Sebastiano Ricci
(Belluno, 1659 - Venezia, 1734)
GLORIFICAZIONE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE
olio su tela, cm 131x71, senza cornice
THE GLORIFICATION OF THE ARTS AND SCIENCES
oil on canvas, 131x71 cm, unframed
Bibliografia
R. Pallucchini, Giunte a Sebastiano Ricci, in 'Proporzioni', III, 1950, p. 214;
J. Daniels, Sebastiano Ricci, Hove 1976, n. 394; fig. 331;
J. Daniels, Sebastiano Ricci. L'opera completa, Milano 1976, n. 169;
R. Pallucchini, La Pittura nel Veneto. Il Settecento, Milano 1995, I, p. 23;
A. Scarpa, Sebastiano Ricci, Milano 2006, p. 497, n. 410; fig. 297.
Reso noto da Rodolfo Pallucchini quando si trovava in collezione privata a Parigi, il dipinto è stato subito identificato come bozzetto per la composizione su tela (cm 800x400) al centro della volta del Seminario Patriarcale a Venezia (cfr. Pallucchini 1995, cit., fig. 18; Scarpa 2006, cit., pp. 335-36, cat. 543, fig. 298). Parte del complesso progettato da Baldassarre Longhena nell’area culminante con la punta della Dogana, l’edificio ospitava in origine la scuola per alunni nobili tenuta dai Padri Somaschi, di cui la sala in questione costituiva la biblioteca. Da qui, naturalmente, il soggetto della nostra composizione, affiancata da due tele minori di Antonio Zanchi e Nicolò Bambini. In relazione alle date di queste ultime (1705 e prima del 1710, rispettivamente) anche quella del dipinto di Sebastiano Ricci è stata anticipata al primo decennio del Settecento rispetto alla proposta di Pallucchini (1950) che in un primo tempo la aveva situata intorno al 1720. La decorazione è comunque descritta nel 1733 da Antonio Maria Zanetti (Descrizione di tutte le pubbliche pitture della città di Venezia…. 1733, p. 337). A seguito della soppressione dell’ordine dei Somaschi nel 1810, l’edificio divenne sede del Seminario Patriarcale nel 1817 ed è tuttora noto con questa denominazione.