MAIOLICHE E PORCELLANE DAL XV AL XVIII SECOLO

Firenze, 
mer 18 Aprile 2018
Asta Live 247
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49

PIATTO, URBINO O DUCATO, 1540-1550

€ 10.000 / 15.000
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PIATTO, URBINO O DUCATO, 1540-1550

in maiolica decorata in blu di cobalto, verde ramina, bruno di manganese, giallo antimonio nei toni del giallo e dell’arancio. Sul retro iscrizione al centro del piede iscrizione in corsivo Vluncano e Venera. Alt. cm 4,5, diam. cm 26,5, diam. piede cm 9,6

 

Il piatto ha profondo cavetto, tesa obliqua con orlo arrotondato, e poggia su basso piede ad anello, mentre il retro è ornato da righe gialle che sottolineano i contorni e al centro reca la scritta esplicativa della scena riprodotta sul fronte. Il piatto raffigura sulla sinistra Vulcano seduto intento a battere sull’incudine un arma, Cupido armato di arco che lo osserva da vicino, mentre sul lato opposto Venere in piedi circondata da amorini guarda verso un amorino che sembra reclamare la sua freccia. La scena è compresa tra la fornace di Vulcano, in cui s’intravede il fuoco acceso, e una roccia che fa da quinta; sullo sfondo un paesaggio con una citta collinare compresa tra un lago e alcune montagne, mentre il cielo mostra alcune nuvolette a chiocciola. La scena pare liberamente tratta da una o più incisioni: l’acquaforte Vulcano, Venere e Eros di Marcantonio Raimondi potrebbe aver ispirato l'uso della fornace alle spalle di Vulcano, ma l’incisione più prossima è quella di Marco Dente, anche se Vulcano nel nostro piatto è raffigurato con il martello abbassato. Tale soggetto fu spesso rappresentato nelle maioliche istoriate, come dimostra la diffusione in tutte le botteghe italiane: ricordiamo qui ad esempio la versione faentina di Baldassare Manara dall’incisione di Marco Dente, ma anche un’altra versione proposta in questa stessa asta. Lo stile pittorico invece è molto prossimo a quello della bottega di Guido Durantino, poi bottega Fontana