Importanti Dipinti Antichi - I

127

Egisto Sarri

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Egisto Sarri

(Figline Valdarno 1837 - Firenze 1901)

MARSILIO FICINO SPIEGA LA FILOSOFIA PLATONICA ALLA FAMIGLIA SERRISTORI

olio su tela, cm 91x116

firmato in basso a sinistra

 

Nell'opera che qui presentiamo è da riconoscere il bozzetto per il dipinto Marsilio Ficino spiega la filosofia platonica alla famiglia Serristori, olio su tela, cm 95x127, databile al 1877 e oggi in collezione privata. Questo fu eseguito su commissione del conte Alfredo Serristori come replica di un sipario realizzato dal pittore per il Teatro Garibaldi (oggi Teatro Nuovo) di Figline Valdarno, poi distrutto durante la seconda guerra mondiale. Il dipinto valse a Sarri il 22 giugno 1877 la medaglia d'argento di III classe all'Esposizione Artistica-Industriale Fiorentina, tenutasi nell'ex-convento di San Firenze.

"Marsilio Ficino si trova nel centro del dipinto nell'atto di spiegare, con aria ispirata, un passo della filosofia platonica. Tiene nella mano sinistra la sua lezione e intorno a lui, tra i membri della numerosa famiglia Serristori, solo il vecchio e la giovane donna di spalle in primo piano sembrano ascoltarlo; il resto della compagnia è intenta a raccogliere fiori, a colloquiare amenamente o a mostrarsi fisicamente per creare movimento, come il bambino e il cane. La verità storica nelle vesti e nei lineamenti dei personaggi appare attenta a mostrare grazia e eleganza. Sulla sinistra un gruppo di figure, tra cui sono ben identificabili la donna con un cesto in mano e Prete Benedetto, sembra dividere in due parti il dipinto e riportarci allOttocento, a quei gruppi di popolano che tanta fortuna iconografica ebbero nella pittura in quegli anni. La scena si svolge sul Poggio di Prete Benedetto o del Calvario di Figline. In quel luogo esisteva nel Mille il "Castello di Fegghine", come ci ricorda il Bossini (A. Bossini, Storia di Figline, Firenze 1970, p. 354). Il paesaggio, da quella altura, è ancora oggi simile a quello dipinto dal Sarri e anche la vegetazione di pini e cipressi sembra rispettare ai miei occhi la stessa confusa armonia di crescita di allora. È la natura infatti la seconda e, forse, unica e vera protagonista del dipinto: il sole, con una luce da tardo pomeriggio estivo, allunga le ombre e rende atmosferica la visione dei contorni"

cfr. Egisto Sarri 1873-1901, catalogo della mostra (Figline Valdarno, 6 maggio - 2 luglio 2000) a cura di M. Bucci, Firenze 2000, pp. 99-100.