Rutilio Manetti e bottega, sec. XVII
RITRATTO DI PRELATO
olio su tela, cm 70x49,5
Rutilio Manetti and workshop, 17th century
PORTRAIT OF A PRELATE
oil on canvas, 70x49.5 cm
Il dipinto è corredato da una scheda critica di Marco Ciampolini che riportiamo integralmente: "Il dipinto raffigura un prelato, probabilmente di casa Piccolomini, a mezzo busto, con berretta nera e mezzetta in tessuto marezzato. Il personaggio è posto su un fondo disadorno, mentre una fonte di luce bassa artificiale che proviene da sinistra ne definisce con esattezza le fisionomie, indagando perfino la qualità delle epidermidi e il rossore delle gote. Siamo di fronte a un pittore caravaggesco, seppure di un naturalismo temperato, infatti nella ricerca di equilibrio compositivo e nel volto dall’ovale perfetto, traspare una, seppur sottile, ricerca di armonia classica. L’opera corrisponde allo stile di Rutilio Manetti degli anni venti del Seicento, quando abbandonato il tardo manierismo della prima attività, il pittore introduce nelle sue pitture un naturalismo edulcorato e il fascino della pittura notturna, rischiarata dal lume di candela delle sperimentazioni di Gerrit Van Hontorst, da noi Gerardo delle Notti, che lo porta a realizzare capolavori come il Riposo nella Fuga in Egitto di San Pietro inCastelvecchio a Siena (1621). Sono di questo periodo anche ritratti come quello magnifico di Pier Maria Romolo Saracini (1624) della Collezione Chigi Saracini di Siena. Rispetto a questapittura ‘aulica’, il ritratto in oggetto rivela uno stile maggiormente semplificato, che denuncia l’intervento della bottega, specie nelle parti secondarie come le vesti marezzate."