Importanti Dipinti Antichi

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Giuseppe Zocchi

€ 40.000 / 60.000
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Giuseppe Zocchi

(Firenze 1716 - 1767)

L’INCONTRO DI JEPHTE CON LA FIGLIA

olio su tela, cm 47x61,5

Il dipinto è offerto insieme al relativo disegno preparatorio ad inchiostro bruno e acquerello su carta mm 190x260

 

Provenienza

Collezione privata;

New York, Colnaghi, fino al 1987;

collezione privata;

Londra, Sotheby’s, 11 dicembre 2003, n. 202;

Roma, Alfredo Pallesi;

Roma, collezione privata;

 

Bibliografia

G. Sestieri, Il Capriccio Architettonico in Italia nel XVII e XVIII secolo, Roma 2015, III, pp. 332-333, figg. 5 e 5,1.

 

Protagonista del vedutismo fiorentino ma ricercato altresì come frescante, paesista, disegnatore e incisore, Zocchi legò la sua fortuna e il suo nome al mecenatismo del marchese Andrea Gerini, cui fu debitore della formazione tra Roma e Venezia e della committenza della sua opera più nota, le due serie di vedute dedicate alla città e alle ville di Firenze, incise dai suoi disegni originali e pubblicate a partire dal 1744.

Alla committenza dei marchesi Gerini rimanda, se pure indirettamente, il dipinto qui offerto, legato nel tema vetero-testamentario, nelle dimensioni e nello stile al Trionfo di David da tempo riconosciuto come proveniente da quella raccolta. Nel pubblicare il dipinto (passato in asta da Christie’s a Londra nel dicembre 1987) Alessandro Tosi ne proponeva giustamente l’identificazione con il Trionfo di David: Architettura, e alquante figure descritto al n. 65 del catalogo di vendita della collezione Gerini redatto nel 1825 da Pietro Benvenuti e François-Xavier Fabre, con le stime di Giuseppe Bezzuoli (A. Tosi, Inventare la realtà. Giuseppe Zocchi e la Toscana del Settecento, Firenze 1997, pp. 118-19). Il dipinto citato reca la firma dell’autore e la data da Venezia nel 1749: un’indicazione cronologica che sarà opportuno estendere anche al nostro, che solo l’andamento compositivo da sinistra a destra, coincidente con quello del Trionfo di David, impedisce di considerare suo effettivo pendant. Nella collezione Gerini la tela citata si accompagnava invece al Trionfo di Giuditta, apparentemente non ancora riemerso. Entrambi i soggetti citati, insieme a quello più raro del dipinto qui offerto e ad altri relativi ai cicli di Giuseppe e di Mosè, furono ripresi da Zocchi nelle illustrazioni del Vecchio Testamento incise da Francesco Bartolozzi e pubblicate a Venezia da Giuseppe Wagner nel 1758. Appena variato nello sfondo ma per il resto in tutto corrispondente al dipinto, il disegno che lo accompagna fu probabilmente eseguito ai fini della presentazione al committente. Anche il Trionfo di Davide già in collezione Gerini era stato preceduto da un disegno in tutto simile al nostro: diviso ormai dal dipinto, passò in asta da Sotheby’s a Londra nel 1991.