Opere su carta: disegni, dipinti e stampe dal XV al XIX secolo

3 OTTOBRE 2018

Opere su carta: disegni, dipinti e stampe dal XV al XIX secolo

Asta, 0281
FIRENZE
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
ore 10,30                     
lotti 1-149

ore 15
lotti 150-317

Esposizione
FIRENZE
29 settembre - 2 ottobre 2018
orario 10-13 / 14–19 
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it
 
 
 
Stima   0 € - 30000 €

Tutte le categorie

121 - 150  di 316
129

Marco Benefial

(Roma, 1684 - 1764)

MARTIRIO DI SANT'AGNESE

penna e inchiostro, pennello e inchiostro acquarellato azzurro, carta vergellata, applicato su cartoncino, mm 85 x 121

 

MARTYRDOM OF SAINT AGNES

pen and ink, brush and pale blue wash, laid paper, laid down on cardboard, mm 85x121

 

Iscrizioni

"Santa Agnese Verge.e Mart.e", "Benefial" sul recto a penna.

 

Una scritta antica sul passapartout settecentesco del disegno indica nel pittore romano Marco Benefial l’autore di questa scena caratterizzata da impianto teatrale. La correttezza del riferimento è verificabile attraverso il confronto con fogli noti di Benefial quali la Flagellazione di san Lorenzo dell’Hessisches Landesmuseum di Darmstadt o la Decollazione di san Giovanni Battista del Kupferstichkabinett della Gemäldegalerie di Berlino; o ancora nel foglio oggi al Museum Kunstpalast di Düsseldorf, preparatorio per la pala d’altare realizzata dal pittore nella chiesa della Santissima Trinità degli Spagnoli a Roma, raffigurante lo stesso soggetto del nostro (cfr. Keen van Dooren, The drawings of Marco Benefial, "Master Drawings", 46, 2008, 1, 61-90).

Il formato orizzontale della composizione in particolare richiama quello delle tele, oggi in parte perdute (le opere conservate di questo ciclo si trovano al Museo Civico della città), eseguite da Benefial per la navata della cattedrale di Viterbo, dove sulla parete destra erano raffigurate scene di morte dei protomartiri e dei primi santi. La qualità dello studio qui offerto e la sua prossimità ai primi due disegni citati sopra, preparatori proprio per le tele viterbesi, avvalorebbe questa ipotesi. 

 

 

Stima   € 1.500 / 2.500
137

Giovanni Battista Merano                                                  

(Genova 1632  Piacenza 1698)                                              

APPARIZIONE DELLA MADONNA DEL CARMELO                                     

matita rossa, penna e inchiostro, pennello e inchiostro acquarellato, carta vergellata, quadrettato a matita nera e incollato su cartoncino, mm 290x190 

 

MADONNA OF THE CARMELO

red chalk, pen and ink, brush and wash, laid paper squared in black chalk, laid down on cardboard, mm 290x190                                                                

                                                                          

Iscrizioni                                                                

"G B Merano" a penna sul recto in basso a destra, presumibilmente autografa;

"G B Merano" 1632  1700 a penna sul cartoncino di controfondo in basso;     

"Scuola genovese" a penna sul cartoncino in alto; scritte poco chiare sul   

cartoncino in alto.                                                       

                                                                          

Provenienza                                                               

Genova, collezione G. Luxoro.                                              

Stima   € 3.500 / 5.000
Aggiudicazione  Registrazione
138

Octavianus Monfort

(attivo in Piemonte, notizie 1646 - 1696)

NATURE MORTE CON FRUTTI E FIORI IN UN PIATTO

coppia di dipinti a tempera su pergamena, mm 360x490

(2)

 

TWO STILL LIFE WITH FRUITS AND FLOWERS

a pair of painting, tempera on parchment, mm 360x490

(2)

 

 

Bibliografia di riferimento

P. Chiapatti, M. Rosci, Octavianus Monfort, Torino 1985.

A. Cottino, Octavianus Monfort, in Natura morta italiana tra Cinquecento e Settecento, catalogo della mostra a cura di M. Gregori e J. G. Prinz von Hohenzollern, Milano 2002, con bibliografia precedente.

 

La coppia di tempere su pergamena qui presentata rientra nella produzione di raffinate nature morte di Octavianus Monfort, come indicato nella scheda di cui è corredata, firmata da Marco Rosci e datata 1996.

Ancora scarse sono le notizie biografiche riguardo tale artista, probabilmente di origine piemontese, e ancora non pienamente messa a fuoco è la scansione cronologica delle opere che costituiscono il catalogo sinora riunito intorno al suo nome. All'interno di questo il Rosci segnala come rari siano i fondi bianchi su cui si stagliano i piatti, l'uno in ceramica e l'atro bronzeo, colmi di frutti e fiori, delle nostre Nature morte; rari ma comunque testimoniati dalla coppia segnalata da Giuliano Briganti in collezione privata romana e pubblicata dallo stesso Rosci nel 1985 (tavv. I - II) e da un'altra in collezione privata torinese (tavv. XLIII - XLIV).

Tipica è invece la predominante tonalità "bionda" che riluce dalle due pergamene.

 

 

 

Stima   € 18.000 / 25.000
121 - 150  di 316