Importanti Dipinti Antichi

19 APRILE 2016
Asta, 0170
8

Marco Pino

Stima
€ 18.000 / 25.000
Aggiudicazione  Registrazione

Marco Pino

(Costa al Pino, Siena, 1525 - Napoli 1583)

MADONNA CON BAMBINO E SAN GIOVANNINO

olio su tavola, cm 75,5x59 senza cornice

 

Provenienza

Sotheby's New York, 17 aprile 1986, lotto 137 (Marco Pino) ;

Christie's New York, 10 ottobre 1990, lotto 125 ("Cerchia di Marco Pino")

Collezione privata, Firenze

 

Bibliografia

M. Zezza, Marco Pino l'opera completa, Napoli 2003, scheda A.101, pp. 285-286, fig. a p. 303

 

 

L’opera qui presentata è inclusa nella monografia di Andrea Zezza sul pittore senese. Lo studioso riporta una breve scheda sulla tavola indicandola come un’invenzione compatibile con le opere di Marco Pino, e a conferma di ciò indica la vicinanza con la Madonna il Bambino e San Giovannino del Lindenau Museum di Altenburg (inv. nr. 168) e con la Madonna con Bambino e Santi del Museo Civico di Arte Sacra di Montalcino.

Date le analogie con i modelli di Domenico Beccafumi, di cui Marco Pino fu allievo negli anni Trenta del Cinquecento, è possibile che la tavola qui offerta risalga agli ultimi tempi in cui il pittore lavorò a Siena.

Successivamente infatti, dal 1543, Marco Pino si recò a Roma per collaborare con Perin del Vaga e Daniele da Volterra agli affreschi della Sala Paolina in Castel Sant’Angelo con le Storie di Alessandro Magno e nella Cappella Della Rovere a Trinità dei Monti; dagli anni Cinquanta invece si aprì la fase napoletana quando si delineò quel suo personale linguaggio in cui si combinarono le eleganti movenze di Beccafumi, la grazia di Perin del Vaga e il classicismo monumentale di Daniele da Volterra.

L’attività pittorica di Marco Pino a Napoli, città che in quel momento poteva garantirgli commissioni artistiche di rilievo, fu molto importante per l’Italia meridionale della seconda metà del Cinquecento influenzando una nutrita schiera di allievi. Sebbene nel campo della critica l’artista non abbia ricevuto grandi consensi non è da trascurare come abbia inventato una tipologia di umanità dolente e amorevole, che raggiunge l’apice nei gruppi raffiguranti Madonna con Bambino, e che si estende alla nostra tavola; anche qui infatti viene messo in evidenza il rapporto di tenerezza tra Maria e il piccolo Gesù, e l’elezione di questo reciproco amore è rinforzata dalla luce aurea proveniente dall’apertura quasi teatrale del panneggio alle spalle delle figure. Tipici di Marco Pino, e presenti nel nostro dipinto, sono anche il disegno elegante e nervoso, l’uso disinvolto della figura serpentinata e una gamma cromatica con una dominante argentea fatta di verdi brillanti, azzurri profondi e rosa cangianti.