ARCADE | DIPINTI DAL XVI AL XX SECOLO

3 MARZO 2020

ARCADE | DIPINTI DAL XVI AL XX SECOLO

Asta, 0334
Firenze
Palazzo Ramirez Montalvo
Borgo degli Albizi 26


ore 10.30
lotti 1-120

ore 14.30
lotti 121-234

ore 16.30
lotti 244-353
Esposizione

FIRENZE
Venerdì     28 febbraio    10 -18
Sabato      29 febbraio    10 -18
Domenica   1 marzo       10 -18 
Lunedì        2 marzo       10 -18 

info@pandolfini.it

 
 
 
Stima   250 € - 20000 €

Tutte le categorie

1 - 30  di 342
115

Andrea Ansaldo

(Genova, 1584 – 1638)

ECCE HOMO

olio su tela, cm 140x114

 

ECCE HOMO

oil on canvas, cm 140x114

 

Bibliografia

M. Priarone, Andrea Ansaldo 1584-1638, Genova 2011, p. 264, cat. 38; M. Priarone in “Tre dipinti tre storie”. Restauri per il Seminario Arcivescovile di Genova, Genova 2019, pp. 36-47.

 

Artista del primo Seicento genovese, Andrea Ansaldo attira a partire dal terzo decennio importanti commissioni per dipinti e cicli ad affresco per le ricche dimore dell’aristocrazia genovese e per importanti edifici religiosi, distinguendosi sempre per una originale ricerca su diversi modelli anche esterni alla scuola pittorica locale, ispirandosi ora ai tardomanieristi toscani e lombardi, ora alla grande tradizione cinquecentesca veneta sino alla pienezza delle forme rubensiane.

Nella prima monografia dedicatagli il nostro dipinto è fatto risalire alla prima metà degli anni Trenta “poiché i personaggi, di grandi dimensioni e incombenti sul primo piano, rimandano, anche fisiognomicamente, a dipinti quali La Fortezza dei Musei di Strada Nuova o L’angelo che appare a Tobiolo di collezione privata” datati in questi anni (Priarone 2011, p. 264). Margherita Priarone ha poi ribadito in un più recente studio oltre alla piena autografia del dipinto anche la medesima collocazione cronologica, sottolineandone la delicatezza nella resa di ombre e penombre, il virtuosismo nei cangiantismi e gli armati dall’elmo lucente, tipici dell’Ansaldo (cfr. Priarone 2020, p. 43).

 

Stima   € 5.000 / 8.000
Aggiudicazione  Registrazione
278

Andrea Appiani

(Milano 1754 - 1817)

RITRATTO DEL MUSICISTA BONIFACIO ASIOLI

olio su carta riportata su tela, cm 44,5x31, senza cornice

 

PORTRAIT OF THE MUSICIAN BONIFACIO ASIOLI

oil on paper laid down on canvas, 44.5x31 cm, unframed

 

Si tratta del ritratto del musicista Bonifacio Asioli, compositore e Direttore del "Regio Conservatorio di Musica" di Milano, l'attuale Conservatorio "Giuseppe Verdi".

Secondo il Professor Fernando Mazzocca:


Il ritratto, che apparteneva ad una celebre famiglia di musicisti, fece una splendida carriera nella Milano napoleonica, dove era arrivato nel 1799, per poi essere nominato nel 1805 dal Viceré Eugenio de Beuharnais maestro da camera e direttore della Cappella Imperiale. Dal 1808 al 1814, quando lasciò Milano, fu direttore del conservatorio. 

Questo piccolo ritratto, dalla stesura raffinata, è da porsi in relazione a quello di maggiori dimensioni (cm. 60x46) di proprietà della Pinacoteca di Brera, ma in deposito alla Civica Galleria d'Arte Moderna di Milano (F. Frangi, in Pinacoteca di Brera. Dipinti dell'Ottocento e del Novecento. Collezioni dell'Accademia e della Pinacoteca, a cura di F. Mazzocca, Milano, 1993, pag. 32-33, n. 18). 

Da collocarsi agli inizi dell’ottocento, dovrebbe essere una sorta di studio del ritratto di Brera, del quale condivide la freschezza e l’espressività, ad un grado di ancora minore definizione, di una stesura veloce determinata dal gusto, tipicamente neoclassico ed in particolar modo utilizzato da Appiani, del non finito.

Stima   € 3.500 / 5.000
Aggiudicazione  Registrazione
1 - 30  di 342