Reperti Archeologici

17 DICEMBRE 2013

Reperti Archeologici

Asta, 0050

Firenze
Palazzo Ramirez Montalvo
Borgo degli Albizi, 26


Esposizione

FIRENZE
dal 12 al 15 dicembre 2013
orario 10.00 - 13.00 / 14.00 - 19.00
Palazzo Ramirez-Montalvo
Borgo degli Albizi, 26
info@pandolfini.it

 
 
 
Stima   150 € - 35000 €

Tutte le categorie

61 - 90  di 282
62
Importante collezione di trentadue frammenti di ceramica attica
Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente,
suddipinture in bianco e paonazzo, dettagli resi a graffito
Ceramica attica a figure nere: un grande frammento pertinente probabilmente
ad un cratere di cui si conserva parte della baccellatura, lattacco
dellansa e le figure di due guerrieri volti a destra uno con elmo sciita,
laltro con elmo corinzio con alto pennacchio e iscrizioni sinistrorse fra
le figure; due frammenti pertinenti a due differenti lip-cups del Gruppo
dei Piccoli Maestri, uno con due danzatori e tracce della palmetta che era
allattacco con lansa, laltro con un guerriero con scudo rotondo e spada e
corazza chitone corto in corsa verso destra; un frammento con testa
femminile volta a sinistra; un frammento con cavaliere a cavallo a destra;
ed un frammento con tracce di una figura non identificata.
Ceramica attica a figure rosse: si tratta perlopiù di frammenti pertinenti
a kylikes: kylix frammentaria in cinque pezzi con la raffigurazione al
centro di giovane atleta in corsa a destra; un fondo di kylix raffigurante
una figura maschile barbata e panneggiata volta a sinistra; fondo di kylix
con satiro anziano barbato e calvo; un altro fondo di kylix con tracce di
un atleta e liscrizione kalos; negli altri frammenti sono raffigurate scene
di palestra, di combattimento, o una serie di volti che costituiscono una
vera e propria galleria di teste
(32)
Produzione: ceramica attica a figure nere e figure rosse, riconoscibili
frammenti del Gruppo dei Piccoli Maestri, Gruppo di Leagros, Gruppo dei
Pionieri, Gruppo di Polignoto Phintias, Kleophrades, Onesimos, pittore di
Evergides, di Epiktetos, di Brigos, di Makron, di Eretria e di Codros
Dimensioni: alt. da cm 17 a cm 2
Datazione: 550-430 a.C.

La piccola collezione si presenta molto omogenea nel suo complesso, è
evidente infatti una coerenza nella scelta della forma vascolare e
delliconografia: si tratta perlopiù di kylikes con teste di atleti, figure
maschili, femminili e satiri di produzione attica. Già dalla fine
dellOttocento i frammenti di ceramica attica venivano acquistati e venduti
in grande quantità perché considerati essi stessi piccole opere darte;
proprio in quellepoca cominciano a formarsi collezioni composte
esclusivamente da frammenti non solo in Italia ma anche allestero. Prima la
pubblicazione nel 1848 di Cities and Cemeteries of Etruria di George Dennis
e successivamente nel 1932 quella di Sketches of Etruscan Places and Other
Italian Essays di D.H. Lawrence contribuirono moltissimo allo sviluppo del
gusto collezionistico di questi reperti

Lotto dichiarato di eccezionale interesse archeologico sensi del D.Lgs
42/2004, con D.D.R. 10/02/2012 n.793/2012
Stima   € 1.000 / 1.500
Aggiudicazione  Registrazione
65
Cratere a campana apulo a figure rosse
Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente con riflessi metallici, suddipinture in bianco, coloritura arancio; modellato a tornio veloce. Labbro estroflesso distinto, con orlo arrotondato, corpo campaniforme, anse a bastoncello, impostate orizzontalmente e ritorte verso l’alto; piede ad echino modanato
Decorazione accessoria: piccola fascia risparmiata all’interno della vasca e all’attacco col labbro; sotto il labbro tralcio di foglie di olivo; sotto le due scene figurate meandro interrotto da motivo croce fra due sottili fasce risparmiate; fra le anse spazio risparmiato; le parti risparmiate sono colorite in arancio
Decorazione: lato A) scena dionisiaca, un satiro, nudo, volto verso sinistra con i capelli ricci e lunga barba, una situla nella mano sinistra, è in atto di conversare con un giovane a torso nudo seduto su un’ara di fronte a lui con un tirso nella mano sinistra, una corona d’alloro tra i capelli e l’himation che gli copre il bacino e le gambe; ai piedi porta i calzari, sull’ara è dipinto un tripode, nel campo fra i due un grande cembalo; lato B) scena di conversazione tra due efebi affrontati ed ammantati in un lungo himation, uno appoggiato ad un bastone
Stato di conservazione: ricomposto da frammenti con lievi restauri
Produzione: ceramica apula a figure rosse
Dimensioni: alt. cm 22,5; diam. bocca cm 25,5
Datazione: prima metà IV sec. a.C.
Provenienza: Asta Christie’s New York, 18 dicembre 1996, lotto 125
Cfr.: A.D. Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia, II, Oxford 1982
 
Stima   € 2.000 / 3.000
Aggiudicazione  Registrazione
66
Cratere a volute apulo a figure rosse
Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente con riflessi metallici, coloritura arancio, suddipinture in bianco, giallo e bruno, modellato a tornio veloce e a stampo
Orlo a tesa, con labbro ripiegato, distinto dal collo mediante una risega, collo cilindrico a profilo concavo, distinto dalla spalla appiattita, corpo ovoide rastremato verso il basso, alte anse a volute con margini rilevati impostate su una staffa verticale; volute racchiudenti due gorgoneia frontali in parte suddipinte in bianco, bruno e nero; ai lati delle anse teste plastiche di cigno ripiegate; piede campanulato ad echino e scanalato al taglio
Decorazione accessoria: interno della bocca verniciato, labbro risparmiato, orlo con kyma ionico di ovoli e puntini, sotto al labbro meandro ad onda destrorso. Sulla spalla falsa baccellatura, al di sotto delle scene figurate meandro sinistrorso interrotto da motivo a scacchiera; sotto alle anse due palmette sovrapposte aperte a ventaglio fra girali e volute
Lato A) sotto al meandro ad onda fascia con rosette a otto petali alternate a gruppi di punti; sul sollo busto femminile volto a destra con stephane radiata, orecchini e kekryphalos da cui fuoriesce un vaporoso ciuffo di capelli; il profilo sorge dal calice di un fiore ed è circondato da un complesso intreccio di volute e tralci fioriti che si allargano sul collo; lato B) sulla parte superiore del collo, motivo a cerchielli e puntini seguito da una meandro ad onda destrorso, sul collo grande palmetta aperta a ventaglio tra volute e infiorescenze
Decorazione: lato A) al centro entro un naiskos in stile ionico con timpano sormontato da acroteri a palmetta e alto basamento decorato da un motivo a tremolo, figura seminuda di un giovane raffigurante il defunto, appoggiato ad un colonnino. Il giovane tiene con la destra una grande patera baccellata e con la sinistra la cetra ed ha la testa rivolta verso destra con capelli biondi e ricciuti, il peso è appoggiato sulla gamba destra mentre la sinistra è flessa e spostata verso destra. Il torace è nudo e l’himation è drappeggiato intorno alle gambe. Nel campo una tenia e un cembalo. Al di fuori del tempietto si trovano a destra una giovane donna volta a destra con nella mano sinistra una cista e nella destra una lunga tenia; la giovane è riccamente vestita con kekryphalos, stephane radiata, orecchini, collana, armilla ai polsi ed indossa il chitone plissettato di stoffa molto leggera che permette di vedere la gamba sinistra attraverso le pieghe, dall’altro lato un giovane nudo, volto a sinistra con corona nei capelli, e mantello drappeggiato sul braccio sinistro che sorregge un cembalo; nella mano destra un tirso fiorito; il pittore dimostra una grande perizia nel rendere la figura umana con pochi tratti estremamente caratterizzanti; lato B) al centro si trova un’ara da cui parte una grande infiorescenza formata da tre volute sovrapposte sormontate da una palmetta aperta. A sinistra una giovane donna abbigliata in modo simile a quella sul lato opposto è raffigurata in atto di offrire uno specchio che tiene nella sinistra ed una tenia d’uva nell’altra mano. Sull’altro lato, un giovane nudo stante di tre quarti e volto a destra con tenia nei capelli e mantello drappeggiato sul braccio sinistro che sorregge anche un lungo ramo di alloro e presenta verso l’ara un cembalo; nel campo tre tenie e una rosetta
Produzione: ceramica apula a figure rosse, officina del pittore di Dario, vicino al pittore dell’ Oltretomba
Stato di conservazione: integro, ad eccezione di una scheggiatura sul piede e una di testa di cigno ricomposta e l’altra priva del becco
Dimensioni: alt. cm 42,5, diam. bocca cm 19
Datazione: seconda metà IV sec. a.C.
Cfr.: A.D. Trendall, Red-figured Vases of South Italy and Sicily, London 1989, n. 250; The Art of South Italy. Vases from Magna Graecia, a cura di M. E. Mayo, Richmond 1982, pp.182-183, n. 75
 
Per questo oggetto la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei ha avviato il provvedimento di vincolo ai sensi del D.lgs. 42/2004
Stima   € 35.000 / 45.000
Aggiudicazione  Registrazione
67
Lebes gamikos campano a figure rosse
Materia e tecnica: argilla rosata; vernice nera opaca; suddipinture in bianco e giallo, modellato al tornio veloce
Alte anse verticali; spalla orizzontale, corpo ovoide; piede modanato; coperchio a tesa con presa a rocchetto sormontata da un’olpe miniaturistica
Decorazione accessoria: tratti radiali sulla spalla e motivi a onda destrorsa; sotto le anse grandi palmette aperte a ventaglio fra girali e infiorescenze; anse verniciate nella metà superiore, parte superiore del piede verniciata ed esterno risparmiato
Decorazione: lato A) soldato stante e volto a destra con stephane radiata, indossa un chitone corto con cardiophylax e sandali ai piedi, nella mano destra impugna una lunga lancia e nella sinistra un grande scudo rotondo; lato B) figura maschile stante e volta a sinistra completamente avvolta nell’himation; coperchio) la piccola olpe ha una colomba volta a destra sul ventre e una grande palmetta sotto l’ansa, sulla tesa colomba volta a destra, testa femminile con sakkos volta a destra e grande palmetta aperta a ventaglio, sull’orlo tratti radiali
Stato di conservazione: integro
Produzione: ceramica campana, probabilmente Paestum
Misure: alt. cm 29
Datazione: seconda metà IV sec. a. C.
Cfr.: A.D. Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia II, Oxford 1982
 
Questo tipo di vaso era uno dei doni nuziali più frequenti nella Magna Grecia del IV sec. a. C.
 
 
Stima   € 800 / 1.200
Aggiudicazione  Registrazione
68
Grande hydria apula a figure rosse
Materia e tecnica: argilla figulina rosata, vernice nera lucente, coloritura arancio, modellata a tornio veloce
Orlo a tesa appiattita con labbro pendulo obliquo, collo cilindrico a profilo concavo, a raccordo fluido con la spalla appiattita, corpo ovoide rastremato inferiormente, piede campanulato, ansa posteriore a bastoncello, impostata dall’orlo alla spalla, anse laterali a bastoncello ritorte verso l’alto ed impostate obliquamente sul ventre
Decorazione accessoria: labbro verniciato; orlo decorato con falsa baccellatura; sul collo ramo di olivo orizzontale; sotto la scena figurata meandro interrotto da motivo a scacchiera, sinistrorso; spazio fra le anse risparmiato e colorito in arancio, sotto l’ansa posteriore grande palmetta aperta a ventaglio con volute che si prolungano sulla spalla e sotto le anse laterali; piede esternamente verniciato, risparmiato sul bordo e nella parte inferiore
Decorazione: scena di gineceo, un giovane nudo e gradiente a sinistra con stephane nei capelli, mantello drappeggiato sugli avambracci e sulla schiena è in atto di offrire un grande cembalo avvolto in nastri ad una fanciulla in atto di muoversi verso sinistra e retrospiciente con un ramo fiorito da cui pende una tenia nella mano destra e una cista nell’altra; i capelli sono avvolti nel kekryphalos, sthepane nei capelli, indossa orecchini, collana, armille e sandali e un chitone ricamato e plissettato fermato in vita da una cintura i cui lacci pendono in grembo; fra i due una grande infiorescenza
Produzione: ceramica campana a figure rosse
Stato di conservazione: integra
Dimensioni: alt. cm 34,5
Datazione: metà IV sec. a.C.
Cfr.: A.D. Trendall, The red-figured Vases of Lucania, Campania and Sicily, Oxford 1967
 
Stima   € 2.000 / 3.000
Aggiudicazione  Registrazione
77
Piccola collezione da una famiglia nobile pugliese
La collezione documenta il gusto colto di un collezionista che, pur in un numero limitato di oggetti, ha voluto esemplificare le principali produzioni ceramiche indigene e magnogreche presenti in Puglia alla metà del IV secolo a.C.
 
Ceramica apula a figure rosse
Cratere a campana apulo a figure rosse
Materia e tecnica: argilla figulina camoscio, vernice nera lucente con riflessi metallici, coloritura arancio; modellato a tornio veloce. Labbro estroflesso distinto, con orlo arrotondato, corpo campaniforme, anse a bastoncello, impostate orizzontalmente e ritorte verso l’alto; piede ad echino modanato
Decorazione accessoria: piccola fascia risparmiata all’interno della vasca e all’attacco col labbro; sotto il labbro tralcio di foglie di olivo; sotto le due scene figurate meandro interrotto da motivo a scacchiera e ovoli fra due sottili fasce risparmiate; all’attacco delle anse falsa baccellatura; le parti risparmiate sono colorite in arancio
Decorazione: lato A) scena dionisiaca, un giovane satiro, nudo, volto verso destra con i capelli ricci e lunga barba è in atto di danzare fra due menadi anch’esse danzanti vestite con lungo chitone plissettato e corone nei capelli, una tiene una palla e una tenia, l’altra è in atto di sorreggere i lembi della veste; lato B) scena di conversazione tra tre efebi dai capelli ricciuti affrontati ed ammantati in un lungo himation, uno appoggiato ad un bastone
Stato di conservazione: integro
Produzione: ceramica apula a figure rosse
Dimensioni: alt. cm 29; diam. bocca cm 33
Datazione: seconda metà IV sec. a.C.
Cfr.: A.D. Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia, II, Oxford 1982
 
 
Phiale apula a figure rosse
Materia e tecnica: argilla figulina rossiccia, decorazione a vernice nera e suddipinture in bianco e giallo.
Orlo a tesa orizzontale con labbro rilevato, vasca troncoconica; piede cilindrico con base modanata; anse a nastro costolate impostate orizzontalmente sull’orlo fra due protomi a bottone.
Decorazione: al centro medaglione delimitato da un ramo di olivo in bianco e da un motivo ad onda, campito da una figura femminile di profilo a destra che indossa un lungo chitone, capelli raccolti nel kekryphalos ricamato, girocollo di perle in bianco, armille e sandali, nella mano destra sostiene una ghirlanda e nell’altra una phiale da cui pende un festone di fiori; nel campo una pianta e uno scudo. Sulla parte inferiore attorno al piede motivo a onda, sulla vasca due grandi palmette aperte a ventaglio contrapposte alternate con un profilo femminile volto a destra ed una figura femminile semidistesa che sostiene una scista nella mano sinistra
Stato di conservazione: integra con l’eccezione di due apofisi mancanti
Dimensioni: alt. cm. 10; diam. cm. 27
Datazione: fine IV sec. a.C.
Produzione: ceramica apula figure rosse
Cfr.: A.D. Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia, II, Oxford 1982
 
 
Anfora apula a figure rosse
Materia e tecnica: argilla rosata, vernice nera, suddipinture in bianco e giallo, coloritura arancio, modellata a tornio veloce
Alto bocchello troncoconico rovescio, collo troncoconico a profilo concavo con anello plastico, spalla obliqua, corpo ovoide con estremità inferiore allungata, anse a nastro impostate dalla metà del collo alla spalla
Decorazione accessoria: le parti risparmiate sono colorite in arancio; sul labbro dalla parte esterna tralcio d’olivo orizzontale in bianco; lato A-B) tralcio vegetale, falsa baccellatura, alla base delle scene figurate meandro ad onda; all’attaccatura delle anse falsa baccellatura; sotto grande palmetta aperta a ventaglio fra coppie di girali ed infiorescenze
Decorazione: lato A) scena di conversazione fra una giovane donna stante e volta a sinistra di cui si conserva solo la parte inferiore del corpo con il chitone ed un erote androgino, nudo, seduto su una pila di sassi con grandi ali ed un flabello nella mano destra; lato B) scena di conversazione tra due giovani ammantati, il giovane a destra si appoggia a un bastone fra i due tavoletta scrittoria con stilo
Produzione: ceramica apula a figure rosse
Stato di conservazione: priva del piede, ampia lacuna sul lato A
Dimensioni: alt. conservata cm 43; diam. orlo cm 15,5
Datazione: fine IV sec. a.C.
Cfr.: A.D. Trendall, A. Cambitoglou, The Red-figured Vases of Apulia, II, Oxford 1982
 
 
Piccola anfora apula a figure rosse
Decorata da una testa femminile di profilo volta a destra su ogni lato
Produzione: ceramica apula a figure rosse
Stato di conservazione: integra, fortemente incrostata
Dimensioni: alt. cm 17
Datazione: fine IV sec. a.C.
 
Trozzella
Materia e tecnica: argilla rosata, ingubbiatura camoscio, vernice bruna e paonazza, modellata a tornio veloce. Orlo leggermente estroflesso, con labbro arrotondato, collo troncoconico distinto, corpo ovoide allungato verso il basso, piede troncoconico; alte anse a nastro, sormontanti, caratterizzate da decorazioni circolari a rotella, impostate sul labbro e sulla spalla
Decorazione: sulla spalla catena di palmette, sul ventre fascia con tralcio di edera con foglie cuoriformi a cui fanno seguito filetti e fasce in arancio
Produzione: ceramica Messapica
Stato di conservazione: integra con lievi scheggiature
Dimensioni: alt. cm. 25,5; diam. bocca cm 9,2
Datazione: IV sec. a.C.
 
La collezione comprende inoltre una oinochoe nello stile di Gnathia decorata con pampini e una colomba in volo sul ventre, due piattelli ed una tazza a vernice nera, una ciotola monoansata decorata a fasce, due ollette monoansate acrome, ed un’olpe acroma (13)
 
Lotto dichiarato di interesse archeologico particolarmente importante ai sensi del D.Lgs 42/2004, con D.D.R. 22/05/2003
 
 
 
Stima   € 4.500 / 5.500
Aggiudicazione  Registrazione
61 - 90  di 282