Dipinti dei sec. XIX-XX

23 APRILE 2013

Dipinti dei sec. XIX-XX

Asta, 0069
Firenze
Palazzo Ramirez- Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
Esposizione

FIRENZE
da mercoledì 17 a domenica 21 aprile 2013
orario 10.00 - 13.00 / 14.00 - 19.00
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it

 
 
 
Stima   100 € - 22000 €

Tutte le categorie

31 - 60  di 199
282
Pietro Luchini
(Bergamo 1800 - Bologna 1883)
TANCREDI FERITO TROVATO DA ERMINIA
olio su tela, cm 350x300
firmato

Opera con il medesimo titolo è menzionata nel Comanducci, quarta edizione,
vol. III, p. 1765

"A riguardar sovra il guerrier feroce/la male avventurosa era
fermata,/quando dal suon della dolente voce/per lo mezzo del cor fu
saettata./Al nome di Tancredi ella veloce/accorse, in guisa debbra e
forsennata./Vista la faccia scolorita e bella,/non scese no, precipitò di
sella;/E in lui versò d'inessicabil vena/lagrime, e voce di sospiri
mista:/in che misero punto or qui mi mena/Fortuna? A che veduta amara e
trista?/Dopo gran tempo i'ti ritrovo appena,/Tancredi, e ti riveggio, e non
son vista;/vista non son da te, benchè presente;/e trovando ti perdo
eternamente." da Gerusalemme Liberata, canto XIX, CIV-CV

Quando la scintilla del genio brillando improvvisamente di tutto il suo splendore si sviluppa nell'anima d'un artista e con subita forza scuotendolo e infiammandolo, da quella bassa e greve atmosfera della mediocrità entro la quale, come nell'aere senza stelle di Dante, s'aggirano a tuorme
... l'anime di coloro
che vivon senza infamia e senza lode,
lo trasporta quasi un magico velo in più eccelse regioni a respirare l'etere purissimo del bello; allora come di domestica felicità esultar debbono tutti gli animi gentili, che teneri della patria gloria, costantemente e coi voti o coi fatti anelano e cooperano all'incremento di quelle scienze e di quelle arti, che la patria stessa a maggior gloria adducono. Una si giusta esultanza frammista alla più gradita sorpresa provammo noi, e con noi, pigmei dell'arte, molti giganti in fatto di gusto o di pittoriche discipline, in rimirando nella esposizione di quest'anno il bel dipinto di Pietro Luchini, rapprensentante il ferito Tancredi trovato da Erminia e dallo scudiero Vasrino. Il quadro è alto braccia quattro e largo braccia quattro, onc. nove, con le figure più del naturale; e la sua dimensione rendendone difficile l'allogamento nelle sale superiori del palazzo di Brera, venne il Luchini consigliato ad esporlo in compagnia dall'altre dieci minori sue opere in una delle sale terrene, detta dei gessi. Felice divisamento fu nel Luchini quello di scegliere ad argomento del suo grandioso lavoro uno dei più cari episodi della Gerusalemme, nel quale, la differenze di sesso, di età d'affetti, di nazione e quindi di costume offriva all'immaginazione del pittore un naturale aggruppamento di tre personaggi improntati da tre nobilissimi e svariati caratteri, i quali sebbene dalla sagacità dell'artista fra loro decisamente distinti, concorrono meravigliosamente a produrre una grave e commovente unità d'azione, che tutti appaga le esigenze dell'occhio e con estetica potenza scuota l'anima del riguardante. Chiunque affacciasi a quel dipinto, nè sia digiuno della bellezza del primo tra i poemi d'Italia e forse del mondo d'un solo sguardo s'avvede come l'intelletto e la mano del pittore siensi lasciati guidare dalla musa sublime, che cantò quell'affettuoso e tenero subjetto. [...]

cit.da Belle Arti, Esposizioni in Brera. Sul dipinto di Pietro Luchini rappresentante Tancredi
ferito trovato da Erminia e Varsino. Cenni di Ottavio Tasca, da Glissons, n’appuyons pas. Giornale, anno I, n.35, 20 settembre 1834
 
Stima   € 15.000 / 20.000
Aggiudicazione  Registrazione
289
Giovanni Fattori
(Livorno 1825 - 1908)
CONGIURA DI PATRIOTTI TOSCANI
olio su tavoletta, cm 12,5x10
firmato
sul retro: firmato e dedicato: All'amico carissimo Jacopo Cavallucci, il
suo vecchio amico Gio Fattori. imbro mostra Fattorina Firenze 1925 ed
etichetta recante il titolo, sulla cornice etichetta Galleria Pesaro

Provenienza
Collezione Enrico Checcucci

Esposizione
Mostra del centenario della nascita, Firenze, 1925

Bibliografia
Giovanni Malesci, Giovanni Fattori, Novara, 1961, pag. 27, n. 7, p. 343
Bruno della Chiesa, L'opera completa di Fattori, Milano , 1970, p. 87 n. 6

In Toscana i francesi rimangono fino al giugno 1860, ed è tra il 1859 e il
1860 che Giovanni Fattori si reca sui luoghi degli scontri con gli
austriaci, per documentarsi in vista di un grande quadro dedicato ai
recenti, drammatici avvenimenti contemporanei.
Tra i provvedimenti del governo provvisorio infatti, è il bando di un
concorso (poi noto come Concorso Ricasoli) per la rappresentazione delle
più importanti battaglie del Risorgimento: un tema ancora poco praticato
dalla pittura di storia, tradizionalmente volta a ricordare, seppure spesso
in modo allusivo, storie e personaggi del passato. La ricerca pittorica di
Fattori, che pur non arruolandosi come volontario, come avevano fatto
colleghi artisti e amici, aderiva al clima patriottico che animava la
Firenze di metà secolo, risultava invece perfettamente in linea con le
direttive del concorso: la pratica del disegno e della pittura dal vero,
che Fattori condivide proprio a partire da questa data con i colleghi
macchiaioli, lindagine sulla resa sintetica, immediata, di spazio, forme e
colori, non poteva infatti essere scissa per il pittore livornese
dallosservazione del dato reale, e in un frangente tanto drammatico
dallinteresse per gli eventi politici e civili della contemporaneità
Ricorderà infatti lartista, ormai anziano, in un frammento autobiografico
del 1901: Il 59 e il 66 mi entusiasmai per la redenzione dItalia che
suscitò in me i migliori sentimenti innamorandomi dei fatti darme. Studiai
la vita militare e illustrai i principali fatti darme (I francesi
passando per la Toscana mi dettero agio di studiarli minutamente da vicino
(Fattori 1980, pp. 33-34).
Comincia così a divenire preponderante per Fattori e per gran parte della
storia della pittura italiana linteresse per la rappresentazione di fatti
avvertiti da subito come epocali per la storia della nazione e del popolo
italiano; ed è da un punto di vista popolare, vale a dire umanissimo e
antiretorico, che Fattori imposterà i suoi dipinti storici, privilegiando
visuali apparentemente secondarie e marginali. (in: 1861, I pittori del
Risorgimento, Catalogo mostra, Milano 2010, p.118)
 
Stima   € 20.000 / 25.000
31 - 60  di 199