MAIOLICHE E PORCELLANE DAL XV AL XVIII SECOLO

Firenze, 
mer 18 Aprile 2018
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COPPIA DI ORCIOLI DA FARMACIA, FAENZA(?), 1550 CIRCA

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COPPIA DI ORCIOLI DA FARMACIA, FAENZA(?), 1550 CIRCA

in maiolica dipinta in monocromia blu con alcune parti in bruno marrone e giallo ocra, su fondo smaltato azzurro detto berettino, con tocchi di bianco stagno. La decorazione interessa l'intera superficie del vaso con motivo a larghe foglie tripartite dal contorno irregolare e boccioli stilizzati. Sotto l’ansa si estende un largo cartiglio arricciato ed accartocciato ai lati che reca le diciture D De Capari e D. De Mastici, delineati in lettere gotiche. La ripetitività della decorazione a fogliame in monocromia turchina, come ornamento per vasi apotecari, è da tempo motivo di riflessione da parte degli studiosi per la determinazione certa della provenienza di questa tipologia apotecaria. Il repertorio decorativo fitomorfo a foglia bipartita in monocromia cobalto su fondo azzurrato, usato in prevalenza per corredi apotecari, è stato per molto tempo attribuito a più centri di produzione italiana tra la fine del XVI e gli inizi del XVIII secolo. Riteniamo invece possibile un’eventuale attribuzione in ambito veneto, sostenuta dal confronto con i grandi piatti a fondo berettino con decoro fogliato, come ad esempio quello del Museo di Norimberga, nel quale il decoro mostra foglie bipartite in blu e azzurro e piccoli fruttini tondeggianti, che, seppur in uno stile più raffinato, ricordano molto l’ornato dei nostri vasi. Un piatto di minori dimensioni dello stesso museo, con solo decoro fogliato, sembra fornire inoltre un confronto stringente: lo stile più corrivo e soprattutto il bordo decorato con lo stesso motivo che compare sul collo e sul piede dei nostri vasi apotecari è spesso presente in opere venete, che hanno costituito un esempio per tutte le manifatture coeve. Però anche il confronto con opere faentine con decoro “a fogliami” del secolo XVI ci pare convincente, e forse più degli altri: infatti sia la forma allungata dell’orciolo, il cannello rivolto verso l’alto decorato con foglia frastagliata alla base, e la forma del piede alta su base molto aggettante dal profilo arrotondato, sia il ductus pittorico del decoro e del cartiglio, per quanto ispirato a esemplari veneti, trova valido riscontro in opere faentine, con le quali ci pare affine anche la qualità dello smalto berettino e del decoro “scuro”. Alt. cm 25, diam. bocca cm 7,8, diam. piede cm 9,8