Ventura Salimbeni
(Siena 1569-1613)
RITRATTO DEL CARDINALE GIOVANNI PICCOLOMINI
olio su tela, cm 113X82
PORTRAIT OF CARDINAL GIOVANNI PICCOLOMINI
oil on canvas, 113x82 cm
Di seguito riportiamo integralmente la scheda critica redatta da Prof. Marco Ciampolini:
"Il ritratto raffigura il cardinal Giovanni Piccolomini vissuto fra il 1475 e il 1537. Si tratta di un’opera commissionata per illustrare, assieme al suo pendant con Ascanio I Piccolomini, i due primi due Arcivescovi “Piccolomini” dell’Arcidiocesi di Siena. Mentre il ritratto di Ascanio I Piccolomini, arcivescovo dal 1588 al 1597, è stato realizzato dal vero da Francesco Vanni, come bene è stato argomentato da Gabriele Fattorini e Laura Bonelli (Per pascere gli occhi e l’anima: le predilezioni estetiche dei proprietari di ville in età moderna, in Vita in villa nel Senese, dimore, giardini e fattorie, a cura di Lucia Bonelli Conenna e Ettore Pacini, Pisa 2000, 2000, p. 178, fig. 180, fig. col.), quello di Giovanni Piccolomini fu eseguito “a memoria” basandosi su un perduto dipinto, che ritraeva il personaggio di profilo e a mezzo busto, un dipinto che è servito anche per una xilografia di primo Cinquecento, che infatti presenta l’immagine del cardinale in controparte rispetto al nostro dipinto. Il pittore non poteva raffigurare Giovanni Piccolomini frontalmente come invece fece Francesco Vanni per il pendant, ma solo di profilo. Usò invece un modello dal vero per raffigurare le altre parti del personaggio, come rivelano le bellissime mani. Nonostante la derivazione, l’opera ricevette un’alta considerazione, come dimostra la sua copia seicentesca facente parte della serie di cardinali senesi del Palazzo Pubblico di Siena. Infatti l’opera si dimostra di mano di Ventura Salimbeni, come rivela il suo stile, perfettamente omogeneo a quello della maturità del pittore. I due ritratti Piccolomini furono certamente raffiguratimentre Ascanio I era arcivescovo, ossia in un periodo compreso fra il 1588 al 1597.