SCULTURE E OGGETTI D'ARTE DAL MEDIOEVO ALL'OTTOCENTO

Firenze, 
mer 18 Giugno 2025
Asta Live 1371
127

Innocenzo Fraccaroli, attr.

€ 8.000 / 12.000
Stima

Innocenzo Fraccaroli, attr.

(Castelrotto di Valpolicella 1805 – Milano 1882)

ATALA E CHACTAS

gruppo in terracotta, cm 98x55x60; completo di base in legno dipinto e parzialmente dorato, cm 50x66x56

 

Attributed to Innocenzo Fraccaroli, Atala and Chactas, teracotta

 

Provenienza

Collezione privata

 

Bibliografia di confronto

A. Mauri, Atala e Chactas gruppo d’Innocenzo Fraccaroli, in Gemme d’arti italiane III, Milano e Venezia, 1847, pp. 59-64

 

Il soggetto della scultura è tratto da uno dei più fortunati romanzi dell’Ottocento, Atala ou les amours de deux sauvages dans le désert di François-René de Chateaubriand. Il libro, pubblicato a Parigi nel 1801, diventa un classico della letteratura francese e della letteratura romantica. Ispirato al mito rousseauiano del “buon selvaggio”, il romanzo narra dell’amore appassionato e tragico di due giovani nativi americani, Atala e Chactas. Il giovane guerriero indigeno Chactas è tenuto prigioniero nel villaggio dove vive Atala, una nativa americana convertita al cristianesimo, che colta da pietà, lo libera e fugge con lui nella foresta. I due vengono sorpresi da un temporale tropicale durante il quale, temendo il peggio, si stringono in un abbraccio appassionato, momento scelto dallo scultore per la sua opera. Per non contravvenire a un voto di castità pronunciato sul letto di morte della madre, e consapevole di non poter resistere all’impeto di Chactas, di cui si è innamorata, Atala ingerisce del veleno, che in breve tempo la conduce alla morte.