cafaggiolo, 1982;

La maiolica dei Terchi, 1982;

La ceramica medievale a Siena e nella Toscana meridionale (secc. XIV- XV), 1982;

Lo Spedale Serristori di Figline. Documenti e arredi, 1982;

Antiche ceramiche murali in Siena, 1983;

Ceramica Chigiana a San Quirico. Una manifattura Settecentesca in Val d’Orcia, 1996;

C’era una volta. La ceramica medievale nel convento del Carmine, 2002;

Ceramiche Rinascimentali di Castelfiorentino. L’ingobbiata e graffita in Toscana, 2004

MAIOLICA. TUSCANY. Lot of 9 volumes.

MAIOLICA. DELLA ROBBIA. Lotto di 6 volumi.

Forma e colore. La Bottega dei Della Robbia, 1965;

I Della Robbia in Casentino. Itinerario robbiano, 1984;

Le Robbiane di Radicofani e Santa Fiora, 1993;

I Della Robbia a Pistoia, 1995;

I Della Robbia e l’arte nuova della scultura invetriata, 1998;

I Della Robbia in Casentino. Itinerario robbiano, 2005

MAIOLICA. DELLA ROBBIA. Lot of 6 volumes.

MAIOLICA. MUSEO FAENZA. Lotto di 6 volumi.

La donazione Galeazzo Cora. Ceramiche dal Medioevo al XIX secolo, 1985;

Ceramiche pesaresi dal XVIII al XX secolo 1986;

Donazione Paolo Mereghi. Ceramiche europee ed orientali, 1987;

Ceramiche umbre dal Medioevo allo Storicismo. Prima parte: Orvieto e Deruta, 1988;

Ceramiche umbre dal Medioevo allo Storicismo. Parte seconda: Gubbio, Altri centri, lo Storicismo, 1989;

La donazione Angiolo Fanfani. Ceramiche dal Medioevo al XX secolo, 1990

MAIOLICA. FAENZA MUSEUM. Lot of 6 volumes.

MAIOLICA. MUSEI INTERNAZIONALI. Lotto di 6 volumi.

Victoria and Albert Museum. Catalogue of Italian Maiolica, 2 voll., 1940;

Rjksmuseum Amsterdam. Majolica, 1961;

Wallace Collection. Catalogue of Ceramics I: Pottery, Maiolica, Faience, Stoneware, 1976;

Herzog Anton Ulrich Museum Braunschweig. Italienische Majolika, 1979;

Italian Renaissance Maiolica from the William A. Clark Collection, 1986;

The J. Paul Ghetty Museum. Italian Maiolica: Catalogue of Collections, 1988

MAIOLICA. INTERNATIONAL MUSEUMS. Lot of 6 volumes.

MAIOLICA. REPERTORI. Lotto di 3 volumi.

Repertoire de la Maiolique Italienne, 2 voll., 1949;

Corpus della Maiolica italiana. Le maioliche datate fino al 1535, 2 voll., ristampa 1988;

Ceramiche italiane datate dal XV al XIX secolo. Per il “corpus” della maiolica Italiana di Gaetano Ballardini, 2004

MAIOLICA. REPERTOIRES. Lot of 3 volumes.

MAIOLICA. MUSEI FRANCESI. Lotto di 4 volumi.

Catalogue des majoliques des musées nationaux, 1974;

Museèe du Petit Palais. Catalogue des Ceramiques, I, 1984;

La Majoliques Italienne dans les Musees du Nord-Pas-de- Calais, 1986;

Forme e “diverse pitture” della maiolica italiana. La collezione delle maioliche del Petit Palais della Città di Parigi, 2006

MAIOLICA. FRENCH MUSEUMS. Lot of 4 volumes.

MAIOLICA. ITALIA. Lotto di 6 volumi.

I vasi da farmacia, 1973;

L’amico della ceramica. Guida per i collezionisti di terracotta maiolica porcellana, 1974;

La maiolica italiana dalle origini alla fine del Cinquecento, 1975;

 Il conoscitore di maioliche italiane del Rinascimento, 1992;

I ceramisti. Artisti Botteghe Simboli dal Medioevo al Novecento, ristampa 1992;

L’istoriato. Libri a stampa e maioliche italiane del Cinquecento, 1993

MAIOLICA. ITALY. Lot of 6 volumes.

MAIOLICA. MOSTRE. Lotto di 9 volumi.

La ceramica rinascimentale metaurense, 1982;

Immagini, personaggi ed emblemi cavallereschi sulla maiolica italiana, 1988;

Ceramica. Sacro e profano, 1989;

“Ai confini della maiolica ed oltre...”, 1990;

Ceramiche Italiane dal Rinascimento al Barocco, 1996;

Mastro Giorgio da Gubbio: una carriera sfolgorante, 1998;

Le ceramiche dei Duchi d’Este. Dalla Guardaroba al collezionismo, 2000;

Il secolo d’oro della maiolica. Ceramica italiana dei secoli XV-XVI dalla raccolta del Museo Statale dell’Ermitage, 2003;

Majolique. La faience italienne au temps does humanistes, 2011

MAIOLICA. EXHIBITIONS. Lot of 9 volumes.

MAIOLICA. MUSEI ITALIANI. Lotto di 9 volumi.

La raccolta di ceramiche del Museo di Roma, 1968;

Le maioliche del Museo Nazionale di Ravenna, 1976;

Le maioliche della Galleria estense di Modena, 1979;

Ceramiche occidentali del Museo civico medievale di Bologna, 1985;

Ceramiche nelle collezioni civiche bresciane, 1988;

Museo del vino di Torgiano. Ceramiche, 1991;

Maioliche istoriate Rinascimentali del Museo Statale d’arte medioevale e statale di Arezzo, 1993;

Pesaro. Museo delle ceramiche, 1996;

La collezione del Museo di palazzo Davanzati. Le ceramiche, 2015

MAIOLICA. ITALIAN MUSEUM. Lot of 9 volumes.