Lazzaro Baldi
(Pistoia, 1624 - Roma, 1703)
SACRA FAMIGLIA CON SAN GIROLAMO E DUE SANTI VESCOVI
olio su tela, cm 76x50
HOLY FAMILY WITH SAINT JEROME AND TWO SAINT BISHOPS
oil on canvas, 76x50 cm
Esposizioni
La raccolta Molinari Pradelli. Dipinti del Sei e Settecento, Bologna, Palazzo del Podestà, 26 maggio - 29 agosto 1984;
Le stanze delle muse. Dipinti barocchi della collezione di Francesco Molinari Pradelli, Firenze, Galleria degli Uffizi, 11 febbraio – 11 maggio 2014.
Bibliografia
V. Casale, I quadri di canonizzazione: Lazzaro Baldi, Giacomo Zoboli. Produzione, riproduzione e qualità, in 'Paragone', 33, 1982, 389, pp. 33-61;
La raccolta Molinari Pradelli. Dipinti del Sei e Settecento, catalogo della mostra (Bologna, Palazzo del Podestà, 26 maggio - 29 agosto 1984) a cura di C. Volpe, Firenze 1984, p. 128;
G. Sestieri, Repertorio della pittura romana della fine del Seicento e del Settecento, I, Torino 1994, p. 19;
M. Droghini, Lazzaro Baldi e la committenza Possenti. Una scelta in favore dell'arte cortonesca, in La cattedrale di Fabriano, a cura di B. Cleri, G. Donnini, Fabriano 2003, pp. 169-175;
Le stanze delle muse. Dipinti barocchi della collezione di Francesco Molinari Pradelli, catalogo della mostra (Firenze, Galleria degli Uffizi, 11 febbraio – 11 maggio 2014), a cura di A. Mazza, Firenze 2014, pp. 256-257, scheda 77.
Si riporta un estratto della scheda redatta da Federico Fischetti e pubblicata in occasione della mostra Le stanze delle muse. Dipinti barocchi dalla collezione di Francesco Molinari Pradelli.
“L’opera è un bozzetto preparatorio per la pala d’altare della cappella di san Girolamo nella cattedrale di San Venanzio a Fabriano. Per volontà testamentaria del defunto Girolamo Possenti la cappella fu fatta decorare tra il 1681 e il 1682 dai suoi figli, che affidarono a Lazzaro Baldi la tela in questione e, nelle pareti laterali, quelle raffiguranti la Visitazione di Maria a santa Elisabetta e il Martirio di sant’Agata. In un insieme saturo di figure, i santi vescovi sono inginocchiati in adorazione della Madonna col Bambino, mentre alla loro sinistra san Girolamo è intento a scrivere, e in alto, in secondo piano, si scorge san Giuseppe, che nella redazione finale della pala d’altare ha lo sguardo rivolto verso l’alto anziché verso la scena centrale. Come si evince da alcune lettere datate tra gennaio e giugno 1980 conservate nell’archivio Molinari Pradelli, il riconoscimento della relazione tra bozzetto e opera compiuta si deve a Vittorio casale, che in seguito ne dava notizia in uno dei suoi importanti contribuiti alla conoscenza di Baldi (Casale 1982, p. 46). Qui lo studioso lodava la piccola tela come ‘uno degli esempi più tipici (e migliori) di quelle atmosfere tenebrose e un po’ negromantiche che caratterizzano certa produzione baldiana’. […] Effettivamente la composizione gremita di figure funziona meglio nella dimensione ridotta e nel piglio energico del bozzetto, piuttosto che nella sua faticosa trasposizione in scala monumentale”.
Opere dichiarate di interesse culturale particolarmente importante dal Ministero per i Beni Culturali, ai sensi dell'art. 3 della legge 1.6.1939. n. 1089 con decreto del 19 aprile 1984.
The Italian Soprintendenza considers this paintings to be a work of national importance and requires it to remain in Italy; it cannot therefore be exported from Italy.