Toscana, fine secolo XVI
RELIQUIARIO
in bronzo e rame fuso, cesellato, inciso e dorato, base circolare ornata da simboli della Passione entro riserve sagomate, fusto a sezione circolare con ampio nodo ovoidale su cui si svolgono le rappresentazioni della Croce, dell’Ecce Homo e degli strumenti e simboli della Passione. La struttura della teca ha forma circolare con aperture scandite da cariatidi e poggia su un’ampia base cesellata con teste di cherubini che sorreggono festoni. Il coperchio, analogamente decorato, ha il finale in forma di Crocefisso; alt. cm 37,5
Tuscan, late 16th century, a reliquary
La forma architettonica dell’opera rientra pienamente nel periodo artistico della “Rinascenza” in cui proliferavano le speculazioni teoriche sugli edifici a pianta centrale. Stilisticamente complesso nel decoro per la compresenza di elementi come le teste di cherubini con festoni, che decorano la base e il coperchio della teca, o le cariatidi della stessa, il reliquiario dimostra di essere un’opera creata per mano di un orefice ben aggiornato sugli allora “moderni” gusti artistici rinascimentali. Per la ricchezza degli sbalzi e dei ceselli e per la forma strutturale, l’opera è ben paragonabile con il reliquiario dei Santi Pietro e Paolo della Chiesa di San Salvatore di Ognissanti a Firenze, realizzato da manifattura fiorentina della fine del XVI secolo