Giovanni Battista Beinaschi
(Fossano o Torino, 1636 - Napoli, 1688)
SAN GIACOMO MAGGIORE
olio su tela, cm 96,5x74
SAINT JAMES THE GREAT
oil on canvas, 96.5x74 cm
Provenienza
Napoli, Collezione Antonio Astuto nel 1716 (?);
Firenze, Mercato antiquario;
Firenze, Collezione privata.
Bibliografia
V. Pacelli, F. Petrucci, Giovan Battista Beinaschi. Pittore barocco tra Roma e Napoli, Napoli-Roma 2015, pp. 297-298.
Si riporta qui di seguito un estratto della scheda pubblicata nella monografia del 2015 redatta da Gianluca Forgione.
"Questa mezza figura di apostolo, gentilmente segnalata da Nivola Spinosa, è agevolmente identificabile con San Giacomo Maggiore in virtù della tradizionale somiglianza fisionomica col Cristo e sopratutto per la presenza dei suoi più frequenti attributi iconografici: il bordone e la mantella scura da pellegrino.
Se necessari sembrano i confronti con le altre mezze figure, ugualmente stagliate contro il fondo scuro, dipinti dal Beinaschi, ed in particolare con i Santi Cosma e Damiano nella cappella di San Pantaleone dell'Oratorio dei Girolamini, il San Giacomo in oggetto denuncia una stretta vicinanza all'opera di Salvator Rosa, per ragioni di natura stilistica, ma principalmente per l'intensità emotiva ed intellettuale, unita a mistero, che trapela dallo sguardo del ritrattato. La stessa figura ritorna nella Cena in casa di Simone, sulla destra, tanto da rendere plausibile una realizzazione coeva. osserviamo che nell'inventario napoletano di Antonio Astuto del 1716 erano presenti: ' Sei mezze figure al naturale in tele di quattro palmi e tre'. La cultura partenopea del dipinto e la pennellata lunga e scorrevole, ancora lanfranchiana, indurrebbero ad ipotizzare una datazione al primo periodo napoletano, tra la metà e non oltre la fine del settimo decennio".