MEDAGLIE DI VENEZIA. MONETE E MEDAGLIE IN ORO ESTERE

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GIOVANNI I CORNER (1625-1629) XCVI DOGE. MEDAGLIA CELEBRATIVA CONIATA NELLA ZECCA DI ROMA NEL 1647 OPUS GIOACCHINO FRANCESCO TRAVANI

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GIOVANNI I CORNER (1625-1629) XCVI DOGE. MEDAGLIA CELEBRATIVA CONIATA NELLA ZECCA DI ROMA NEL 1647 OPUS GIOACCHINO FRANCESCO TRAVANI

Ar gr. 56 mm. 48 IO CORNELIVS DVX VENET OBIIT A D MDCXXIX Busto del Doge a s. con corno dogale e mantello R/ ÆTERNÆ IN PATREM OPTIMVM OBSERVANTIÆ MEMORIAM EXTARE VOLVIT IN HOC METALLO VVLTVS EIVS EXCVSO FEDERICVS CARD CORNELIVS ROMÆ AN MDCXXXXVII su nove righe Rif: Vannel-Toderi 501 (bronzo) Volt. 937 (bronzo)

Della massima rarità. Coniazione coeva. Patina di medagliere, FDC Of the maximum rarity. Coeval coinage. Cabinet tone, MS

 

Trattasi del secondo esemplare in argento apparso sul mercato di questa straordinaria medaglia coniata nella zecca di Roma per volere del cardinale Federico Corner, figlio del Doge, come omaggio al padre. Questa medaglia però, rispetto a quella già nota (cfr. Asta Ranieri 16, lot. 391), presenta un peso nettamente superiore (56 grammi in luogo di 40 grammi), corrispondente cioè a quello di un doppio ducato veneziano con Santa Giustina, per cui è da considerarsi un unicum. Ricordiamo che il numismatico Piero Voltolina nella sua monumentale opera sulla medaglistica veneziana cita l’esistenza di soli esemplari in bronzo.