Orologi da polso e da tasca - II

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OROLOGIO DA POLSO PATEK PHILIPPE NAUTILUS REF 3800/1, MOV. N. 01’930'412, IN ACCIAIO, CON SCATOLA E GARANZIA DATATA 1993

€ 8.500 / 10.000
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OROLOGIO DA POLSO PATEK PHILIPPE NAUTILUS REF 3800/1, MOV. N. 01’930'412, IN ACCIAIO, CON SCATOLA E GARANZIA DATATA 1993

Cassa a cuscino in due corpi in acciaio lucido e satinato, fondello fissato sui lati da quattro viti, vetro zaffiro. Quadrante antracite a righe orizzontali in rilievo, indici applicati e lancette a bastone con inserto in materiale luminescente, datario ad ore 3, secondi al centro. Movimento a carica automatica calibro 330SC. Bracciale integrato alla cassa a maglie satinate e lucide in acciaio, chiusura deployante Patek, cassa, quadrante e movimento firmati

dim. mm 37x38

 

La storia del Patek Philippe Nautilus è strettamente legata alla storia di un altro orologio iconico, il Royal Oak Audemars Piguet, la cui creazione ha determinato  la nascita di un’intera nuova categoria di orologi di lusso in acciaio.

Negli anni ’70, dato il crescente successo riscosso dal Royal Oak, Patek Philippe decise che era arrivato il momento di sviluppare un orologio sportivo esclusivo con finiture e particolari di altissima qualità.

Per Patek Philippe questo nuovo modello ebbe un ruolo chiave nella strategia marketing della maison: il suo compito era quello di rinfrescare l’immagine del marchio mantenendo intatta la tradizione di produttori di altissimo livello. Il target per questo nuovo modello era rappresentato dai dinamici managers di alto livello della nuova generazione.

Il designer scelto per la creazione di questo nuovo modello fu lo stesso Gerald Genta, già padre del Royal Oak.

L’idea ispiratrice venne dalla forma dell’oblò, simile a quelli che si trovano sulle navi transatlantiche. La cassa era formata da una solida carrure monoblocco e dalla caratteristica lunetta ottagonale fissata da quattro viti laterali per garantire l’impermeabilità. Ciascuno degli otto lati della lunetta era leggermente incurvato tracciando un arco perfetto. Il quadrante nero o grigio scuro, era caratterizzato da marcate linee orizzontali a rilievo, indici a bastone e lancette con inserti in materiale luminescente e la finestrella per la data a ore 3. lancette a bastone  chiare. Un bracciale in acciaio satinato e lucido con chiusura deployante integrato alla cassa contribuiva ad accrescere  la forte personalità di questo modello.

Il nome dell’orologio deriva dal racconto di Giulio Verne ‘Ventimila leghe sotto il mare’, dove Nautilus è il sottomarino usato da Capitano Nemo. L’orologio, infatti offre una resistenza all’acqua fino a 120 metri grazie alla particolare struttura della cassa in cui la combinazione delle larghe anse con le orecchie laterali offre una maggior resistenza all’infiltrazione dell’acqua con l’aumento della pressione.

La prima referenza del Nautilus, la 3700/1 in acciaio, fu introdotta sul mercato nel 1976.

Nel 1981 fu lanciata la Referenza 3800/1 con un diametro un po’ ridotto rispetto al primo modello, di 37,5 mm contro i 42 mm, in alternativa alle grandi dimensioni del modello 3700/1 che, inizialmente, detrminarono un’accoglienza un po’ tiepida fra il pubblico di appassionati. Negli anni il Nautilus è diventato un ‘must’ tra gli sportivi di alto livello e le prime referenze create per questo orologio sono sempre molto ricercate sul mercato.