TEMPO - ARGENTI ITALIANI E EUROPEI

Il prossimo catalogo del Dipartimento Argenti di Pandolfini, che illustra un’asta a tempo in calendario dal 20 al 27 ottobre, presenta interessanti e preziosi manufatti italiani ed europei che, per tipologia come per epoca o provenienza, sono tanti buoni e allettanti spunti collezionistici.

 

L’argenteria italiana è molto ben rappresentata da un nucleo consistente di oggetti realizzati nel XVIII e XIX secolo. Per dare uno sguardo generale e “visitare” scuole differenti partiamo ricordando uno SCALDINO di forma ovale decorato a volute la cui stima è di 4.000/6.000 euro, realizzato dall’argentiere lucchese Ottavio Nuti, attivo tra il 1743 e il 1783.

La tipica eleganza di forme e decori della scuola genovese si ritrova anche in una bella CAFFETTIERA, che si caratterizza per un gioco di foglie a raccordare il piede al corpo e a profilare collo e coperchio, realizzata nel 1780 è valutata 6.000/8.000 euro. È, invece, in catalogo per 5.000/6.000 euro una CAFFETTIERA decisamente più “moderna”, nelle forme slanciare e nei decori di gusto impero, creata dall’argentiere romano Stefano Fedeli nel 1830 circa.

 

È ampia la sezione dei complementi per la tavola, con i SERVIZI DI POSATE restiamo in Italia e saltiamo al XX secolo con un bel servizio dell’argenteria Ricci di Alessandria stimato 8.000/10.000 euro, passiamo in Francia per parlare di un SERVIZIO DI POSATE dell’inizio del 1900 caratterizzato da un monogramma coronato incorniciato da festoni, realizzato dall’argentiere parigino Aucoc, offerto a 7.000/10.000 euro.

 

La mise en place ci porta da Parigi a Londra per segnalare 12 SPLENDIDI PIATTI in argento dorato, esempi di raffinatezza nella lavorazione e nel decoro di volute e fiori, realizzati dall’argentiere William Fountain nel 1812 e proposti a 2.000/5.000 euro, mentre è di 1.000/3.000 euro la stima di una COPPIA DI VASI, in argento Britannia dorato, creati dall’orefice George Lambert nel 1873.

 

Chiudiamo con il Portogallo, precisamente Porto, dove è stata realizzata verso la fine del XIX secolo una COPPIA DI CANDELABRI in argento in cui trionfano volute e forme quasi geometriche, messi a catalogo con ina richiesta di 2.000/5.000 euro.