Monumentale opera enciclopedica commissionata da Napoleone Bonaparte, nata dalla spedizione scientifica francese in Egitto durante la campagna degli anni tra il 1798 e il 1801
[Commission des sciences et arts d’Égypte]. Description de l’Égypte, ou Recueil des observations et des recherches qui ont été faites en Égypte pendant l’expédition de l’armée française. Parigi, Imprimerie Impériale, 1809–1829 e Panckoucke, 1820-1829.
In quarto (219 x 131 mm) e in folio Jesus (687 x 516 mm). 26 volumi di testo della seconda edizione, 1 solo volume della Preface in quarto, 1 volume della Preface historique e 10 volumi di tavole della prima edizione. Centinaia di tavole su carta forte con le 14 tavole di uccelli e le 15 di mineralogia colorate “au pinceau”, caratteristica degli esemplari in “grand papier” (manca il volume delle carte geografiche e 107 tavole, bruniture e fioriture sparse, piccoli marginali strappi, altri difetti minori.) Legatura dei volumi in quarto in mezza pelle marrone con tasselli verdi per titolo e numerazione dei volumi; legatura dei volumi in formato Jesus in mezzo marocchino testa di moro con angoli e decorazioni di ferri dorati firmata “K Kaufmann Rel. Paris”, dorsi a 5 e 6 nervi, sui compartimenti decorazioni di gusto egizio con cartigli, teste e fiori, sui piatti supralibros calligrafico in arabo che reca il nome Ibrahim entro cerchio circondato da ali stilizzate e sormontato da sfinge alata (qualche spellatura sui nervi, piccole mancanze e alcuni difetti).
La Description de l’Égypte costituisce uno dei progetti editoriali più grandiosi del XIX secolo, un capolavoro assoluto dell’illustrazione scientifica e, al tempo stesso, uno dei primi e più approfonditi studi sistematici sull’Egitto antico e moderno. La sua pubblicazione suscitò un entusiasmo senza precedenti per la civiltà egizia, la cui influenza si diffuse rapidamente nelle arti decorative, nell’architettura e nella moda, dando vita al celebre stile “retour d’Égypte”.
L’opera fu realizzata da un nutrito gruppo di studiosi e scienziati - i cosiddetti savants - che accompagnarono la spedizione di Napoleone, documentando monumenti, paesaggi, flora, fauna, usi e costumi della regione con disegni, mappe, descrizioni e rilievi che combinano arte e scienza in un modo innovativo per l'epoca. Oltre 2.000 artisti e tecnici, tra cui circa 400 incisori, si dedicarono alla produzione delle illustrazioni. Per le incisioni su rame venne impiegata una macchina ideata da Nicolas-Jacques Conté, una sorta di pantografo meccanico che facilitava il trasferimento dei disegni sulle lastre; molte delle lastre di rame furono depositate presso la Calcografia del Louvre, dove si trovano ancora oggi.
Perfetta sintesi di rigore scientifico e altissimo valore estetico, l’opera si trova raramente completa, il presente esemplare non è completo ma di grande fascino e in buono stato di conservazione. Va inoltre sottolineato che pochissimi esemplari sono comparsi sul mercato con legatura firmata: il nostro si distingue per la splendida legatura dell’atelier Kauffmann, celebre dinastia parigina di legatori d’arte con radici ottocentesche, attiva almeno dal 1847. La maison mantenne una continuità tecnica e stilistica per oltre ottant’anni, consolidata sotto la guida di Karl Kauffmann, relieur dal 1875 al 1929, dapprima in rue Dauphine e successivamente in rue Git-le-Cœur. Alla morte di Karl, l’atelier passò a Francis Horclois, marito di Berthe Kauffmann, garantendo così la prosecuzione della tradizione familiare.
Il raffinato supralibros calligrafico in arabo sui piatti, che reca il nome “Ibrahim”, fa ritenere che il primo proprietario sia stato Ibrahim Hilmi Pasha, feldmaresciallo, figlio del Khedivè Ismāʿīl Pasha, studioso e bibliofilo, autore della monumentale bibliografia The Literature of Egypt and the Soudan. In seguito, i volumi passarono a Paolo Rustom Pasha, nato al Cairo, ultimo discendente di Rustom Pasha, Gran Visir del Sultano Solimano il Magnifico, e imparentato, per un ramo cadetto, con la famiglia di Ibrahim Hilmi Pasha.
A monumental encyclopaedic work commissioned by Napoleon Bonaparte, born out of the French scientific expedition to Egypt during the campaign between 1798 and 1801