Dipinti e sculture antiche

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Jacob de Heusch

€ 40.000 / 60.000
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Jacob de Heusch

(Utrecht 1656 – Amsterdam 1701)

PAESAGGIO COSTIERO CON ROVINE ANTICHE

MARINA CON BARCHE E FIGURE

coppia di dipinti ad olio su tela, cm 60,5x97,5
il primo quadro è firmato "Heusch" in basso a destra sulla roccia 

(2)

 

Provenienza

Collezione Serristori, Firenze;

Sotheby’s, Asta Serristori, Firenze, maggio 1977, n. 36

 

L’inedita coppia di tele qui presentata costituisce un esempio tipico della fortunata produzione di Jacob de Heusch, documentata da numerose opere firmate in parte eseguite a Roma, dove l’artista neerlandese fu attivo quasi per un ventennio, o recanti date successive al ritorno in patria ma sempre ispirate al soggiorno italiano.

Documentato a Roma per la prima volta nel gennaio del 1675 in occasione di una riunione dei Bentvueghels cui parteciparono giovani colleghi destinati a un luminoso avvenire, tra i quali Gaspar van Wittel, De Heusch risulta presente in città nel corso degli anni Ottanta e ancora nel 1692, prima del ritorno in patria dove operò per quasi un decennio.

Formatosi come pittore di paesaggio nella bottega dello zio Willem de Heusch, a Roma Jacob fu attratto dalle soluzioni che nella prima metà del secolo avevano imposto Gaspard Dughet e Salvator Rosa e che i loro epigoni, da Crescenzio Onofri a Pietro Montanini, tuttora praticavano con successo. Sofisticato interprete di quei modelli, e in particolare di quelli rosiani, secondo quanto racconta Houbraken nella sua biografia dell’artista, Jacob de Heusch ne fu in effetti il tramite più efficace per i pittori di paesaggio della prima metà del Settecento, da Adrien Manglard a Andrea Locatelli.

Autore di numerosi disegni di veduta dedicati alle antichità romane, De Heusch inserisce numerosi motivi dal vero nei suoi paesaggi ideati e nelle sue vedute fluviali; ne è un tipico esempio la prima composizione qui offerta, in cui una scena costiera di fantasia è limitata a sinistra dalle rovine del Palatino, così come apparivano nel prospetto su via dei Cerchi. Le ritroviamo in controparte in due composizioni firmate dell’artista dove inquadrano composizioni fluviali di invenzione, una delle quali eseguita a pendant di una veduta di Ripa Grande (A. Busiri Vici, Jacob de Heusch (1656-1701). Un pittore olandese a Roma detto il “copia”. A cura di Cinzia Martini, Roma 1997, numeri 9 e 13).

Ancora più frequente, sebbene con numerose variazioni, la veduta costiera nel secondo dipinto, desunta con ogni evidenza dalle soluzioni compositive proposte nella prima metà del secolo da Salvator Rosa, costante riferimento di Jacob de Heusch anche per le figurine di soldati e bagnanti che anche qui vediamo. Da modelli dell’artista napoletano quali la tela a Roma nella Galleria Doria Pamphilj, o quella al Metropolitan Museum di New York discendono infatti le opere più felici di Jacob de Heusch, quali la Marina con soldati a Vienna, nella galleria della Akademie der bildende Künste, o quella già presso Schlichte Bergen a Amsterdam e, per l’appunto, la tela che qui proponiamo.