Italia settentrionale, fine secolo XVIII
GIOVE AMMONE
rilievo in marmo di forma circolare, cm 72x62x20
Northern Italy, late 18th century, Jupiter Ammon, marble relief
Bibliografia di confronto
D. Modonesi, Museo Maffeiano. Iscrizioni e rilievi sacri latini, Roma, 1995, pp. 14-15
Il culto di Giove Ammone si è sviluppato attraverso la fusione di due divinità: Giove, il dio del cielo e del tuono nella religione romana, e Ammone, il dio egizio dell'aria e della fertilità. Il culto di Giove Ammone è un esempio di sincretismo religioso, in cui le divinità di culture diverse vengono integrate in un unico pantheon. Questa sincretizzazione riflette l'influenza greca e egizia sulla cultura romana, particolarmente diffusa in età imperiale, e dimostra come le tradizioni religiose possano evolvere e adattarsi nel corso del tempo. La sua raffigurazione più comune è quella di un uomo barbato con corna di ariete sulla testa, simbolo della sua relazione con l'Ammone e con l'ariete sacra.
Il rilievo che presentiamo riprende la struttura tipica dell'oscillum romano che veniva appeso durante le cerimonie in onore di Dioniso e successivamente per decorare l'area del teatro come simbolo del culto dionisiaco. Un esemplare prossimo al nostro, sia per la struttura che per la decorazione, è l'oscillum con volto di Giove Ammone conservato al Museo Maffeiano di Verona. Benché di dimensioni inferiori, è tuttavia credibile che sia stato utilizzato come modello in età neoclassica per la realizzazione del nostro rilievo. In entrambi, il volto della divinità è circondato da fitti riccioli, gli occhi sono ben incisi e allungati, dalla fronte corrucciata e solcata dalle rughe si dipartono grandi corna ricurve e capelli riccioluti. La bocca semiaperta lascia scorgere i denti ed è circondata dalla barba a tortiglioni. La cornice è ornata da una fascetta a fusarole e perline e un orlo a foglie d'acanto. Il piede è centrato da una foglia liscia solcata al centro.