Risultati | VINI, UN GRANDE SUCCESSO: DIVERSE WHITE GLOVES SALES E UN RECORD NAZIONALE

L’essenziale spesso è invisibile, ma sicuramente i risultati di queste due giornate non passano inosservati!

L’appuntamento con l’asta di vini italiani e francesi da cantine selezionate si riconferma un successo al pari delle edizioni passate, diverse White Gloves Sale e un nuovo record nazionale per una bottiglia di vino: 67.375 euro per una bottiglia da 75 cl di Musigny Domaine Leroy 2008 (lotto 527).

L’ESSENZIALE. VINI ITALIANI E FRANCESI DA CANTINE SELEZIONATE ha ottenuto risultati eccezionali: si parla ancora una volta del 99% di lotti venduti, per un incasso totale di 1.485.785 euro pari al 218% delle stime. Particolarmente importante e degno di nota è l’aumento del valore medio per lotto che rispetto ai 2.541 euro dell’asta di novembre è salito di quasi 100 euro, attestandosi a 2.633 euro, segno che la scelta di diminuire il numero dei lotti (573 contro i 769 di novembre), puntando su una selezione più stringente alle sole etichette di eccellenza del mercato, ha premiato notevolmente.

Alla luce di questi numeri possiamo dire che il 27 e 28 aprile sono stati due giorni di grandi successi, ai quali ha dato il via una partenza “frizzante”: la degustazione esclusiva del più importante cuvée dell’azienda trentina Ferrari, il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore, offerto al palato di esperti, collezionisti, operatori del settore e top client, nei magnum 2007, 2005, 2004, 2001, 1999, 1995 e 1986 sapientemente descritti dall’enologo dell’azienda Ruben Laurentis e dal critico enologico Paolo Baracchino.

Un evento d’eccellenza che si è concluso con un “light lunch stellato”, preparato dall’Enoteca Pinchiorri, offerto da Pandolfini negli storici saloni di Palazzo Ramirez-Montalvo.

Molti di coloro che sono intervenuti alla degustazione si sono trattenuti e, con altri operatori intervenuti nel pomeriggio, hanno partecipato all’asta confrontandosi a suon di rilanci con i clienti collegati al telefono e quelli attivi attraverso la nostra piattaforma PANDOLFINI LIVE.

La partnership con Ferrari ha avuto una continuità anche nel catalogo dell’asta che si è aperta con i primi 7 lotti provenienti direttamente dalla casa madre Ferrari e prodotti per la Cantina Lunelli che hanno triplicato le stime di partenza totalizzando 12.300 euro.

Notevole anche il risultato di altri 12 lotti di Ferrari affidati da clienti privati: in particolare quello di 2 bt di Bruno Lunelli Riserva 1995 aggiudicate per la cifra di 4.655 euro  (lotto 18). Con un incremento sulle stime del 165% sono passati sotto il martello 19 lotti: tutti venduti per l’ennesima, e prima del catalogo, White Gloves Sale del dipartimento!

Il pomeriggio è proseguito con la produzione italiana, dopo una serie di prodotti provenienti da zone diverse è stata la volta delle etichette toscane, 151 lotti che hanno registrato un venduto del 100% e un incremento del monte stime del 165%. In un successo collettivo, segno di una grande e genarle qualità dei lotti proposti, spiccano gli 11.025 euro con cui è stata aggiudicata 1 gargantuesca Imperiale di 6 lt di Masseto 2007 (lotto 161), mentre 1 bt DMg di Masseto 2013 ha raddoppiato la stima chiudendo a 6.125 euro (lotto 156).

Ancora per la Toscana ricordiamo 1 bt Mg di Sassicaia Tenuta San Guido del 1985 che è passata di mano a 9.188 euro (lotto 188), e 6 bt di Brunello di Montalcino Case Basse Riserva Gianfranco Soldera 1998 che ora sono in una nuova collezione per 5.512 euro (lotto 132). Una giornata come questa non poteva che concludersi con un risultato eccezionale: tutti i lotti venduti per l’ennesima White Gloves Sale del dipartimento!

La mattina del 28 aprile, per il secondo appuntamento con il catalogo de L’ESSENZIALE, è ripartita dall’Italia con il Piemonte e i suoi maggiori produttori quali Gaja, Giacomo Conterno e Bartolo Mascarello; anche per questa sezione numeri veramente importanti: venduti 69 lotti su 71 con un incremento sul monte stime del 191%. Tra tutti i risultati ci piace ricordarne due per le loro particolarità: il primo è 1 bt di Barolo Bricco Boschis Vigna San Giuseppe Riserva Cavallotto 1997 di 12,5 lt, un formato tipico del Piemonte in particolare della zona del Barolo conosciuto come “Quarto di Brenta”, che è stata aggiudicata a 3.675 euro (lotto 205), e 1 bt di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno dell’ultimo anno del Secondo Conflitto Mondiale, il 1945, che è passata di mano a più del doppio della stima a 1.225 euro (lotto 262). Per il Piemonte  va segnalata anche 1 bt Mg del 2004 è stata contesa tra sala e PANDOLFINI LIVE fino alla cifra di 3.185 euro (lotto 248).

Chiuso il capitolo Italia si è proseguito con la vicina Francia partendo dallo Champagne, presente con i grandi nomi amati dal collezionismo internazionale come Dom Perignon che, tra le diverse proposte, contava anche 1 bt della cuvée P3 annata 1985 che è stata aggiudicata a 4.288 euro (lotto 332). Poi Jacques Selosse ha visto una gara accesa conclusasi a 5.880 euro per 6 bt di Collection Lieux-Dits Extra-Brut (lotto 293), mentre ha corso fino a 4.665 euro 1 bt 6 lt di Cristal Louis Roederer del 2002 (lotto 305). Molto bene anche Bollinger, Cristal, Salon, Krug tanto che l’intera sezione ha chiuso con il 100% di venduto e un incremento sul monte stime del 202%.

Molto attesa la seduta pomeridiana che ha avuto come protagoniste le immancabili bottiglie delle più rinomate cantine francesi di Rodano, Loira e Bordeaux che nel complesso hanno ottimamente performato segnando l’ennesimo 100% di venduto del catalogo con un incremento del 209% sul monte stime.

I lotti da descrivere sono veramente troppi per poterli citare tutti: in catalogo erano presenti delle casse da 12 bt di alcuni dei principali Château di Bordeaux come Lafite Rothschild del quale l’annata 2000 ha portato i clienti collegati online e i presenti in sala a un duello, vinto da quest’ultima alla cifra di 18.375 euro (lotto 439), poi 12 bt di Château Margaux del 2000 hanno praticamente raddoppiato la richiesta chiudendo a 11.270 euro (lotto 414).

Ancora, 3 bt di Châteauneuf-du-Pape Réservé Château Rayas di diverse annate sono stati aggiudicati a 7.105 euro (lotto 369), mentre una singola bottiglia di Pétrus 1998 è stata venduta a 6.125,00 euro (lotto 430).

La vendita si è chiusa con la Borgogna e i suoi vini che sono universalmente i più ricercati. Il catalogo presentava 127 lotti dei più importati produttori che la regione francese abbia da offrire, e ancora una volta non ha tradito le aspettative: 98% di lotti venduti, aumento sulle stime minime del 220% e un valore medio per lotto di 5.215 euro. I numeri sono praticamente identici se si estrapolano quelli relativi ai soli 45 lotti del Domaine de la Romanée Conti, il “Re” della produzione borgognona e non solo, tutti caratterizzati da un turbinio di offerte dai ritmi serratissimi.

Andando con ordine, partiamo ricordando i 22.662 euro, quasi il triplo della richiesta, di 1 bt di Chevalier-Montrachet Leroy Domaine d’Auvenay del 2004 (lotto 518), mentre a quasi quattro volte la stima è arrivata 1 bt di Bonnes Mares Leroy Domaine d’Auvenay del 1999, che è stata aggiudicata a 11.025 euro (lotto 523).

Ed è in questa sessione che troviamo il top lot del catalogo, le reine della vendita: la bottiglia di Musigny Domaine Leroy 2008 che partendo da una quotazione di 30.000 euro ha raggiunto l’eccezionale cifra di 67.375 euro stabilendo il record nazionale per una bottiglia da 75 cl di vino (lotto 527).

Notevoli anche le performance dei lotti più importanti di Romanée Conti: 1 bt annata 1990 è stata scambiata alla cifra di 25.725 euro (lotto 572), mentre una bottiglia del 2004, una 2000 e una del 2001 sono state aggiudicate ognuna a 21. 438 euro (lotti 569, 570 e 571). Per il Domaine vanno ricordate anche le l’apprezzamento incondizionato di tutte le bottiglie La Tâche, su tutte segnaliamo i 17.150 euro con cui sono passate di mano 2 bt del 2005 (lotto 562), e i 12.250 euro raggiunti da una selezione del Domaine: 1 bt di Richebourg, 1 bt di Grand Echézeaux e 1 bt di Echézeaux (lotto 553).

 “Una vendita eccezionale che conferma ancora di più la tenuta del settore in questo momento di instabilità globale, e che premia la ricerca costante dei migliori prodotti in circolazione”, ha commentato al termine della due giorni il Capo Dipartimento Francesco Tanzi, aggiungendo “La degustazione di livello internazionale offerta prima dell’asta è stato un messaggio di riapertura e di attenzione alla nostra clientela, fattore necessario nel mondo delle aste di vini pregiati