Stampe e disegni moderni e contemporanei da una collezione italiana - III

305

Wassily Kandinsky

€ 8.000 / 10.000
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Wassily Kandinsky

(Mosca 1866 – Neuilly sur Seine 1944)

LITHOGRAPHIE FÜR DIE VIERTE BAUHAUSMAPPE. 1922

Litografia a 4 colori. mm 285x240. Foglio: mm 360x340.

Roethel, 162.

Firmata a matita e monogrammata e datata “22” sulla pietra in

basso a sinistra.

Unica edizione a 110 esemplari (10 dei quali su Japon) firmati

e non numerati realizzata per la IV cartella del Bauhaus

“Italienische und russiche künstler”.

 

Ottima impressione stampata su vèlin. Al recto in basso a

destra timbro a secco della Libreria Prandi di Reggio Emilia.

Ossidazione uniforme da vecchio passe-partout, per il resto

ottima conservazione.

 

 

La vera opera d’arte nasce dall’ “artista” in modo misterioso,

enigmatico, mistico. Staccandosi da lei assume

una sua personalità, e diviene un soggetto indipendente

con un suo respiro spirituale e una sua vita

concreta. Diventa un aspetto dell’essere. Non è dunque

un fenomeno casuale, una presenza anche spiritualmente

indifferente, ma ha come ogni essere energie

creative, attive. Vive, agisce e collabora alla creazione

della vita spirituale. [...] Allo stesso modo un quadro

ben dipinto non è quello che ha dei valori esatti, o una

distinzione quasi scientifica tra toni caldi e freddi, ma

quello che ha una vera vita interiore. E un buon disegno

è quello in cui non si può cambiare nulla senza

distruggere questa vita interiore, indipendentemente

dal fatto che contraddica le regole dell’anatomia, della

botanica o di un’altra scienza. Il problema non è

sapere se la forma esteriore (che è sempre casuale) è

rispettata, ma se l’artista ha bisogno di questa forma

nella sua apparenza esteriore. Allo stesso modo non

bisogna usare un colore perchè esiste in natura, ma

perchè è necessario al quadro. Insomma, l’artista non

solo è autorizzato ma è obbligato a usare le forme che

gli servono.

Wassily Kandinsky, Lo spirituale nell’arte, 1910