STAMPE E DISEGNI DAL XVI AL XX SECOLO - LIBRI ANTICHI E RARI

22 NOVEMBRE 2016
Asta, 0192
236

(Medicina – Illustrati 800) COTUGNO, Domenico. Opuscula medica

Stima
€ 350 / 400
Aggiudicazione  Registrazione

(Medicina – Illustrati 800) COTUGNO, Domenico. Opuscula medica

antehac seorsim ab auctore in lucem edita, nunc primum

in duo volumina collecta. Vol. I [-II]. Neapoli, Ex Officina Bibliographica

et Typographyca, 1826 - 1827.

In 8vo in 2 parti (202 x126 mm). vii [i] xvi 295 [5] pp. [iv] 365 [1]

pp. Ritratto calcografico dell’Autore in antiporta, 13 tavole calcografiche,

di cui 8 ripiegate. Mezzo vitellino coevo, dorso liscio con

titoli, filetti e decorazioni dorate e a secco, piatti marmorizzati, tagli

spruzzati. Esemplare fiorito come d’uso ma bella copia genuina in

legatura coeva.

PRIMA EDIZIONE COLLETTIVA dei più importanti saggi

scritti dal medico, anatomista e chirurgo Domenico Cotugno

(1736-1822). La prima parte si apre con il fondamentale De aquaeductibus

auris humanae internae anatomica, ove Cotugno descrisse

per primo il nervo naso-palatino, gli acquedotti del vestibolo e

della chiocciola dell’orecchio interno, dimostrando inoltre che il

labirinto era pieno di liquido e privo di aria. Seguono i Fragmenta

anatomico-physiologica etiam ad auditus organum spectantia, il De

sternutamenti physiologia, le Tabulae duae anatomicae nunc primum

cum earum explicationibus in lucem editae, l’orazione De animorum

ad optimam disciplinam preparatione, i saggi Del moto reciproco del

sangue per l’interne vene del capo e Dello spirito della Medicina (in cui

Cotugno sostenne l’importanza dello studio dal vivo), la Lettera I su

di una spezie di febbre putrida, e la Lettera II sull’elettricità del Sorcio.

La seconda parte contiene invece il De Ischiade nervosa Commentarius,

ove Cotugno delineò le cause e la sede della sciatalgia, e il De

sedibus variolarum, fondamentale indagine sul vaiolo. Interessante

notare che nell’opuscolo De animorum, orazione data il 3 novembre

1778 nell’Archiginnasio Regio di Napoli, il Cotugno si sofferma

sull’attualissimo concetto di meditazione intesa come “attenzione”.