Reperti Archeologici

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GRANDE PELIKE APULA A FIGURE ROSSE

€ 1.800 / 2.500
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GRANDE PELIKE APULA A FIGURE ROSSE

Materia e tecnica: argilla rosata, vernice nera, suddipinture in bianco e giallo, modellata al tornio veloce e a stampo

Labbro ad echino; collo cilindrico a profilo concavo indistinto dal corpo ovoide; anse a nastro costolate impostate verticalmente dal collo alla spalla; piede ad echino modanato

Decorazione accessoria: sotto al labbro ovoli ad impressione, sul collo da un lato fascia con tre grandi palmette aperte a ventaglio fra infiorescenze, cui fa seguito un kyma ionico e una serie di linguette verticali, dall’altro un ramo di olivo orizzontale fra coppie di linee parallele orizzontali e fila di puntini; sotto alle scene figurate motivo a meandro interrotto da scacchiera; sotto alle anse grande palmetta aperta a ventaglio fra girali vegetali e infiorescenze; anse decorate con ramo di olivo, piede risparmiato all’attacco con il vaso e nella parte inferiore

Decorazione: lato A) scena di gineceo: al centro una giovane donna seduta a sinistra su un’importante sedia decorata, si guarda in uno specchio tenuto nella mano sinistra, mentre l’altro braccio riposa sulle gambe; accanto a lei una cista aperta sopra una base; la fanciulla è vestita con chitone plissettato e un lungo himation che le cade dalle spalle e indossa il kekryphalos, la stephane radiata, orecchini pendenti, collana di perle a doppio giro, armille ai polsi e calzari, i piedi sono appoggiati su un suppedaneo; di fronte a lei un giovane nudo e stante a destra, stante sulla gamba destra, tiene un oggetto nella mano destra e porta l’himation arrotolato sul braccio sinistro; dietro alla giovane seduta si trova un’ancella stante e volta a sinistra, abbigliata in modo analogo all’altra figura femminile,  in atto di porgere un grande alabastron di profumo alla padrona; nel campo in alto una coppia di eroti androgini, nudi e affrontati in volo con le ali aperte recano uno una tenia ricamata e l’altro un cembalo e uno specchio.  

Lato B) scena dionisiaca fra una giovane donna gradiente a destra e retrospiciente, con kekryphalosstephane radiata, orecchini, collana e armille reca una lunga tenia nella mano destra ed un grande ramo fiorito nell’altra; di fronte a lei  un giovane nudo, con l’himation arrotolato sul braccio sinistro, con folti capelli ricciuti fermati da una tenia, tiene un grappolo d’uva nella destra ed un lungo tirso nell’altra mano

Il pittore dedica particolare attenzione alla resa anatomica delle figure e grande cura nei panneggi degli abiti

Produzione: ceramica apula a figure rosse

Stato di conservazione: ricomposta integralmente da frammenti; difetti di cottura

Dimensioni: alt. cm 34; diam. bocca cm 17

Datazione: seconda metà IV sec. a.C.

 

Per confronti: A.D. Trendall, A. Cambitoglou,  The Red-figured Vases of Apulia II, Oxford 1982