Oggetti d'arte e Scultura, Porcellana e Maiolica

31 MAGGIO 2018
Asta, 0255
31

Attribuito a Alceo Dossena

Stima
€ 4.000 / 6.000
Aggiudicazione  Registrazione

Attribuito a Alceo Dossena

(Cremona 1878 – Roma 1937)

MADONNA COL BAMBINO

bassorilievo in marmo, diametro cm 77, spessore cm 8

 

Sulle eccezionali doti di scultore e imitatore degli stili del passato di Alceo Dossena il giudizio della critica è sempre stato pressoché unanime: Otto Kurz affermava infatti come il Dossena fosse stato in grado di “afferrare i fatti fondamentali dello stile personale di un artista, unendoli a un’espressione corretta” (cfr. O. Kurz, Falsi e falsari, Venezia 1961, pp. 140-146), e Carlo Ludovico Ragghianti lo stigmatizzava quale “vero artista” (C. Ludovico Ragghianti, I falsi artistici, in “Critica d’Arte”, VIII, 65, 1961, pp. 1-27).

Il suo profilo di scultore è stato quindi tratteggiato non solo descrivendo la sua duttilità tecnica che gli consentiva di riprodurre lo stile di ogni epoca, ma facendo emergere il suo personalissimo “tocco”, mai subordinato all’autore imitato (L. Azzolini, Alceo Dossena.  L’arte di un grande “falsario”, Cremona 2004, con bibliografia precedente).

Grazie agli studi che si sono susseguiti negli ultimi decenni è possibile dunque riconoscere le peculiari caratteristiche del suo fare artistico così legato ai moduli espressivi dei secoli passati, anche all’interno della sua documentata produzione di veri e propri falsi; produzione che è possibile circoscrivere soprattutto tra il 1818 e il 1828, anno quest’ultimo in cui il Dossena ruppe i suoi accordi con gli antiquari responsabili della circolazione di questi manufatti.

La bravura nel lavorare il marmo, restituendo un morbido plasticismo alle figure, contraddistingue il tondo qui offerto entro il quale è circoscritta la Sacra Famiglia, dove emerge chiaramente la personalità del Dossena nella definizione delle parti anatomiche e nella scioltezza con cui riesce a rendere le pieghe del manto e del velo sul capo della Madonna. Quel mosso chiaroscuro che incornicia il suo volto caratterizza altre realizzazioni dello scultore quale un rilievo firmato, passato in asta nel 2004 alla Finarte a Milano, in questo caso chiaramente ispirato a un modello donatelliano (cfr.  L. Azzolini, Alceo Dossena. L’arte di un grande “falsario”, Cremona 2004, p. 75).