UN SECOLO TRA COLLEZIONISMO E MERCATO ANTIQUARIO A FIRENZE

19 OTTOBRE 2016
Asta, 0190
32

Giacinto Gimignani

Stima
€ 15.000 / 20.000
Aggiudicazione  Registrazione

Giacinto Gimignani

(Pistoia 1606 -  Roma 1681)

CRISTO SALE AL CALVARIO

olio su tela, cm 123x172

siglato "G.G.F." e "PIST" in basso a destra

 

 

 

Riferibile alla maturità di Giacinto Gimignani, l’inedito dipinto qui presentato sollecita il confronto con l’affresco di uguale soggetto eseguito dal pittore pistoiese sulla parete destra della cappella Barsotti, a sinistra nel coro della chiesa di S. Agostino a Lucca.

Dedicata alla Passione di Cristo, la decorazione della cappella presenta sulla parete sinistra la scena della Flagellazione, firmata e datata per esteso “HIACINTUS GIMIGNANUS PISTORIENSIS A. S. MDCLVII”. La data del 1657 indica probabilmente la fine dei lavori comprendenti, oltre alla Salita al Calvario sulla parete opposta, le personificazioni delle Virtù Cardinali dipinte a fresco nelle lunette soprastanti le scene cristologiche, e figure di putti en grisaille ai lati di busti scolpiti (si veda in proposito U.V. Fischer, Giacinto Gimignani 1606-1681. Eine Studie zur roemische Malerei des Seicento, Freiburg 1975, pp. 164-65, n. 74; I. Pardini, Gli affreschi di Giacinto Gimignani nella chiesa di S. Agostino di Lucca, in “Rivista di archeologia storia costume” XXI, 1993, 1, pp. 47-56).

Se la scena della Flagellazione richiama, modificandola, la pala di uguale soggetto ma di formato verticale eseguita dal Gimignani nel 1634 per la chiesa di Santa Maria in Via a Camerino, la Salita al Calvario trova un confronto ancora più immediato con la tela qui offerta, che ne costituisce verosimilmente un “ricordo” ovvero una rielaborazione ulteriore.

Le principali differenze riguardano l’atteggiamento di Cristo, che nell’affresco lucchese è rivolto all’indietro, quasi ad incontrare lo sguardo di Maria che segue il corteo, e la posizione della Veronica, identica alla nostra ma posta a destra nella composizione, quasi a includere la figura del Salvatore tra due figure femminili.

Insieme a quella della cappella Bocella a destra nel coro nella stessa chiesa, non documentata altrimenti e comunque poco nota, e a una pala nella chiesa di S. Paolino, la decorazione della cappella Barsotti costituisce la produzione lucchese di Giacinto Gimignani, al ritorno da Roma e dopo una breve attività fiorentina distinta dagli affreschi in palazzo Niccolini, del 1654.

Ringraziamo Ursula Fischer Pace per il suo aiuto nella catalogazione di questo lotto.