Ubaldo Gandolfi
(San Matteo della Decima, 1728 - Ravenna, 1781)
NUDO ACCADEMICO
olio su tela, cm 74x53, senza cornice
ACADEMIC STUDIES
oil on canvas, 74x53 cm, unframed
Esposizioni
La raccolta Molinari Pradelli. Dipinti del Sei e Settecento, Bologna, Palazzo del Podestà, 26 maggio - 29 agosto 1984;
I Gandolfi: Ubaldo, Gaetano, Mauro. Disegni e dipinti, Venezia, Isola di S. Giorgio Maggiore, 10 settembre - 1 novembre 1987; Bologna, Palazzo Pepoli Campogrande, 8 novembre - 20 dicembre 1987.
Bibliografia
R. Roli, Pittura bolognese 1650-1800. dal Cignani ai Gandolfi, Bologna 1984, pp. 126, 266;
La raccolta Molinari Pradelli. Dipinti del Sei e Settecento, catalogo della mostra (Bologna, Palazzo del Podestà, 26 maggio - 29 agosto 1984) a cura di C. Volpe, Firenze 1984, p. 113;
I Gandolfi: Ubaldo, Gaetano, Mauro. Disegni e dipinti, catalogo della mostra (Venezia, Isola di S. Giorgio Maggiore, 10 settembre - 1 novembre 1987; Bologna, Palazzo Pepoli Campogrande, 8 novembre - 20 dicembre 1987), Venezia 1987, p. 59;
D. Biagi Maino, Ubaldo Gandolfi, Torino 1990, p. 255, ill. 74.
Si riporta la scheda di Donatella Biagi redatta in occasione del catalogo della mostra La raccolta Molinari Pradelli. Dipinti del Sei e Settecento.
“La pratica del disegno dal modello in posa era largamente in uso nelle accademie pittoriche del Settecento. Ubaldo vi si dedicò anche al di fuori del suo lungo discipulato presso l’Accademia Clementina, come testimonia quest’opera da datarsi negli anni della maturità. Anche in questo caso, dunque, il dipinto si propone come un esercizio autonomo ad uso degli amatori e collezionisti. Come nei molti disegni analoghi che del pari ci sono giunti, lo studio del modello viene proposto da Ubaldo con una stesura che accentua le avventure della luce e dell’ombra, in un significativo recupero della macchia carraccesca, operato tuttavia non senza l’arricchimento consentito della conoscenza della pittura veneta”.
Opere dichiarate di interesse culturale particolarmente importante dal Ministero per i Beni Culturali, ai sensi dell'art. 3 della legge 1.6.1939. n. 1089 con decreto del 19 aprile 1984.
The Italian Soprintendenza considers this paintings to be a work of national importance and requires it to remain in Italy; it cannot therefore be exported from Italy.